Cinema 3D: il futuro è in tre dimensioni?

Prima di tutto una premessa il tanto famigerato ed esaltato cinema 3D non è che una nuova veste Hi-tech di una tecnica che in America aveva già fatto il suo tempo, parliamo degli anni ’50, ed è stata rispolverata da qualche tempo per far da cornice ai nuovi effetti speciali computerizzati ed al cinema digitale e per qualche maligno alla sempre più scarsa qualità di copioni ed idee delle ultime produzioni made in Hollywood.

Prima di tutto il vecchio 3D utilizzava un paio di occhiali in plastica o cartone dotati di due lenti colorate, una rossa e una blu che ingannavano l’occhio suggerendogli delle coordinate virtuali al fine di percepire  la profondità delle immagini, questi occhialini divenuti un icona del cinema americano di qualche decennio fa, si sono evoluti di pari passo con il digitale e ad oggi gli.occhiali sono diventati degli strumenti altamente tecnologici, in alcuni casi dotati addirittura di lenti LCD, che lavorano in sinergia con un proiettore speciale, speciale come le nuove cineprese 3D per cui impazziscono registi come James Cameron e Robert Zemeckis. cineprese che utilizzano due obiettivi che lavorano in contemporanea per riprendere due punti di vista diversi sfruttando al meglio la vecchia tecnica tradizionale.

La domanda sorge spontanea, come mai questo ritorno al 3D, Visto che, dopo le esperienze negative degli anni’80 con film come Lo squalo 3 o Hamityville Horror questa tecnica sembrava destinata ai parchi a tema e a poche sale specializzate? Semplice c’è un gran bisogno di rinnovarsi, adeguarsi ai tempi, attirare nuovo pubblico e far tirare fuori qualche soldo ai gestori delle sale cinematografiche, perchè se in principio con l’avvento del digitale le spese per l’ammodernamento delle sale era a carico della distribuzione, per il 3D, visto anche il sovraccosto del biglietto, la grande distribuzione ha pensato bene di dividere a metà le spese, non facendosi più carico in toto dell’adeguamento delle sale in questione.

Servirà il 3D a combattere la pirateria e a portare un pò di nuovi spettatori al cinema? sicuramente no alla prima domanda, anche se questo nuovo giocattolo Hi-tech incuriosisce non poco, e in America sembra ormai diventato un must girare con questa tecnica e lì le sale attrezzate sono praticamente ovunque, ma l’Italia è un paese molto tradizionalista, in cui si è già tentato, senza successo di far attecchire questa nuovo modo di guardare i film, e a quanto pare il film apripista Viaggio al centro della Terra 3D sembra non aver fatto sfracelli ai botteghini, quindi? Aspettiamoci comunque una iniziale valanga di film 3D e stiamo a vedere quanto questo tiepido entusiasmo iniziale possa aumentare, nel frattempo siamo certi che almeno l’ottanta per cento delle pellicole in circolazione non sappiano che farsene di questa nuova meraviglia tecnologica.