Racconto di natale: ritratto di famiglia in interno

Esce questa settimana in america, Racconto di Natale, ritratto di una classica famiglia francese alle prese con le tanto vituperate riunioni a base di parenti, tanto care ad un certo cinema Corale e intimista, attraverso il quale molti registi ci hanno mostrato la valenza terapeutico-psicologica di queste riunioni che hanno il pregio di tirar fuori il meglio e il peggio di tutti noi, e usate da registi e sceneggiatori per mettere alla berlina una certa a volte rigida formalità parentale che se leggermente incrinata si trasforma in un liberatorio sfogo collettivo.

Abel e Junon hanno due figli, il più grande Joseph soffre di una grave malattia e abbisogna di un trapianto da parte di un familiare compatibile, ma purtroppo nessuno della famiglia lo è, allora la coppia concepisce un terzo figlio nella speranza di salvare il loro primogenito, ma così non è, anche il terzo fratellino non è d’aiuto ed il piccolo Joseph ormai incurabile muore. Queste feste natalizie saranno il l’occasione per ridestare rancori sopiti e curare vecchie ferite ancora aperte, e una scusa per il regista Arnaud Desplechin di tratteggiare con l’aiuto di un grandissimo cast una galleria di personaggi di varia umanità con uno stile sensibile e autorale tipico dei prodotti d’oltralpe.

Il cast di questa commedia agodolce è ricco ed è composto da icone affermate come Catherine Deneuve, da giovani talenti, come Chiara Mastroianni, e caratteristi, nel senso più nobile del termine, di fama internazionale come Mathieu Amalric.

Non si possono non citare film come La famiglia di Scola o Il grande freddo di Kasdan come suggestioni che  forse direttamente o indirettamente hanno influenzato questa pellicola, sempre filtrate da un’ottica tutta francese di narrare l’uomo e i sentimenti.

Una curiosità,  Catherine Deneuve e Chiara Mastroianni madre e  figlia nella realtà, interpretano nella pellicola  suocera e nuora.