Bomber, recensione

Bud Graziano  (Bud Spencer) lavora su una barca da pesca, ma in realtà è un ex-pugile che ha calcato il ring da campione conosciuto nell’ambiente come Bomber, sino a che non si ritrova senza un lavoro e ad allenare in una scalcinata palestra improvvisata frequentata da un gruppo di volenterosi, ma decisamente negati atleti capitanati da Jerry (Jerry Calà), quest’ultimo salvato da Bomber durante un pestaggio di cui era la vittima designata gli chiede di trovare qualcuno che possa sfidare l’allenatore della palestra avversaria, il losco e scorretto sergente Rosco Dunn (Kallie Knoetze).

Bomber troverà il suo campione durante una rissa scatenata dai militari in un bar, Giorgio Desideri  (Stefano Mingardo) per gli amici Giorgione è un talento naturale con nessuna esperienza sul ring o preparazione atletica, ma alcuni colpi ben assestati mostrano all’ex-pugile un boxeur grezzo ma con indubbie doti da knock-out, convinto il ragazzo per lui inizierà una dura preparazione.

Giorgione sotto la guida di Bomber stenderà avversari uno dopo l’altro nonostante arbitraggi sospetti e colpi bassi, purtroppo sconfitto anche il campione degli americani, Dunn con l’aiuto dei suoi scagnozzi per ritorsione brucerà la palestra di Bomber e i suoi amici e poi riuscirà con la menzogna a mettere Giorgione contro il suo allenatore, ma Bomber non ha intenzione di stare a guardare mentre il talento del suo allievo si perde dietro a loschi personaggi e così sfiderà Dunn ad un ultimo incontro.

Comedy a sfondo sportivo cucita addosso al simpatico Bud Spencer stavolta impegnato in solitaria, il regista Michele Lupo prende la trama del suo Lo chiamavano Bulldozer, cambia il football americano con la boxe e allestendo uno sgangherato e divertente Rocky all’amatriciana vi inserisce scazzottate e tutte le tipiche gag che hanno fatto la fortuna della coppia Spencer/Hill, affidando la parte prettamente comica a Jerry Calà, all’epoca reduce dai successi su grande e piccolo schermo con I Gatti di Vicolo Miracoli.

Note di produzione: lo stesso anno, siamo nel 1982, Spencer esce al cinema con Banana Joe e Calà gira anche Vado a vivere da solo e Sapore di mare, la colonna sonora affidata a Guido e Maurizio De Angelis alias Oliver Onions vede ammiccamenti decisamente espliciti alla colonna sonora del Rocky di Stallone e il ripescaggio di Fantasy, un loro tema musicale già utilizzato come sigla dell’anime giapponese Galaxy Express 999, nel cast compare anche Francesca Antonaci in arte Gegia alla sua terza apparizione su grande schermo.