James Bond sembra avere un carattere generativo per quanto riguarda la storia personale. Ha l’aria di essere una fucina di eventi di vita, infinita quantità di mattoni atta a costruire una figura intensa, densa di caratteristiche uniche e speciali.
Speciale lo è, sia come agente, sia come uomo. Alla ricerca di qualcosa che cambia nel corso delle sue incredibili avventure. Si muove nell’ombra con la certezzadi chi ha il bersaglio chiaro fin dal giorno della sua nascita, ma il bersaglio cambia forma, cambia faccia, cambia posizione.
Chiamarlo bersaglio è una distorsione. Si chiama obiettivo, per lui e per qualsiasi altra persona. Pare impossibile, ma essere speciale, essere invincibile, non lo rende diverso. La precisione con cui colpisce, la chiarezza che ha in mente quando escogita un piano, tutto questo non lo rende necessariamente “diverso”.