La partita lenta: sport e fiducia

Eccoci al secondo appuntamento con il progetto perFiducia, stavolta a cimentarsi con il tema della fiducia e della solidarietà il regista dell’acclamato Il divo, Paolo Sorrentino, che sceglie il rugby come metafora di vita colpendo nel segno e sfoggiando una tecnica veramente impressionante.

La partita lenta è una miscela di tecnica ed espressione artistica veramente coinvolgente, Sorrentino sceglie un suggestivo bianco e nero per una serie di immagini rarefatte e al contempo fortemente realistiche, quello del regista è un cinema fatto di volti, silenzi e di luoghi dell’anima che ogni tanto è giusto esplorare e raccontare,

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Stella: fiducia per fiducia

Una donna in un supermercato si aggira furtiva tra gli scaffali rubando qualche cosa da mangiare, intanto la piccola Stella aspetta la mamma in macchina. D’un tratto lo vede, sullo scaffale, quello è il Dolceforno, il giocattolo che piace tanto a Stella, ma è troppo grande, è un rischio, ma Stella lo vuole, per Stella si può rischiare, lo afferra e si avvia trafelata verso l’uscita…

Stella di Gabriele Salvatores è il primo di tre cortometraggi che la banca Intesa Sanpaolo ha prodotto per il progetto perFiducia coinvolgendo oltre a Salvatores anche Ermanno Olmi e Paolo Sorrentino,

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Onirika: l’arte del sogno

Un suggestivo viaggio in bianco e nero tra i sogni e le suggestioni oniriche di una nottata all’insegna dellla fantasia più sfrenata, tra strambi mimi, donne urlanti, scrigni ricolmi di desideri e musica che scava nei ricordi.

Onirika di Matteo Tibiletti potrebbe sembrare ad un primo approcio un pretenzioso esercizio di stile, invece dopo qualche secondo di assestamento necessario per l’intenso uso di metafore visive e suggestioni oniriche e decifrato il mondo del regista ci si può godere una serie di immagini ed una colonna sonora veramente intriganti che catturano e stupiscono per l’efficacia e l’arduo accostamento di tecniche di ripresa.

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Legacy: sono affari di famiglia

La morte di un importante imprenditore ha creato un improvviso e pericoloso vuoto di potere che sarà colmato dal figlio. Assistiamo ad una movimentata e chiassosa riunione con alcuni importanti clienti infuriati in attesa del neo-presidente, ma quest’ultimo è in forte ritardo…

Legacy è un cortometraggio scritto e diretto da Andrea Boldini che dopo un incipit alquanto confusionario, con montaggio, primissimi paini, e dialoghi eccessivamente caotici e sovrapposti, passa ad uno svolgimento più lineare e rarefatto coadiuvato da una bella fotografia e da una suggestiva colonna sonora.

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Scusate: una visita inaspettata

Un terzetto di loschi figuri armeggia in un magazzino, l’arrivo di una vettura li mette in allarme, spuntano le armi, un uomo sfonda la porta ed irrompe nel locale brandendo un mitra, sembra decisamente sul piede di guerra, ma non sembra affatto un poliziotto, l’uomo fa fuoco e scoppia l’inferno.

Scusate è un cortometraggi diretto da Francesco Turlà, dal punto di vista tecnico riguardo montaggio, inquadrature e ritmo tutto risulta pulito e funziona al meglio, si vede la passione per l’action del regista e per il film Matrix in particolare, anche se il protagonista sembra più il Terminator Schwarzenegger che il Neo di Keanu Reeves.

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Street Files: informazioni pericolose

Un veloce scambio di battute in una chat con la paura di essere intercettati, un appuntamento per uno scambio di qualcosa di scottante e forse compromettente, ma sicuramente tanto importante da scatenare una guerra senza esclusione di colpi tra spie, killer prezzolati e spacciatori di informazioni.

Street Files è un cortometraggio diretto a quattro mani da Claudio Ancora e Zorba Brizzi, un thiller spionistico che per quanto riguarda regia e montaggio si rivela professionale e ben diretto, qualche incertezza palese nella recitazione, eccessivamente monocorde a livello espressivo, e stiamo parlando di tutto il cast, nessuno escluso.

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La seduta: abuso di tecnologia

Uno psicologo, una seduta di gruppo in cui una varia galleria di personalità diversamente borderline si raccontano e confessano la loro dipendenza, tutti hanno un vite, storie e caratteri differenti ma tutti hanno un irrefrenabbile attrazione maniacale per….il telefono!

La seduta è un cortometraggio diretto da Adal Comandini, in cui la mania del telefono diventa una scusa per sorridere, ma non troppo, sulla degenerazione dei rapporti umani e l’abuso di tecnologia.

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Cortisonici 2009: a Varese è di scena il cortometraggio

A Varese dal 10 al 14 Marzo 2009 si terrà la sesta edizione del festival per cortometrggi Cortisonici, nato per difendere l’espressione artistica e di linguaggio cenematografico peculiare del cortometraggio, è anche un’occasione di incontro tra registi, autori, e pubblico per un creativo scambio di opinioni ed idee.

Gli eventi principali saranno il concorso, che prevede  una sezione speciale dedicata ai corti per ragazzi realizzata da scuole provenienti da tutta Italia, e fuori concorso la sezione Focus on Portugal dedicata la cortometraggio portoghese. Un’altro evento molto particolare dedicato ai palati forti sarà Inferno, all’interno del quale verranno proiettati cortometraggi di genere dai contenuti estremi alla ricerca della sperimentazione e all’insegna della libertà espressiva.

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L’uomo visibile: diario di uno strano supereroe

In un mondo dove tutti vogliono essere visibili ad ogni costo, dove se non si è al centro dell’attenzione non si è nessuno, uno strambo aspirante supereroe con manuale alla mano cerca di diventare invisibile, ci riuscira?

l’uomo visibile è un divertente cortometraggio realizzato da un quartetto di registi dal talento innegabile, non tanto per la realizzazione tecnica molto buona, ma senza particolarità stilistiche o scelte originali di sorta, ma per una certa inclinazione al demenzial-nostalgico, un modo di far ridere velato di malinconia e con un messaggio intelligente.

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Interno sei: pensieri e solitudine al femminile

Una donna, vita quotidiana e pensieri in libertà. la solitudine che avanza, i pensieri si sovrappongono in una sorta di auto-analisi della propria vita, dei sogni, dei traguardi mai raggiunti, poi il quotidiano che riprende il sopravvento, la vita che scorre, e l’improvvisa voglia di sparire…

Interno sei è un cortometraggio di Rossella Piccinno che utilizza la poesia e una certa introspezione che colpisce per l’efficace messinscena e per la bravura e l’intensità dell’attrice protagonista.

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Giochi di società: alieni, rapimenti e scienziati pazzi

Alcune sparizioni misteriose affliggono una piccola cittadina italiana, non vi è alcun collegamento tra gli scomparsi, ma la realtà è che dietro a tutto c’è un complotto alieno ordito da uno scienziato folle con tanto di deforme assistente…

Giochi di società è un divertente e divertito cortometraggio diretto da un quintetto di ragazzi molto creativi che utilizzano svariate tecniche e citazioni per creare un colorato e riuscito pastiche di generi.

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Cinque: ritratto di famiglia allargata

Ritratto di famiglia: Giovanna, lei è la nuova compagna del padre di Davide, lui è un ragazzo che si sente abbandonato un pò da tutti, la madre si è separata e ha un nuovo compagno, e il padre sta seriamente pernsando di sposare Giovanna, Davide reagisce malamente alla notizia del matrimonio, forse in maniera un pò eccessiva…

Cinque, è un cortometraggio di Davide Losito che punta a raccontare delle dinamiche che si svolgono puntualmente in ogni nucleo familiare, la cosiddetta matrigna che da corpo estraneo si inserisce nel già precario equilibrio familiare messo a dura prova da una recente separazione, ma qui si cerca di andare oltre.

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Precario: una corsa contro il tempo

Una sveglia che suona, qualche minuto di annebbiamento e la ricerca di un minimo collegamento con il mondo reale, un trillo che ridesta il prtagonista da un beato torpore, poi un’occhiata all’ora, ed il panico prende il sopravvento… è tardissimo!

Precario è un divertente cortometraggio del regista Francesco Lodari prodotto dalla prolifica FilmHackers, tutto è ironico e volutamente sopra le righe come la recitazione del protagonista Gabriele Tesauri, novello Mr. Bean alle prese con un traumatico risveglio ed una esilarante corsa al lavoro costellata di divertenti micro-episodi che si poggiano su una comicità fisica ed espressiva più che su dialoghi.

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Senza via d’uscita: trip senza ritorno

Un ragazzo in attesa di un sabato sera all’insegna dello sballo, una pillola magica carica di speranze e pronta a cancellare dubbi e paure, ma quello che all’inizio sembra un trip psichedelico dagli strani e coinvolgenti effetti, diventerà ben presto un incubo dal quale sembra impossibile risvegliarsi…

Senza via d’uscita di Stefano Terraglia è un buon esercizio di stile che vanta una certa creatività a livello visivo, certo siamo di fronte più ad un videoclip che ad un vero e proprio film che richiederebbe una parte recitata più corposa ed articolata, ma è indubbio il talento dimostrato dal regista nel realizzare questo cortometraggio.

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