Una settimana da Dio, recensione

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Bruce Nolan ( Jim Carrey) è un giornalista un tantinello sfigato, sapete di quelli a cui si affidano i servizi pallosi, i cosiddetti riempitivi come la sagra di paese, il guinness assurdo o la curiosità da almanacco del contadino, così sempre più frustrato Bruce prosegue la sua carriera all’inverso che lo porterà in amene località a raccontare di amene notizie in un crescendo di noia e insoddisfazione.

Se questo non bastasse alla lista si aggiungono una serie di incidenti di percorso tra i quali il suo licenziamento, goccia che fa traboccare il vaso e che mina inesorabilmente la fiducia di Bruce in un domani migliore e come molti, non sapendo con chi prendersela e l’impossibilità di insultare un inconsistente  fato, Bruce se la prende nientemeno che con Dio in persona.

Il monologo di Bruce e le sue parole di fuoco arrivano ai piani alti, e sarà proprio Dio in persona a dimostrare a Bruce che il lavoro di suprema divinità onnipotente è tutt’altro che semplice, infatti gli consegnerà tutta la baracca trasformando per una settimana l’ex-giornalista in una divinità a tutti gli effetti con poteri sovrannaturali e onniscienza inclusi.

Insomma il pacchetto completo da essere supremo, e se all’inizio le cose saranno esaltanti, ben presto il peso delll’enorme responsabilità, e qualche imprevisto di troppo investiranno nuovamente il semidio in prova con una serie di esilaranti e disastrose conseguenze.

Jim Carrey si da alla comedy sovrannaturale con una certa efficacia, la verve incontenibile, e a volte insostenibile, dell’attore qui si incanala sui binari del family-movie riuscendo a dosare bene talento e istrionismo.

Gag riuscite e mai eccessive, effetti speciali ad hoc, e uno script ben bilanciato e con un’idea di base già vincente ci permettono di godere, oltre che di un Carrey particolarmente misurato, anche di una messinscena gradevole e di un Morgan Freeman nel ruolo dei ruoli, un Dio saggio, sornione ed intrigante.

Il regista Tom Shadyac con Una settimana da Dio tratta con dovizia tutti gli ingredienti a disposizione sfornando una gradevole e spassosa comedy all’insegna ell’intrattenimento a tutto tondo.