Oggi è un giorno speciale per il grande cinema francese. E’ tempo di festeggiare una leggenda di nome Jean-Paul Belmondo, che spegne ottanta candeline e merita di essere celebrato degnamente.

Cristina Sofia Zadro si racconta in esclusiva per i lettori del cinemaniaco! Sono cresciuta nei luoghi ameni dell’Umbria e ho respirato fin da piccola un’atmosfera …
Oggi è un giorno speciale per il grande cinema francese. E’ tempo di festeggiare una leggenda di nome Jean-Paul Belmondo, che spegne ottanta candeline e merita di essere celebrato degnamente.

58 anni e non sentirli. Il ‘granitico’ Bruce Willis si avvicina ai sessant’anni e continua a far innamorare le donne e gli spettatori come se ne avesse quaranta in meno. Quattro figli, due matrimoni alle spalle e numerosi flirt. Sono solo alcuni tra i numeri di una vita all’insegna dell’azione, proprio come i suoi film.

Il 13 marzo del 1988 se ne andava il più grande pornoattore di tutti i tempi. John Curtis Estes, in arte John Holmes, ha fatto del suo corpo il suo mestiere come pochi altri. La sua vita? Un eterno viaggio sulle montagne russe, che rifacciamo all’infinito per ricordarne le tappe.

Volete sapere come ha fatto a conquistare due signori come Quentin Tarantino e Gerard Depardieu? Sappiate che non le bastava sedurli con la bellezza, anche perché sono persone così carismatiche e così di spessore da aver bisogno di altro per essere convinti da una donna. Mélanie Laurent era in possesso di altri requisiti, quali ad esempio il multitasking.

Ciao Alberto, sono passati 10 anni da quel maledetto 24 febbraio 2003. E’ stato l’ultimo giorno in cui eri su questa terra e già allora …

E’ morta a Parigi all’età di sessant’anni, dopo un lunga lotta contro un cancro, l’attrice olandese Sylvia Kristel, star del cult-movie erotico Emmanuelle. L’attrice è morta nella notte durante il sonno, a riferirlo la sua agente Merieke Verharen. A inizio luglio la Kristel era stata ricoverata in una clinica di Amsterdam a seguito di un ictus.

E’ scomparso lunedì mattina all’età di 54 anni Michael Clarke Duncan. L’attore lo scorso luglio aveva subito un attacco di cuore ed era stato in cura in un ospedale di Los Angeles per gli ultimi due mesi. E’ stata la fidanzata Omarosa Stallworth a comunicare la triste notizia. Duncan era uno di quei caratteristi di razza dotati di una poderosa fisicità amplificata dai suoi 196 centimetri di altezza per 150 kg di peso.

Era a San Diego, dove ha presentato in un panel al Comic-Con 2012 il sequel I Mercenari 2, quando l’attore Sylvester Stallone ha ricevuto la notizia della morte improvvisa del figlio Sage Stallone. L’attore e regista aveva 36 anni.

Si è spento a novantacinque anni, presso il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, Ernest Borgnine, accanto all’attore c’erano la moglie e i suoi figli. Tra coloro che hanno espresso la loro immensa tristezza per la scomparsa del collega ci sono stati Leonard Nimoy che aveva lavorato con Borgnine in televisione, Gary Sinise, Marlee Matlin, Rob Lowe e Levar Burton.
Oggi vogliamo festeggiare insieme a voi i quarant’anni di Matt Damon, proprio oggi l’attore americano approda ai fatidici anta e se fosse in vena di bilanci potrebbe davvero ritenersi soddisfatto, vista la carriera in continua evoluzione che l’ha visto negli ultimi anni dar vita a personaggi di raro spessore e lanciarsi in trasformismi da Actor’s studio ingrassando a dismisura per la sorprendente spy-comedy di Soderbergh The Informant! e mettendo su chili di muscoli per interpretare il giocatore di rugby Francois Pienar nell’Invictus di Eastwood.
Damon ha la capacità come alcuni colleghi del calibro di Tom Hanks, di sfruttare le Physique du role dell’uomo comune, un volto da americano medio senza particolare connotazioni fisiche, ne caratteristiche che ne marchino a fuoco i personaggi, un capacità di impersonare la normalità in situazioni eccezionali e di rappresentare un rassicurante contrappunto in celluloide per lo spettatore.
Un’altro fascinoso cinquantenne va ad ingrossare le fila dei divi hollywoodiani, stiamo parlando di Antonio Banderas che ha compiuto ieri cinquant’anni e con 64 pellicole all’attivo e una carriera da sex-symbol non ha perso ne l’ironia, ne il fascino sornione da seduttore latino che l’ha visto esordire nel 1982 in Labirinto di passioni sotto la direzione del suo pigmalione Pedro Almodovar.
Seguiranno molte pellicole girate in patria di cui altre tre con Almodovar, La legge del desiderio (1987), Donne sull’orlo di una crisi di nervi (1988), e Legami! (1990), poi la partecipazione al film-documentario A letto con Madonna (1991) seguito da una serie di co-produzioni sino al debutto americano nel film premio Oscar Philadelphia al fianco di Tom Hanks e l’amore sul set del remake Too Much-Uno di troppo dove conoscerà la futura moglie e attuale compagna Melanie Griffith con la quale avrà una figlia.

Oggi ricorre il decimo anniversario della morte di Vittorio Gassman (1922-2000) grande attore e vero mattatore della commedia all’italiana che fu, Gassman ha rappresentato per più d’una generazione il cinema nella sua forma più fascinosa, popolare e carismatica.
Grande professionista, attore impegnato ed istrionico guitto, Gassman come ogni attore che proviene dal teatro era capace dosare a piacimento le proprie performance grazie al registro drammatico affinato sul palcoscenico, esperienza che gli permetterà di indossare di volta in volta maschere ciniche, spassose e malinconiche che come il collega Alberto Sordi raccontavano di un Italia un pò cialtrona e strafottente, ma ancora capace di una vitalità contagiosa, tanto genuina quanto lontana anni luce da quella italiota rappresentata negli odierni cinepanettoni.

Il palcoscenico internazionale del Festival di Cannes quest’anno ha consacrato come miglior attore in La nostra vita di Daniele Lucchetti il nostro Elio Germano, che non solo viene accostato al veterano Javier Bardem con cui condivide ex-aequo la miglior interpretazione maschile, ma rompe il lungo digiuno che durava dal lontano 1987, anno in cui il grande Marcello Mastroianni conquistò la giuria della kermesse francese con il ruolo di Romano nella pellicola russa Oci ciornie di Nikita Mikhalkov.
Che Germano fosse destnato a diventare uno dei talenti di punta del cinema italiano era ormai solo una questione di tempo, ben pochi sono gli attori che si possono confrontare con il talento genuino dell’attore romano, tra questi Stefano Accorsi e Riccardo Scamarcio, dal collega li separano in entrambi i casi dieci anni e la diversa provenienza geografica, mentre se cerchiamo tra i talenti provenienti dalla Capitale vengono alla mente subito Valerio Mastandrea e Kim Rossi Stuart entrambi più grandi di Germano di qualche anno e con molti punti in comune a livello di recitazione con il collega, vedi una certa spontaneità nel porsi di fronte alla macchina da presa, naturalmente talento ancora in via di definizione e alla ricerca di una propria identità, tra i coetanei citiamo anche Nicolas Vaporidis.