The King of Fighters, recensione in anteprima

Mai Shiranui (Maggie Q) è un agente della CIA infiltrata nell’organizzazione che gestisce il torneo di arti marziali The King of Fighters, un torneo i cui scontri ed allenamenti si svolgono all’interno di una dimensione virtuale a cui si accede tramite degli auricolari ad alta tecnologia.

Mentre Mai divenuta la donna di Iori (Will Yun Lee), uno dei campioni di King of Fighters e membro del clan Yugami, si appresta a visitare un’esposizione presso il museo di Boston di alcune reliquie dai mistici poteri, un altro lottatore Rugal Bernstein (Ray Park) irrompe alla mostra e trafuga due delle tre reliquie che lo trasportano nella dimensione virtuale dove si svolge il torneo e dove un potente demone Horochi prenderà possesso della sua anima.

Dal momento in cui Rugal è preda dell’Horochi plasma la dimensione virtuale facendone il proprio regno e attirandovi all’interno altri avversari con lo scopo di eliminarli tutti e diventare l’unico King of Fighters, ma Mai con l’aiuto di Iori, un suo collega della CIA, l’organizzatrice del Torneo Chizuru e di Kyo (Sean Faris) ultimo rappresentante del clan Kusanagi troverà la reliquia mancante e affronterà l’Horochi e Rugal in uno scontro all’ultimo sangue.

Dopo Street Fighter: La leggenda e Tekken è toccato anche al leggendario picchiaduro 2D della SNK The King of Fighters venir trasposto su grande schermo, il risultato se paragonato agli altri due cinegame appena citati è decisamente superiore, ma una trama prolissa e il poco spazio dato ai combattimenti se pur spettacolari confinano anche questo ennesimo adattamento al mercato dell”home-video con risultati piuttosto modesti.

The King of Fighters guadagna qualche punto sui suoi recenti cugini da consolle grazie ad una regia dinamica e puntuale nelle sequenze di lotta, il regista Gordon Chan ha all’attivo Fist of fury con Jet Li remake del cult con Bruce Lee Dalla cina con furore e un cast adeguato con una sensuale Maggie Q e un efficace villain che ha il volto di Ray Park, un vero veterano da cinema action con una solida base nelle arti marziali e un altrettanto solido curriculum da stuntman.

The King of Fighters nella sua poca solidità filmica sfoggia comunque un buon impatto scenico e spettacolare, efficaci coreografie e tutta una serie di elementi visivi e sonori che richiamano il videogame originale indirizzati ai fan della saga videoludica con combo e colpi energizzati tipici dei gameplay da picchiaduro.

Note di produzione: Maggie Q è la nuova protagonista del recente remake tv Nikita, Ray Park è stato stunt in Mortal Kombat, mutante in X-Men e Chuck Norris nella serie tv La leggenda di Bruce Lee, mentre Will Yun Lee è apparso nel cinefumetto Elektra e in 007-La morte può attendere.