Torino Film Festival 27, a Kusturica e Coppola il Premio 8 1/2

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La ventisettesima edizione del Torino Film Festival assegnerà un nuovo riconoscimento, il Premio 8 ½, che il neodirettore Gianni Amelio ha deciso di creare per riconoscere i meriti dei cineasti che, a partire dagli anni sessanta fino ad oggi, hanno contribuito a rinnovare il linguaggio cinematografico, a creare nuovi modelli estetici e nuove tendenze.

Il premio 8 ½ di quest’anno sarà assegnato a Emir Kusturica per la qualità inventiva dei suoi film e l’assoluta originalità dello stile e all’American Zoetrope, la società cinematografica di Francis Ford Coppola, per il contributo al rinnovamento dell’industria filmica negli Stati Uniti e il prezioso ruolo di congiunzione tra cinema classico e cinema del futuro.

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Michael Jackson è morto: una vita tra palco e realtà

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E’ morto nella sua casa di Los Angeles Michael Jackson, stroncato da un’infarto a soli cinquant’anni, negli ultimi anni era finito sotto i riflettori della cronaca per il suo strambo comportamento che aveva ricordato a molti quello dell’eccentrico miliardario Howard Hughes, continui interventi chirurgici, guai economici e giudiziari.

Sulla sua fulgida carriera musicale e sul talento non vi sono dubbi, impressionante ballerino e coreografo, detiene decine di record di vendite di dischi, una collezione di premi e riconoscimenti che lo pongono di diritto nell’olimpo delle leggende musicali accanto a mostri sacri come Elvis Presley o i Beatles.

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Festival di Cannes 15 maggio: dopo Coppola, vampiri coreani ed il ritorno di Jane Campion

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Ieri la croisette ha visto arrivare il regista Francis Ford Coppola che con famiglia al seguito ha cordialmente intrattenuto i giornalisti in una rilassata conferenza stampa parlando delle difficoltà produttive del passato legate ai suoi cult ed ha confermato il lato autobiografico del suo Tetro ambientato in un’Argentina patria di tanti emigranti italiani.

Applausi e pareri positivi durante la proiezione stampa di Fish Tank di Andrea Arnold, storia di un’adolescenza inquieta tra hip-hop e ritrovati equilibri familiari. Accoglienza tiepida invece per Spring Fever del regista cinese Lou Ye che si appresta a smorzare ler polemiche su eventuali problemi con le censura del suo paese, ma aggiunge: Spero di essere l’ultimo regista messo al bando in Cina.

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Festival di Cannes 14 maggio: dopo Up arriva Tetro

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Dopo la giornata inaugurale che ha visto grande entusiasmo per il cartoon next-generation Up e l’arrivo sulla croisette della squadra Disney-Pixar guidata dal boss John Lasseter e della giuria internazionale guidata dal suo presidente l’attrice francese Isabelle Huppert, eccoci pronti a dare uno sguardo al programma odierno.

Per oggi sono previste le proiezioni di due pellicole in concorso, l’inglese Fish Tank di Andrea Arnold che vede le vicissitudini della problematica adolescente Mia alle prese con il nuovo compagno della madre e della pellicola cinese Spring Fever di Yeou Lou, che è stato proiettato ieri per la prima volta ai giornalisti presenti alla manifestazione. Lou ci narra di un passionale e scandaloso triangolo amoroso in cui due uomini ed una donna si lasciano trasportare dai sensi e si abbandonano al piacere.

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Reese Whiterspoon, Toby Kebbell, Michael Bay, The Hobbit, Sofia e Francis Ford Coppola: novità

Buon pomeriggio,
diamo un veloce sguardo a tutte le novità che arrivano da Hollywood, riguardanti i film che vedremo prossimamente al cinema.

ATTORI
Toby Kebbell si è unito al cast de L’apprendista stregone, il progetto Disney di cui fanno parte già Alfred Molina, Nicolas Cage e Jay Baruchel. L’attore sarà Drake Stone, un illusionista.

Reese Whiterspoon potrebbe interpretare una giornalista che dopo aver accidentalmente ucciso il proprio fidanzato ci prende gusto, nella commedia nera Nice.

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Come sarà Cannes 2009?

A pochi giorni dalla conferenza stampa ufficiale, prevista per il 23 Aprile 2009, ancora smentite, rumors ed indiscrezioni sui partecipanti alla sessantaduesima edizione del Festival di Cannes che si terrà dal 13 al 24 Maggio 2009 e che vede il direttore di quest’anno Thierry Fremaux lasciarsi aperte molte possibilità di scelta fino all’ultimo momento, una scelta obbligata, visto che molti dei film previsti per l’evento sono ancora in fase di post-produzione.

Per gli italiani non ci sarà sicuramente Giuseppe Tornatore ed il suo Baaria, che è ancora in fase di mixaggio delle musiche e che non sarà pronto prima della fine dell’anno, sembra certa invece la presenza di Marco Bellocchio, unico rappresentante italiano, almeno fino a questo momento, con il suo Vincere, tragica storia del figlio segreto di Benito Mussolini internato dallo stesso padre a Milano dove morì nel 1942.

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Festival di Cannes 2009, per gli italiani Michele Placido, Luca Guadagnino e Giuseppe Tornatore?

Manca ancora qualche mese alla sessantaduesima edizione del Festival di Cannes, che si svolgerà dal 13 al 24 maggio, ma già iniziano a circolare i nomi dei possibili film italiani che verranno presentati e cercheranno di bissare il successo dello scorso anno di Gomorra e Il divo.

In lizza per il momento ci sarebbero: Michele Placido con Il grande sogno, Luca Guadagnino con Io sono l’amore e Giuseppe Tornatore con Baaria.

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Recensione: Il Padrino parte III

New york 1979, Michael Corleone ha ormai affermato il proprio potere, la Famiglia e le sue società stanno subendo una trasformazione, un passaggio che le porterà ad operare nella legalità, un pensionamento ed una assicurazione per il futuro del padrino e della sua famiglia.

Michael, per completare la sua operazione di trasformazione, cerca di entrare in società con la Banca Vaticana, ma l’operazione sembra alquanto difficile visti i precedenti della famiglia Corleone, ma Michael non demorde e prosegue nel suo intento smuovendo amicizie e poteri interni alla Chiesa.

Nel frattempo due nuove figure compaiono sulla scena malavitosa, un certo Joey Zasa (Joe Mantegna), che tenta di uccidere l’intera cupola durante una riunione a Las vegas, e il rampante nipote  di Michael, Vincent, figlio illegittimo del fratello Sonny, che vuole accelerare la scalata nella famiglia per raggiungerne i vertici.

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Recensione: Il Padrino

Anni ’40, Don Vito Corleone (Marlon Brando) boss della mafia italo-americana, muore, anche il suo naturale successore, il figlio  Sonny (James Caan) muore in un’imboscata ordita ai suoi danni da un clan rivale, così toccherà a Michael (Al Pacino), figlio arruolatosi nell’esercito e per nulla intenzionato a seguire le orme del padre, prendere le redini della Famiglia.

E’ il 1972, Mario Puzo e il regista Francis Ford Coppola realizzano Il Padrino, che sarà, dopo il classico Nemico pubblico (1931) con James Cagney , il capostipite del gangster-movie, che figlierà sequel, e altri classici come Quei bravi ragazzi di  Martin Scorsese e Scarface di Brian De palma.

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Festival di Roma – 24 Ottobre. Ieri c’è stato Cronenberg

L’attrazione principale della giornata del 23 Ottobre al Roma film Festival è stata sicuramente il grande David Cronenberg. Più che un resgista un creatore di storie e immagini, a tratti un visionario, Cronenberg ha dato ai presenti una grande lezione di cinema.

Ha spiegato infatti in termini semplici la filosofia che sta dietro le sue produzioni, e che si rifà soprattutto al cercare di sfuggire dalla categorizzazioni; il paradosso dei registi e di conseguenza dei loro prodotti, diciamo, di nicchia, è che, apputo, vengono categorizzati come “di nicchia”.

A parte dunque la naturale tendenza ell’uomo a categorizzare, è necessario vivere il “fare cinema” come un’ arte a tutto tondo in cui si usano tutti i mezzi possibili e immaginabili. Cronenberg non ha mancato di sottolineare l’importanza della fase di post produzione e delle scelte sonore di un film.

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Al Pacino e la Sfida senza regole

Alcuni giorni or sono, abbiamo reso omaggio al grande attore Robert De Niro, in occasione dell’imminente uscita nelle sale cinematografiche di Sfida senza regole, che segna a distanza di 12 anni, la collaborazione con un altro mito del grande schermo: Alfredo James Pacino, conosciuto in tutto il mondo sotto il nome di Al.

Quest’oggi il nostro Blog vuole rendergli omaggio con una breve biografia, con l’intento di ripercorrere non solo la maestosa carriera di attore, ma scovare i particolari, anche quelli più intimi della sua vita, con l’obiettivo di rendere edotti anche coloro che semplicemente legano il nome di Al Pacino, all’interpretazione del boss mafioso il quel capolavoro della cinematografia che è Il padrino.

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La saga dei Coppola: il cinema nel sangue

La storia del cinema risulterebbe priva di alcuni dei suoi più importanti capitoli se Francis Ford Coppola non fosse mai esistito. Basta riflettere anche solo per una attimo su una frase come questa, per rendersi conto di come il destino abbia avuto un ruolo importante nel determinare le sorti di un autentico genio della macchina da presa, colui che non si è mai posto limiti, quando si è trattato di raccontare vicende, anche tragiche, relative alla storia del proprio Paese. Già… gli Stati Uniti, il luogo dove i sogni possono divenire realtà e l’estro dell’individuo se riconosciuto come tale, può portarlo in cima alla piramide del successo sociale.

Ci chiediamo quale sarebbe stata la sorte del giovane Francesco, aspirante cineasta se qualche anno prima i nonni, valigie alla mano, non avessero deciso di emigrare oltre oceano da Bernalda, paesino della Basilicata. Probabilmente il grande regista non avrebbe goduto di quel clamore che tutte le sue vicende pubbliche e private hanno invece ottenuto in tutti questi anni di attività.

Nato da papà musicista Carmine Coppola e mamma Italia Pennino, di professione attrice, è il secondo di tre fratelli: il maggiore August Coppola, professore di letteratura è il padre di Nicolas Cage, di Christopher Coppola regista e produttore e di Marc Coppola anch’egli attore, mentre la sorella minore Talia Rose Coppola in arte Talia Shire fa l’attrice ma è anche madre dell’attore e musicista Jason Francesco Schwartzman e di Robert Schwartzman, guarda caso anche lui attore, nati dal matrimonio con il produttore Jack Schwartzman.

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