Jennifer Coolidge da regina delle MILF a delfino

Jennifer Coolidge ha rivelato che il ruolo dei suoi sogni è interpretare un delfino. L’attrice è in cima al mondo in questo momento e all’apice della sua carriera dopo aver vinto un Golden Globe come migliore attrice non protagonista. È un momento in cui può scegliere i suoi progetti. Tuttavia, quando le è stato chiesto quale sarebbe stato il suo ruolo della vita, Coolidge ha dato una risposta sorprendente ad Access Hollywood. Il conduttore Scott Evans le ha chiesto: “Qual è il ruolo da sogno per te in questo momento? Se qualcosa potesse succedere. Cosa sarebbe?” La star di White Lotus ha risposto: “Ho sempre voluto interpretare un delfino“. Evans ha risposto: “Come Flipper?” “Sì”, ha aggiunto Coolidge.

 

E mentre potrebbe essere stata solo per metà seria, questo tipo di umorismo da un A-lister che parla del loro “mestiere”, è onestamente rinfrescante. L’attrice 61enne è salita sul palco per la seconda volta ieri (11 gennaio) per ritirare il premio per la migliore attrice non protagonista in una serie limitata o antologica o in un film. Ma era così eccitata che ha sganciato un’altra bomba atomica. Nel suo discorso la Coolidge ha anche condiviso commenti sinceri con il creatore di White Lotus Mike White, che ha ammesso di aver “cambiato la sua vita“. Ha detto:Mike White mi ha dato speranza. Mi hai dato un nuovo inizio, anche se questa è la fine – perché mi hai ucciso, ma non importa! Anche se questa è la fine, hai cambiato la mia vita in un milione di modi diversi. I miei vicini mi parlano, cose del genere! Dico sul serio, non sono mai stato invitato a una festa sulla mia collina, e ora mi stanno invitando tutti! Quindi, comunque, voglio solo dire Mike White, ****, oh **** scusa! Mike, ti amo da morire“.

Internet ha elogiato Coolidge per il suo commovente tributo, come ha scritto una persona: “Questo discorso è perfetto e non sono sicuro che amerò mai di più un discorso“. Un altro ha detto: “Mi ha fatto piangere e ridere allo stesso tempo. Questo discorso di accettazione è di per sé degno di un premio. Jennifer Coolidge, sarai sempre il momento giusto.” Un terzo ha condiviso: “Il discorso dei Golden Globes di Jennifer Coolidge sarà studiato nei libri di testo“. Mentre un altro ha scritto: “Non riesco a smettere di guardare il discorso di accettazione di Jennifer Coolidge. Il suo dire: ‘Mike White fai desiderare alle persone di vivere più a lungo, e io no’ è una cosa così meravigliosamente profonda da ascoltare. Immagina di avere un tale effetto su qualcuno?? Argh li amo entrambi.

Festival Internazionale del Documentario di Palermo SoleLuna: migrazione e ambiente

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Migrazione e ambiente sono stati i temi più trattati dai film in concorso al Festival Internazionale del Documentario di Palermo SoleLuna, assieme alla disabilità e all’anzianità.

Una rassegna che ha visto 68 proiezioni in tutto, con film molto poetici, dei quali 20 erano le anteprime assolute, su 24 documentari che partecipavano alla manifestazione.

I premi sono stati messi in palio dalla Fondazione Sicilia, dagli Studenti Liceali e da altre associazioni interessate alla cultura messa su pellicola.

A comporre la giuria erano Giorgio Treves, regista, Aliki Saragas che ha vinto come documentarista l’edizione del 2018, Mohamad Bakri, attore, il direttore artistico Costanza Quatriglio e Tiziana Lo Porto, critica e scrittrice.

I migliori documentari premiati

Il premio per il miglior documentario se l’è aggiudicato un film che racchiude sia le tematiche ambientali, che quelle migratorie: Island of the Hungry Gost, della regista Gabrielle Brady. La storia è quella dell’isola di Christmas, territorio australiano nell’Oceano Indiano, dove ambientalisti e rifugiati politici condividono l’isola senza però integrarsi. I rifugiati devono restare in un comprensorio, sotto controllo, mentre gli ambientalisti seguono una specie protetta.

Anche il pubblico ha premiato questo film come miglior documentario, in un giudizio che raramente trova d’accordo gli spettatori con la giuria, nei festival.

Born in Gambia è risultato invece il miglior cortometraggio per il genere Short Docs, il premio messo in palio dal Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino.

La storia è quella facilmente intuibile dal titolo, con il regista Natxo Leuza Fernandez che descrive le difficoltà della vita nel paese africano, tra malattie facilmente curabili in Occidente, superstizione e musica. Uno spaccato di un paese dove crescere o essere donna è difficile e complicato.

La migliore colonna sonora è andata a Dark Waters, un film ambientalista dove l’autore è riuscito a mettere in musica i suoni della natura.

Gli Studenti liceali hanno premiato Stronger than a bullet, che descrive le atrocità della guerra e la violazione dei diritti umani in tanti paesi del mondo.

Beloved ha vinto il premio per i documentari dedicati ai viaggi, oltre a raccogliere una menzione speciale per il miglior montaggio, mentre per i cortometraggi, la menzione è andata a Light shade life. Congo Lucha ha invece ottenuto la menzione per la miglior regia.

GLAAD Media Awards 30, elenco dei vincitori

Il 28 marzo al Beverly Hilton Hotel di Los Angeles sono stati annunciati i vincitori in quindici delle 27 categorie della trentesima edizione dei GLAAD Media Awards, elenco che verrà completato con la seconda cerimonia che si terrà al Waldorf-Astoria Hotel di New York il 4 maggio e che vedrà la partecipazione di diverse guest star illustri, tra cui Madonna; scopriamo nel frattempo le categorie e i vincitori svelati lo scorso 28 marzo subito dopo il salto.

MedFilm Festival 24, i vincitori

Subito dopo il salto, tutti i vincitori della ventiquattresima edizione del MedFilm Festival, che si è conclusa il 18 novembre con un bagno di folla, suggellando nel migliore dei modi una delle edizioni più riuscite e significative nella storia recente del festival.

Independent Spirit Awards 33, tutti i vincitori

Subito dopo il salto, tutti i vincitori dell’edizione di quest’anno dell’Independent Spirit Awards, i premi cinematografici statunitensi assegnati annualmente a partire dal 1986 dall’organizzazione no-profit IFP/West denominata dal 2005 Film Independent che sostengono e promuovono il cinema indipendente.

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Per il trentanovesimo anno consecutivo, tutti i peggiori film della stagione sono riusciti ad avere il loro momento di gloria cinematografica grazie ai Razzie Awards e subito dopo il salto, vi proponiamo l’elenco completo dei vincitori di questo particolare premio che celebra il peggio.