B-cult, Manolesta

un-secondo-poster-americano-del-film-leon-131963Oggi utilizziamo la rubrica dei B-movie per occuparci di un personaggio e di un attore negli anni’80 divenuto un vero beniamino del pubblico, creando e personalizzando un vero e proprio filone cinematografico, che miscelava con ironia poliziottesco e commedia all’italiana.

Stiamo parlando di Tomas Milian che dopo gli esordi  nel poliziesco all’italiana, ha trasformato i suoi personaggi tanto truci quanto esilaranti, in un’unica e inconfondibile maschera comedy, grazie alla felice intuizione del regista Bruno Corbucci.

Oggi vi proponiamo un Tomas Milian che caratterizza un personaggio che potrebbe ben rappresentare la fase giovanile del maresciallo Nico Giraldi, insomma il Gino Quirino di Manolesta ha molti punti in comune con il famigerato Nico Er Pirata.

In Manolesta l’attore veste i panni del ragazzo-padre e ladruncolo Gino Quirino, che rischia di perdere il suo amatissimo figlio Bruno a causa di una zelante assistente sociale, la sempre splendida Giovanna Ralli, ma l’amore farà presto capolino e come sempre aggiusterà le cose.

Abbiamo scelto questa variazione sui classici personaggi di Milian perchè il film porta la firma di un veterano del calibro di Pasquale Festa Campanile, e per questa insolita digressione romance all’amatriciana, che grazie all’inconfodibile voce di Ferruccio Amendola e al vasto repertorio dialettale del personaggio di Milian, non mancheranno di strappare qualche risata, non disdegnando momenti toccanti, grazie anche alla performance, oltremodo spontanea, del piccolo co-protagonista Paco Fabrini.

Se riuscirete a sorvolare sulla grevità tipica del personaggio, che è anche il suo marchio di fabbrica, potrete godervi una spassosa pellicola che pesca a piene  mani dal repertorio della classica commedia all’italiana, aggiungendovi una connotazione emotiva inedita, e mai più visitata dall’attore cubano nella sua lunga e fortunata fase italiana.

Da rivalutare perchè: per godersi un Tomas Milian più sfaccettato del solito, e anche per rivedere un’imperdibile Giovanna Ralli d’annata.