Festival di Berlino 2011 venerdì 19 febbraio: ultime proiezioni e in serata premiazione

Penultima giornata di proiezioni al Festival di Berlino 2011, in serata ci sarà la cerimonia di premiazione ed oggi per le pellicole in concorso bissano The forgiveness of blood dell’americano Joshua Marston (Maria full of grace) che ricordiamo co-prodotto dall’italiana Fandango e il tedesco If not us, who di Andres Veiel, mentre fuori concorso ancora una proiezione per Unknown-Senza identità, thriller ambientato dallo spagnolo Jaume Collet-Serra proprio in quel di Berlino e che vede protagonista il veterano Liam Neeson.

A poche ore dalla premiazione è tempo di bilanci e oltre ai candidati all’ambito Orso d’oro al miglior film,  tra i favoriti l’iraniano Asghar Farhadi con la sua intensa esplorazione di un conflitto di coppia in Nader And Simin, A Separation che ha entusiasmato la platea berlinese, non si possono dimenticare le incursioni in un atipico 3D d’autore dei veterani Herzog e Wenders, quest’ultimo con il documentario fuori concorso Pina ha ricevuta una commossa ovazione alla sua prima proiezione e naturalmente un’altra pellicola squisitamente d’autore e applauditissima alla rassegna berlinese, l’anomalo remake Il Grinta che grazie ai fratelli Coen, tanto snob quanto geniali, torna alle origini ripescando la sua suggestiva matrice letteraria e mostrando ancora una volta quanto il western sia tutt’altro che morto e sepolto.

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Festival di Berlino 2011 lunedì 14 febbraio: Coriolanus di Fiennes e i documentari in 3D di Herzog e Wenders

Archiviato il primo week-end del Festival di Berlino 2011, dopo gli applausi ai fratelli Coen, l’omaggio al compianto Monicelli e l’entusiasmo della stampa tedesca per il Cetto La Qualunque di Albanese inauguriamo una nuova settimana con il programma odierno.

Iniziamo con le proiezioni speciali e il documentario Cave of forgotten dreams di Werner Herzog, progetto realizzato in 3D dal regista tedesco come l’omaggio di Wim Wenders alla coreografa e danzatrice Pina Bausch, anche quest’ultimo in cartellone oggi. Herzog coadiuvato da un immersivo formato 3D mostra le meraviglie delle Chauvet Pont d’Arc, sito archeologico francese interdetto al pubblico al fine di preservarne intatti i più antichi disegni rupestri scoperti sinora e conservati in suggestive caverne.

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Berlino 2011 film in concorso, nessun italiano in gara

Sembra che anche quest’anno l’edizione 2011 del Festival di Berlino che si svolgerà dal 10 al 20 febbraio non ospiterà nella sezione competitiva nessuna pellicola italiana,  salgono così a tre edizioni consecutive, l’ultima con un titolo italiano è stata quella del 2008 con il Caos Calmo di Antonello Grimaldi, in cui il cinema italiano non potrà concorrere al prestigioso Orso D’oro.

Saranno in tutto 19 i titoli in gara, mentre ad inaugurare la prestigiosa rassegna ci sarà il remake Il grinta dei fratelli Coen che parteciperà fuori concorso insieme al tributo in 3D di Wenders che omaggia la coreografa tedesca Pina Bausch.

Dopo il salto trovate tutta la Selezione ufficiale in lizza per l’Orso d’Oro, i film fuori concorso e gli eventi speciali. (fonte IGN news)

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OISFF 2010, Oberhausen International Short Film Festival

EXODUS

Dal 29 aprile al 4 maggio in Germania riapre i battenti l’International Short Film Festival di Oberhausen, uno dei più prestigiosi e longevi festival cinematografici del mondo dedicati ai cortometraggi, 7 le sezioni competitive in cui verranno suddivisi corti provenienti da ogni parte del mondo.

Questo festival ha segnato l’esordio di molti grandi cineasti oggi rappresentanti del cinema d’autore internazionale, e ancora molto legati alla rassegna che ne ha visto i natali artisitici, tra i tanti Roman Polanski e Wim Wenders.

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Era New Horizons International Film Festival, in Polonia il cinema sposa l’arte

machina_static21Dal 23 Luglio all’8 Agosto 2009 in Polonia, nella città di Wroclaw, si svolgerà la nona edizione del Era New Horizons International Film Festival, un festival nato per dare spazio al cinema alternativo, ad autori controcorrente e a tutte quelle pellicole che non trovano spazio nelle sale cinematografiche e considerate rischiose e non commerciali dalla grande distribuzione.

Un intento coraggioso che si manifesta specialmente nella parte competitiva del concorso con la selezione delle pellicole, un altro segnale di questa tendenza è la parte artistica della manifestazione, che vede allestimenti ed esibizioni di videoartisti che dimostreranno l’evoluzione della contaminazione tra cinema e arte contemporanea in una veste decisamente intrigante. Ospiti del festival quest’anno i registi Peter Greenaway, Agnes Varda, Mike Figgis e Wim Wenders,

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Dustin Hoffman, Set Rogen, Jackson Rathbone, Guy Ritchie, Wim Wenders, Tomb Rider: novità

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Buon pomeriggio,
diamo un veloce sguardo a tutte le novità che arrivano da Hollywood, riguardanti i film che vedremo prossimamente al cinema.

ATTORI
Dustin Hoffman e Paul Giamatti saranno i protagonisti del drammatico di Richard J. Lewis ispirato a La versione di Barney, il romanzo di Mordecai Richler. Le riprese cominceranno a Roma il 17 agosto e secondo alcuni Hoffman non interpreterà il protagnista, bensì dirigerà il film al posto di Lewis. Vi sapremo dare qualche certezza più avanti.

Seth Rogen, Jason Bateman, Kristen Wiig, Bill Hader e Jane Lynch sono stati scritturati dalla Universal per la commedia di Greg Mottola,  Paul, che già può annoverare nel cast Simon Pegg e Ncik Frost.

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Oberhausen International Short Film Festival 2009

Dal 30 Aprile al 5 Maggio 2009 in Germania si svolgerà la cinquantacinquesima edizione dell’Oberhausen International Film Festival , una delle più importanti e longeve manifestazioni dedicate al cortometraggio che ha visto negli anni esordire registi del calibro di Wim Wenders e Roman Polansky.

Il concorso è aperto a qualsiasi tipo di cortometraggio, ampio spazio sarà dedicato alle opere sperimentali che affrontano nuove forme di linguaggio cinematografico, 140 le opere tra corti e videoclip presentate quest’anno tra i quali verranno selezionati quattro vincitori per quattro categorie, Premio speciale città di Oberhausen, German competition, International competition, ARTE award e The 3sat Promotional award.

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Recensione: Palermo Shooting

La vita del fotografo può essere stressante, può essere tremenda. Soprattutto se è il successo a prendere il sopravvento. Il telefono squilla come se si fosse incantato, ma al di là della comunicazione c’è sempre qualcuno che vuole qualcosa, qualcuno che ha qualcosa da dire.

La carriera prende il sopravvento, il mondo gestisce la nostra vita, e noi non siamo più padroni di quello di cui crediamo essere padroni. La speranza è flebile, perchè a volte la spirale sembra averci risucchiato così a fondo che non si riesce a concepire alcunchè di diverso.

Finn è un fotografo, e il suo lavoro è apprezzato a livello internazionale. Finn è il pretesto che Wim Wenders usa come incipit per partire da una Germania fotografata in modo magistrale, forse autobiografico, ma solo per prepararci a un salto in una location dai toni opposti, ma che portano con sè il tratto caratteristico di questo modo di vedere le cose.

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Wim Wenders: visioni d’autore

Scrivere di Wim Wenders non è facile, limitarsi ad una freddo elenco stracolmo di date e titoli ridurebbe non poco l’importanza di questo cineasta, quindi una piccola premessa e’ doverosa per descrivere questo artista, attento osservatore dell’umanità e del suo più etereo contenuto, l’anima, acuto testimone dell’evoluzione, visionario che esplora sentimenti e animo umano attraverso una dicotomia che riflette l’intero spettro delle emozioni umane, un binomio che coincide con l’inizio e la fine: la vita e la morte. E’ chiara la profondità artistica di questo regista che anche nei suoi lavori meno incisivi, ci riferiamo alle ultime produzioni, rimane un maestro indiscusso ed uno sperimentatore sempre all’avanguardia nonchè profondo conoscitore del mezzo cinematografico e dei suoi segreti.

Dobbiamo, per dovere di completezza, ricordare che Wim Wenders nasce a Dusseldorf in Germania il 14 agosto 1945, figlio di un medico, dopo il diploma, l’idea è di seguire le orme paterne, si iscrive alla facoltà di medicina, che abbandona quasi subito.Segue repentino trasferimento in quel di Parigi dove frequenta una scuola di cinema ed apprende i rudimenti della narrazione su pellicola, è il 1966, passano alcuni mesi e il regista torna in patria e frequenta una scuola di cinema locale, la IDHEC, in questo periodo che va dal 1967 al 1970 si occupa anche di critica cinematografica e scrive per alcune riviste, nascono i primi esperimenti, cortometraggi, diciamo esplorativi e figli dei tempi, gira così dal 1967 al 1969: Scenari, Lo stesso giocatore spara di nuovo, Città d’argento, Film sulla polizia, Alabama 2000 anni luce.

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Festival di Roma – Film non italiani in concorso

Non solo Italia al Festival di Roma. Un festival internazionale come questo non poteva essere carente di una pletora di film provenienti da tutto il globo. Diamo quindi uno sguardo alle sorprese “straniere” che il festival ha in serbo per noi.

Stiamo parlando ad esempio di Good di Vicente Amorim, Easy Virtue di Stephan Elliott e Pride and Glory di Gavin O’Connor.

Il primo vede Viggo Mortensen nei panni di un professore tedesco che cerca di contrastare l’ascesa del nazismo. vissuta in prima persona. Accanto a Mortensen ci sono Jason Isaacs e Mark Strong.

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Festival Internazionale del film di Roma. I fuori concorso: 8/Huit/Eight, Der Baader Meinhof Komplex, The Duchess, Parlez-moi de la pluie, Sam Hoy Tsam Yan, Si può fare

Sono sei i film inseriti nella sessione fori concorso, della terza edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, diretta quest’anno da Gian Luigi Rondi, che si svolgerà dal 22 al 31 ottobre 2008.

Di seguito una breve descrizione di quello che i più fortunati vedranno in anteprima mondiale al festival capitolino; per tutti gli altri, basterà seguire giorno dopo giorno il nostro blog, che vi terrà costantemente aggiornati su tutto ciò che concerne la rassegna festivaliera.

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Mickey Rourke: cinema, pugni, donne e motori

Nelle ultime foto, quelle relative al Festival Lagunare più famoso del mondo, devo dire che l’ho visto un pò plastificato, ma Mickey Rourke è sempre Mickey Rourke. Personaggio controverso, boxer, motociclista e attore di talento in film che sono diventati delle vere e proprie pietre miliari.

La sua presenza in scena ora conturba, ora disturba, specie quando lo vediamo nei panni di Marv in Sin City; il suo volto può divenire una maschera aggressiva, ma sempre capace di dispensare sorrisi e di dare un confortevole senso di protezione.

Mickey Rourke è in realtà il nome d’arte di Philip André Rourke Jr., nato a Schenectady, il 16 settembre 1956. Rourke cresce nei sobborghi di Miami, nel quartiere di Liberty City. Vi dice niente questo nome? A me si: e aggiungo che lo vedrei benissimo in un eventuale film basato su GTA, la nota serie di violenti videogiochi, il cui ultimo, quarto capitolo ha sbancato al botteghino.

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65ma Mostra del Cinema: trionfa il film dei Cohen e la coppia Clooney-Pitt

La 65ma Mostra del Cinema, iniziata ieri a Venezia possiede tutte le prerogative degli eventi destinati a lasciare ancora una volta il segno, le immancabili e perché no benvenute polemiche a fare da cassa di risonanza: secondo il giornale tedesco “Der Spiegel” troppi i film italiani in concorso, ma siamo in Italia no? Poi la parata di star e autorità che in serata sono sfilate sul red carpet prima della proiezione del grande protagonista della giornata odierna, dopo l’anteprima di ieri per la stampa e i vip, ovvero il film dei fratelli Coen.

Come in Non è un paese per vecchi, i due autori terribili Ethan e Joel, si cimentano in una dissacrante critica della società americana nella loro nuova opera Burn After Reading, presentata fuori concorso, dal cast di prima grandezza: Brad Pitt, George Clooney al mattino in conferenza stampa, poi nel pomeriggio a firmare autografi sul red carpet, a cui vanno aggiunti Frances McDormand anche lui a Venezia assieme a Tilda Swinton, il grande John Malkovich, Richard Jenkins, J. K. Simmons.

Una spy story divertente e dissacrante con l’immancabile, amaro fondo di verità, accolta dal fragoroso applauso del pubblico al termine della proiezione. La coppia Clooney-Pitt, quest’ultimo in particolare, non finisce mai di stupire calata in un ruolo non certo facile da interpretare: due emeriti idioti alla ricerca di denaro facile, un personal trainer e un ex bodyguard alla ricerca di quella fortuna, che la vita non gli ha mai veramente concesso.

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