Furio Scarpelli è morto

Furio Scarpelli ok

Lo scrittore Furio Scarpelli è morto questa mattina, poco dopo la mezzanotte: il vignettista e sceneggiatore, considerato uno dei padri della commedia all’italiana, aveva compiuto da poco 90 anni. A dare la notizia è stato il nipote Filiberto Scarpelli.

Scarpelli in coppia ad Age (Agenore Incroci) aveva firmato film che hanno fatto la storia del nostro cinema come La grande guerra di Monicelli, I mostri di Dino Risi, C’eravamo tanto amati e La terrazza di Ettore Scola, Il buono il brutto e il cattivo di Sergio Leone.

Lo sceneggiatore, che nella sua carriera ha scritto oltre 140 film (tre volte nominato all’oscar per Il postino, I compagni e Casanova 70), si separa da Age nel 1985 e scrive ancora film importanti come La famiglia di Ettore Scola che vince anche un David di Donatello (il secondo per lui dopo Celluloide di Lizzani), Il viaggio di Capitan Fracassa, Il Postino, Ovosodo, Testimone a rischio, Opopomoz, N Io e Napoleone e Baciami Piccina. La sua ultima sceneggiatura è di quest’anno ed è Christine Cristina, il film diretto da Stefania Sandrelli.

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Ricky Tognazzi: tra commedia e cronaca

Ricky Tognazzi nasce a Milano il 1 Maggio 1955, attore, regista e produttore cinematografico figlio del noto attore Ugo Tognazzi, e fratello dell’attore Gianmarco e della regista Maria Sole Tognazzi.

Cresciuto grazie al padre sui set cinematografici negli anni d’oro della commedia all’italiana, dopo un periodo in Inghilterra studia al DAMS di Bologna e comicia la carriera come aiuto-regista di noti cineasti come Pupi Avati, Luigi Comencini, e Maurizio Ponzi. Di tanto in tanto si diletta a fare qualche comparsata in alcuni film del padre.

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Racconto di natale: ritratto di famiglia in interno

Esce questa settimana in america, Racconto di Natale, ritratto di una classica famiglia francese alle prese con le tanto vituperate riunioni a base di parenti, tanto care ad un certo cinema Corale e intimista, attraverso il quale molti registi ci hanno mostrato la valenza terapeutico-psicologica di queste riunioni che hanno il pregio di tirar fuori il meglio e il peggio di tutti noi, e usate da registi e sceneggiatori per mettere alla berlina una certa a volte rigida formalità parentale che se leggermente incrinata si trasforma in un liberatorio sfogo collettivo.

Abel e Junon hanno due figli, il più grande Joseph soffre di una grave malattia e abbisogna di un trapianto da parte di un familiare compatibile, ma purtroppo nessuno della famiglia lo è, allora la coppia concepisce un terzo figlio nella speranza di salvare il loro primogenito, ma così non è, anche il terzo fratellino non è d’aiuto ed il piccolo Joseph ormai incurabile muore. Queste feste natalizie saranno il l’occasione per ridestare rancori sopiti e curare vecchie ferite ancora aperte, e una scusa per il regista Arnaud Desplechin di tratteggiare con l’aiuto di un grandissimo cast una galleria di personaggi di varia umanità con uno stile sensibile e autorale tipico dei prodotti d’oltralpe.

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Ugo, Ricky, Gianmarco e Maria Sole Tognazzi, una famiglia predestinata

Rendiamo omaggio nella consueta rubrica dedicata alle famiglie cinematografiche, ai Tognazzi, eccellenti interpreti e protagonisti del cinema di casa nostra, distintamente in regia, produzione e interpretazione, a partire dal rimpianto Ugo, fino ad arrivare all’ultima della stirpe, Maria Sole.

Ugo Tognazzi, attore, regista, sceneggiatore teatrale, cinematografico e televisivo italiano. Insieme ad Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni e Nino Manfredi fu una delle colonne portanti della commedia all’italiana.

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