Sundance Film Festival 2014: un ricco cartellone per i suoi 30 anni

Il Sundance Film Festival ha ormai preso il via e si trova alla sua 30esima edizione. Correva l’anno 1985 quando Robert Redford prese il controllo dello Utah/US Film Festival che nel 1991 divenne poi Sundance Film Festival. La kermesse è tutt’oggi la principale vetrina del cinema indipendente e trampolino di lancio di molti giovani autori, gli stessi Quentin Tarantino o Steven Soderbergh sono partiti da lì. fest2014

I film scelti sono 117, su un totale di circa 12.000 pellicole e il festival, per celebrare il suo importante compleanno, offre un ricco cartellone. Molta curiosità per i nomi della sezione “Premieres”, tra cui spiccano Lenny Abrahmson con “Frank”, Marjane Satrapi con “The Voices”, Michael Winterbottom con “The Trip to Italy” e Gareth Evans con “The Raid 2”.  Tra i nomi americani svetta quello di Anton Corbijn con il suo “A Most Wanted Man” con Philip Seymour Hoffman, Rachel McAdams, Robin Wright e Willem Dafoe. “Variety” ha inserito nella speciale classifica “Directors to watch 2013” Justin Simien, presente al festival con “Dear White People”. Altri nomi noti sono quelli dell’attrice Kristen Stewart, presente con “Camp X-Ray” di Peter Sattler.

Per quanto riguarda le premiere dei documentari, spicca il nuovo di Alex Gibney sul creatore del movimento musicale Afrobeat e per i documentari americani il grande favorito sembrerebbe essere “Dinosaur 13”, sulla scoperta di un intero scheletro di Tirannosauro avvenuta nel 1990. Una menzione a parte merita il nuovo film di Jim Jarmush, “Only Lovers Left Alive” con Tilda Swinton e Tom Hiddleston.

Grande curiosità anche per la rassegna “Park City at Midnight” dedicata al genere horror e thriller. C’è anche un pizzico d’Italia nella kermesse, innanzitutto nella giuria del concorso internazionale con il critico Carlo Chatrian e nel film “War Story” sulla fuga di un fotografo dalla Libia in guerra,  per rifugiarsi in Sicilia. Nel cast di questo film, tra gli altri, ci sono gli italiani Donatella Finocchiaro e Vincenzo Amato.