Sabrina, recensione

sabrina_ver2Sabrina Fairchild ( Audrey Hepburn) è perdutamente innamorata dell’irraggiungibile David Larrabee (William Holden), irraggiungibile perchè il suo principe azzurro è un ricchissimo playboy, mentre lei è solo la figlia dell’autista, così la ragazza passa le sue serate spiando le feste organizzate nella villa e sognando romantici balli con il suo David.

La situazione precipita quando Sabrina in preda alla disperazione tenta il sucidio, Sarà Linus (Humphrey Bogart), il fratello di David a salvarla. Sabrina sara così costretta a lasciare la villa e a partire alla volta di Parigi dove il padre la manda sperando dimentichi David.

Sabrina però, nonostante il fascino della città, non dimenticherà affatto il suo amore, e dopo essersi trasformata da anatroccolo in splendido cigno, farà ritorno a villa Larrabee e qui prima David, poi in un secondo momento Linus, scopriranno di essere perdutamente iunnamorati della bella Sabrina e cercheranno entrambi di conquistarla.

Sabrina è uno degli episodi più glamour e meno graffianti della filmografia di Billy Wilder, nonostante questo, il regista riesce ad imprimere notevole classe ad un romance che anche grazie a tre interpreti dotati di un notevole carisma, ci fa dimenticare alcune evidenti lacune come l’uso disinvolto di clichè zuccherosi e furbi che hanno fatto la fortuna del genere.

Questo comunque non inficia la messinscena e la bravura della Hepburn che cimentandosi nel ruolo di una novella cenerentola incanta come è nel suo stile e dimostra cosa sia il fascino e il carisma di una vera star. Un pò meno in parte i due spasimanti del caso, Bogart e Holden, grandi professionisti, ma in questo caso in leggero ritardo rispetto al brio della messinscena.

Sabrina rimane comunque un cult del genere romance e un prototipo della commedia sofisticata degli anni ’50, nel 2002 infatti la National Film Registry l’ha selezionata come pellicola da preservare nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti e ricordiamo anche il discreto remake del 1995 diretto da Sydney Pollack e interpretato da un’incantevole Julia Ormond ed un sempre fascinoso Harrison Ford.