Prosegue la carrellata di film ed incontri tematici della 26ma edizione del Torino Film Festival. Quest’oggi vi faremo il punto sulle novità che stanno caratterizzando la seconda edizione diretta da Moretti, come la sezione denominata “italiana doc”. Dodici i titoli di medio e lungometraggio per il concorso dedicato al documentario italiano, che, a detta dell’organizzazione è una delle sezioni centrali del Festival, anche se, a parer nostro, si fa sentire la pesante assenza di pellicole partenopee ammesse in concorso.
Si parte con Casa Verdi, per la regia di Anna Franceschini. A Milano esiste un monumento storico speciale e unico al mondo: si chiama Casa Verdi ed è la casa di riposo per musicisti voluta e fondata da Giuseppe Verdi nel 1899 «nella quale raccogliere e mantenere persone dell’uno o dell’altro sesso addette all’Arte Musicale, che siano cittadini italiani e si trovino in stato di povertà». Nei suoi saloni affrescati vivono oggi quasi sessanta persone: musicisti, cantanti lirici, ballerine classiche e direttori d’orchestra, che possono qui dedicarsi alla loro passione senza l’affanno del quotidiano.