David di Donatello 2011, vincitori: Noi credevamo trionfa con sette premi

Sono stati annunciati ieri sera, nel corso della cerimonia che si è tenuta al salone dei Corazzieri al Quirinale, i vincitori dei David di Donatello 2011: il miglior film dell’anno è stato giudicato Noi credevamo di Mario Martone che si è aggiudicato altri sei premi compreso quello per la migliore sceneggiatura.

Ha ottenuto consensi anche La nostra vita, che si è accaparrato, tra gli altri, i riconoscimenti per il miglior regista, Daniele Luchetti, e per il miglior attore, Elio Germano, Basilicata Coast to Coast che ha incoronato Rocco Papaleo miglior regista emergente e 20 Sigarette, vincitore del premio giovani. Tra gli attori hanno vinto i David, oltre a Germano, anche Paola Cortellesi, Giuseppe Battiston e Valentina Lodovini, rispettivamente migliore attrice protagonista, migliore attore non protagonista e migliore attrice non protagonista.

Prima di lasciarvi alla lista dei vincitori vi segnaliamo due stand in ovation, quello dedicato ad Ennio Morricone e quello dedicato ad Ettore Scola, premio alla carriera.

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Il trasformista, recensione

All’indomani di una disastrosa alluvione il quarantenne Augusto Viganò (Luca Barbareschi) diventa parte di quella massa di cittadini non più silenziosa che scende in piazza per gridare il proprio sdegno e il bisogno di supporto da parte delle autorità.

Viganò ed altri manifestanti bloccano le rotaie dove transita  un treno che sta trasportando un politico e fatto scendere l’uomo Viganò stesso gli racconta la vergogna perpetrata contro la sua terra e la devastazione lasciata dalle acque del fiume.

Il suo intervento, la sua faccia e il suo carisma vengono notati durante una diretta tv in cui Viganò denuncia lo sfruttamento del territorio come discarica di rifiuti tossici e si confronta senza remore con il politico di turno, di li alla proposta di candidatura il passo è davvero breve.

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La scuola è finita, recensione in anteprima

L’istituto Pestalozzi di Roma è una scuola come tante con i suoi mille disagi e una galleria di varia umanità che ogni mattino da vita ad un microcosmo fatto di professori in lotta con un mestiere che anche se scelto e in molti casi amato, a volte diventa fonte di grande frustrazione e alunni per cui la scuola a volte è un rifugio, altre una condanna, ma anche un luogo altro dove straniarsi dai problemi familiari, da un’imperante apatia congenita per coltivare amori ed amicizie.

E’ proprio in questo istituto che scopriremo tre personaggi che finiranno per legarsi a doppio filo l’uno all’altro andando oltre le mura della scuola, i libri, le interrogazioni, uno di loro è lo studente Alex Donadei (Fulvio Forti) talento musicale inespresso afflitto da un disagio che lo porta a spacciare proprio nella scuola, una situazione che inevitabilmente attirerà l’attenzione e rischierà di trasformare Alex nell’ennesima mela marcia da allontanare.

Nell’istituto però ci saranno due figure che sembrano decise a lottare per lui, a non lasciarlo in balia di se stesso, una è la professoressa Quarenghi (Valeria Golino) che oltre a sostenere un centro d’ascolto decide di accettare la sfida e indirizzare tutta la sua attenzione su Alex, l’altra è il professor Talarico (Vincenzo Amato) che si ritrova il ragazzo nella classe sentendosi spinto, in principio più dal dovere che dalla vocazione, a tentare un recupero del suo alunno.

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Torino Film Festival 2010: tra gli ospiti Carlo Verdone, Daniele Luchetti e Dario Argento

Dal  26 Novembre al 4 dicembre si svolgerà la ventottesima edizione del Torino Film Festival, che vedrà come di consueto una corposa sfilata di prestigiosi ospiti, alcuni dei quali anche quest’anno parteciperanno alla sezione speciale Figli & Amanti, sezione fuori concorso della rassegna in cui alcuni cineasti proporranno al pubblico le loro pellicole del cuore.

Si tratta di una serie di film che hanno in diversi modi colpito, ispirato e fatto letteralmente innamorare alcuni dei piu affermati cineasti italiani, pellicole che nel corso della loro carriera sono tornate in diverse forme, attraverso suggestioni, frammenti e reminiscenze ad influenzare le loro opere.

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Giffoni Film Festival 2010 undicesima giornata: oggi Sam Worthington e Sabrina Impacciatore

Ultima settimana per la quarantesima edizione del Giffoni Film Festival, ieri le prime immagini in anteprima mondiale del Dylan Dog di Kevin Munroe con il nuovo Superman Brandon Routh e red carpet per Michele Riondino e la talentuosa Isabella Ragonese, entrambi protagonisti di Dieci inverni di Valerio Mieli.

La Ragonese prossima madrina a Venezia e insignita del premio Giffoni Experience, ha parlato dei suoi esordi in teatro, del film Tutta la vita davanti che gli ha aperto molte strade e dell’esperienza televisiva con Luca Zingaretti nella fiction L’età del dubbio di Roberto Sironi e poi una parola per Elio Germano con cui ha recitato ne La nostra vita di Daniele Luchetti: Farei un contratto per recitare sempre con lui.

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Nastri d’argento 2010, nomination: La nostra vita, Mine Vaganti e La prima cosa bella guidano con 10 candidature a testa

Nastri d'argento 2010

Sono stati resi noti i nomi dei film, dei registi, degli attori e dei personaggi del mondo del cinema che concorreranno alla vittoria dei Nastri d’Argento 2010. La sfida di quest’anno è tra La nostra vita di Daniele Luchetti, Mine vaganti di Ferzan Opzetek e La prima cosa bella di Paolo Virzì: tutte e tre le pellicole hanno ricevuto 10 candidature. Alle loro spalle ci sono L’uomo che verrà di Giorgio Diritti con 7 nomination, Baciami ancora e Happy family con cinque candidature e Lo spazio bianco con quattro.

Dopo il salto potete vedere tutte le cinquine e i riconoscimenti già assegnati. La premiazione avverrà il 19 giugno al Teatro Antico di Taormina e sarà presentata da Alessandra Martines.

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Cannes 2010 venerdì 21: ieri applausi per Luchetti e La nostra vita

Ci approssimiamo al week-end conclusivo del Festival Di Cannes, ieri è stata la giornata de La nostra vita di Daniele Luchetti, unico film italiano in concorso nella Selezione ufficiale e da oggi distribuito nelle sale italiane. Dopo un’anteprima stampa dagli esiti alquanto positivi ieri anche l’incontro con i giornalisti:

Non volevo condannare né celebrare nessuno, ma mostrare il nuovo proletariato così com’è, non dall’alto in basso come si faceva una volta con la commedia o il cinema politico. Il proletariato è rimasto lo stesso di tanti anni fa, così come la vita, a cambiare sono i luoghi: e il centro commerciale trasformato in piazza diventa il posto dove ci si può illudere di avere una vita come tutti gli altri, accedere agli stessi beni indebitandosi perché diventi la rotella di un ingranaggio più grande di te.

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Cannes 2010 Giovedì 20: ieri Mick Jagger e Bellocchio oggi Luchetti e Liman

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Ottavo giorno sulla croisette, ieri giornata senza scossoni per il Festival di Cannes, positiva l’anteprima stampa de La nostra vita di Luchetti e un pò di pepe grazie all’americano Blue Valentine, una coppia con matrimonio alla deriva cerca di salvare il salvabile, il film di Derek Cianfrance reduce dal Sundance scodella una corposa serie di trasgressive scene di sesso eplicito che lasciano il segno.

Tra le pellicole che hanno diviso la stampa My Joy del documentarista ucraino Sergei Loznitsa, un camionista si perde nella Russia rurale finendo in uno sperduto villaggio. Il ritmo rarefatto della pellicola non ha convinto tutti, qualcuno accusa il regista di un eccesso di formalità, altri ne sottolineano invece il grande potenziale e il talento visivo eccezionale. My Joy è in assoluto il primo lungometraggio ucraino selezionato per il concorso ufficiale.

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Cannes 2010 mercoledì 12: Robin Hood sbarca sulla croisette

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Ci siamo dopo qualche anticipazione, comunicazioni ufficiali e qualche polemica di rito, eccoci alla giornata inaugurale del Festival di Cannes e del nostro consueto diario quotidiano. Anche quest’anno un parterre di giurati di altissimo profilo, presidente Tim Burton e tra i giurati il Che Guevara Benicio Del Toro, la reginetta del fanta-action Kate Beckinsale e a rappresentare l’Italia Giovanna Mezzogiorno.

Ad aprire la rassegna il Robin Hood di Ridley scott (la nostra recensione in anteprima QUI) che proprio oggi esordisce nelle sale italiane, due le proiezioni odierne (15,30/23,30), il film di Scott approda sulla Croisette fuori concorso insieme al sequel Wall Street-Il denato non dorme mai che vede il ritorno a 23 anni dall’originale dell’accoppiata Oliver Stone/Michael Douglas, mentre in concorso un solo film a stelle e strisce quest’anno, il thrille-politico Fair Game di Doug Liman con Sean Penn e Naomi Watts.

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Daniele Luchetti:”Distribuzione dei film sul web è vantaggiosa”

Daniele Luchetti

Daniele Luchetti, unico regista candidato alla Palma D’Oro al prossimo Festival di Cannes, è favorevole alla distribuzione del film su web a patto che vengano pagati dai provider. Durante un’intervista rilasciata a Repubblica Tv, Lucchetti dice:

Il pubblico italiano non ha mai guardato tanti film come adesso. Il problema è che non li paga, perché gran parte degli spettatori li pirata attraverso internet. Quello che io penso che sarebbe giusto è fare in maniera che una parte degli abbonamenti di chi paga gli abbonamenti internet vada a rifinanziare il cinema e la musica che sono quelli più danneggiati da questo sistema. Penso che una distribuzione ufficiale attraverso internet, forse anche in contemporanea all’uscita in sala dello stesso film, forse sarebbe anche un grande vantaggio.

Il regista si auspica una collaborazione con i provider telefonici:

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Mio fratello è figlio unico, recensione

la-locandina-di-mio-fratello-e-figlio-unico-39615Antonio Benassi ( Elio Germano) detto Accio, a dodici anni sente una sorta di vocazione pr il prossimo suo e pensa, sbagliando, che il seminario sia la strada giusta per realizzare la sua volontà altruista.

Dopo aver abbandonato l’idea dell’abito talare e in cerca di un’identità e punti di riferimento che la sua famiglia, pur volenterosa, non riesce a dargli, si lascia fuorviare dalla figura di un venditore ambulante politicamente destrorso, Mario (Luca Zingaretti), che lo convince ad iscriversi al Movimento Sociale Italiano, diventando così la sua figura maschile di riferimento.

Manrico Benassi, fratello maggiore di Accio, è invece il fratellone scomodo, quello che piace troppo alle ragazze, idolatrato in famiglia e impegnato politicamente, ma dal versante opposto a quello di Accio,  Manrico è un comunista convinto e forse anche troppo, perchè questa sua convinzione degenererà ben presto nell’estremismo, e lo porterà inevitabilmente verso la famigerata lotta armata.

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Vittorio Emanuele Propizio, un giovane attore dal nome regale

Questo giovanissimo attore italiano dal nome “regale” nasce a Milano il 24 agosto del 1991. Emanuele si fa presto notare partecipando a pellicole di successo del cinema italiano.

Il suo esordio cinematografico risale al 2007 quando interpreta il difficile ruolo di Accio da bambino in Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti. Il suo personaggio è un tredicenne litigioso e dal pessimo carattere che in età adulta è interpretato da Elio Germano. Propizio ottiene per questo film un importante riconoscimento: viene, infatti, premiato con l’IMAIE Nastro Nascente 2007 insieme a Carolina Crescentini.

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Silvio Orlando: la storia del trionfatore dell’ultimo Festival di Venezia

Un nome, una garanzia per il cinema italiano, attore sobrio e misurato, Silvio Orlando si presenta come uno degli attori più verstaili del cinema del nostro paese, forte di una recitazione sobria e misurata, graditissima al grande pubblico.

Gli esordi per Silvio Orlando sono teatrali e televisivi poi, ma grazie a Gabriele Salvatores avviene il passaggio al grande schermo, anche se in punta di piedi: gli offre infatti un piccolo ruolo in Kamikazen – Ultima notte a Milano, dell’ormai lontano 1987.

Nel 1991 recita in Il portaborse, per la regia di Daniele Luchetti, e nel 1993 viene diretto per la seconda volta da Gabriele Salvatores , stavolta da protagonista, insieme ad Antonio Catania, in Sud.

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