Recensione: La fidanzata di papà

Anche quest’anno il Natale al cinema arriva prima. Il primo cinepanettone della nuova stagione, porta la firma di Enrico Oldoini, silenzioso da tempo, dopo aver aperto la strada al genere natalizio nei primi anni novanta, con l’instancabile Massimo Boldi, ed un cast di tutto rispetto, classico dei natali di tutti i tempi: Simona Ventura, Natalia Bush, Elisabetta Canalis, Enzo Salvi, Biagio Izzo, Nino Frassica, Loredana De Nardis, Martina Pinto, Max Cavallari, Bruno Arena, Teresa Mannino, Davide Silvestri, Aurora Quattrocchi ed Alessandra Barzaghi.

Un bambino sta per nascere. I futuri genitori sono due ragazzi italiani che vivono e lavorano a Miami, gestendo uno dei ristoranti sul mare di proprietà di Angela (Simona Ventura), manager affermata tra Miami, Los Angeles e New York, e madre di Barbara.

Matteo è gelosissimo della sua fidanzata, ma in realtà è Barbara che dovrebbe guardarsi da Felicity (Elisabetta Canalis), da sempre innamorata del suo spasimante (Davide Silvestri).
Massimo, (Boldi), il padre di Matteo, titolare di un albergo nel centro di Cortina, è un uomo allegro, imprevedibile e stralunato. Con lui vivono la figlia Lara e il cognato Eros (Enzo Salvi), cuoco romano con la passione per il tubero, la patata, sboccato e alla perenne ricerca di una donna.

Massimo, vedovo da qualche anno, vive una relazione segreta con Luminosa (Teresa Mannino), sentimentale e sognatrice, che da sempre lavora all’Albergo: i due avevano dovuto annunciare finalmente il loro fidanzamento alla famiglia, ma l’improvviso viaggio in America costringe Luminosa a rimanere a Cortina, per occuparsi dei clienti.

L’assistente personale di Angela è Maria (Biagio Izzo), uno squattrinato attore teatrale, costretto in panni femminili, pur di non perdere il suo impiego. Nino, (Frassica), ex marito di Angela e padre di Barbara, vive anche lui a Miami con la mamma siciliana.

Ma quando si scopre che il neonato è di colore scoppia l’inferno, Matteo scappa con Felicity e tutta la famiglia si trova ad affrontare un problema apparentemente irrisolvibile. Tutta la colpa della situazione è di Angela, che ha concepito Barbara con una relazione extraconiugale durata una sola notte, e consumata con un uomo di colore, ora talmente potente da non poter essere neppure nominato.

Tutti quanti poi, nessuno escluso, devono fare i conti con i due supercops più sgangherati di Miami, Bruno e Max (Fichi d’India), sempre pronti a bloccare, perquisire, arrestare chiunque incroci la loro strada.

Pellicola lenta, fuori dai costumi più tradizionali del Natale, la cui sceneggiatura costringe disperatamente Oldoini ad inventarsi chissà cosa, per giustificare i quasi cinque milioni di euro spesi per far ridere poca gente.

Trama debole e per certi aspetti allucinante, con un Massimo Boldi che oramai non catalizza più; sono finiti i tempi dell’accoppiata con De Sica, dai cinema tutto esaurito. Se la cavicchiano invece Biagio Izzo ed Enzo Salvi che, a mio modesto parere, in tale contesto, sono sprecati, com’è d’altronde un peccato associare un nome come Medusa, nella distribuzione di un film di così basso livello.

Un film che sembra quasi una scopiazzatura di battute prese qua e là, da pellicole come La moglie è in vacanza, o ancora, A qualcuno piace caldo; non a caso in una delle recentissime interviste, Simona Ventura lasciava intendere che le sarebbe piaciuto interpretare, con la coppia Boldi – De Sica, proprio il remake di quest’ultimo film.

Lasciamo poi a voi, cari lettori, ogni commento su riferimenti più o meno ambigui, sul figlio segreto di Barack Obama.