Festival di Venezia 2009 domenica 6: ieri standing ovation per Cosmonauta, oggi l’atteso Capitalism: a love story

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Il Festival di Venezia prosegue, le star si susseguono, mentre i film cominciano a lasciare nel bene e nel male qualche traccia indelebile, ieri grandi apprezzamenti per la seconda pellicola in concorso per Herzog, My son my son, what have ye done? protagonista Michael Shannon che dopo la nomination all’Oscar per Revolutionary Road torna a raccontare una storia di disagio mentale.

Il direttore del festival Mueller non sembra preoccupato per l’anomalia Herzog e spiega:

Comunque nel regolamento non c’e nulla di fatto che lo impedisce.

Gli fa eco il regista bavarese che non si scompone per eventuali polemiche e precisa:

Questo festival non ha mai accettato per quarant’anni una mia opera in concorso, quindi che che di male? e a proposito del suo film aggiunge: la storia del film nasce da un fatto di cronaca avvenuto a San Diego. dove un attore impegnato nella tragedia l’Orestea uccise la madre.

Grande soddisfazione anche per il cinema italiano, Dieci inverni di Valerio Mieli, selezionato al prossimo Festival di Tokio, avrà una distribuzione internazionale, mentre una standing ovation di dieci minuti ha accolto l’opera prima della regista Susanna Nicchiarelli Cosmonauta.

Oggi in previsione della consegna del Leone d’Oro alla carriera a John Lasseter e ai registi della Disney/Pixar, previste una serie di proiezioni tra le quali il recente Up e una versione 3D di Toy Story, mentre tra gli avvenimenti Clou l’atteso documentario di Michael Moore Capitalism: a love story, il regista americano, protagonista ieri di una fuga per dribblare il canonico photocall, presenzierà stasera alla proiezione del film di Luca Guadagnino Io sono l’amore.

Concludiamo con la notizia che un’azione legale ha bloccato le proiezioni del film romeno Francesca, il film conterrebbe insulti verso alcuni politici italiani, alla base dello stop anche una richiesta della casa di distribuzione Fandango.