Cannes 2011, il regista Lars Von Trier dichiarato ‘persona non gradita’

Che il regista Lars Von Trier fosse un provocatore non è certo una novità, basta dare un’occhiata al contenuto della conferenza stampa del suo Melancholia, dramma fantascientifico con Kirsten Dust e Charlotte Gainsbourg portato in concorso alla sessantaquattresima edizione del Festival di Cannes, in cui il regista parla di un porno come suo prossimo film o delle parti intime della Dunst, ma nessuno pensava che potesse arrivare al punto di essere costretto a fare delle scuse ufficiali ed essere dichiarato dalla direzione della rassegna francese persona non gradita.

Tutto nasce da alcune incomprensibili dichiarazioni del regista che in conferenza stampa ha cominciato a dissertare su Hitler, nazismo ed Israele in:

Credevo di avere origini ebree ed ero contento, poi ho saputo che non era esattamente così ed ho scoperto le mie origini tedesche, sono un pò nazista anche io e sono contento lo stesso…Capisco Hitler, invoco la soluzione finale per i giornalisti…capisco l’uomo che è pò pieno di male, certo sono contrario alla seconda guerra mondiale e non sono contro gli ebrei, ma in realtà non troppo perchè Israele è un problema, come un dito nel culo, fa cagare.

Già ieri gli organizzatori avevano costretto il regista a presentare le sue scuse in pubblico:

Mi sono lasciato trascinare in una provocazione. Presento le mie scuse…Tengo sinceramente a scusarmi. Non sono antisemita, né razzista, né nazista.

La direzione del festival ha così commentato le scuse e l’incresciosa situazione:

Ci si rammarica profondamente che la kermesse sia stata utilizzata da Lars Von Trier per esprimere parole inaccettabili, intollerabili e contrarie agli ideali di umanitò e di generosità che presiedono all’esistenza stessa del Festival. Il Cda condanna molto fermamente tali parole e dichiara Von Trier persona non gradita al Festival di Cannes con effetto imemdiato. Il Festival offre agli artisti del mondo intero una tribuna eccezionale per presentare le proprie opere e difendere le libertà di espressione e di creazione.

Anche l’attrice Kirsten Dust è rimasta piuttosto turbata dall’accaduto e prima di sapere dei provvedimenti presi dalla direzione del festival aveva dichiarato che si trattava di frasi stupide e di una gravità unica di cui il regista avrebbe dovuto dar conto.