Recensione: Torno a vivere da solo

Giacomo (Jerry Calà), dopo essersi sdoganato dai genitori 26 anni fa, andando a vivere da solo a Milano, oggi è un agente immobiliare di successo, con tanto di moglie viziata, Francesca (Tosca D’Aquino), che ha un debole per le scarpe, e due figli Chiara (Marcedes Henger) e Mirko (Rudy Smaila) che lo usano come bancomat.

Infelice della situazione che si è creata, Giàgià come è chiamato dagli amici, decide di separarsi dalla moglie, riprendere possesso del suo loft che ha ancora molti degli accessori che l’hanno reso famoso, dal wc collegato al jukebox al tavolo con le gambe autoreggenti, e tornare a vivere da solo.

I problemi, rispetto ad una volta, sono diversi: adesso Giacomino deve imparare a gestire, non sono più i genitori asfissianti, che ormai sono vecchi (interpretati da Paolo Villaggio e Gisella Sofio), ma la famiglia allargata, i rapporti con gli amici, tra cui quello con Ivano (Enzo Iacchetti), gay innamorato di lui e quello con Nico (Don Johnson) donnaiolo che vive la sua stessa situazione, e le nuove relazioni con le donne tra tutte Jessica (Eva Henger),ex di Nico e Telma (Nara de Natividade), la modella.

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Knowing, tutti i trailer e le foto del film catastrofico con Nicolas Cage

Uscirà negli Stati Uniti il 20 marzo dell’anno prossimo, Knowing, il disaster movie diretto da Alex Proyas (Il Corvo, Io, Robot) e interpretato da Nicolas Cage.

Il film, costato 50 milioni di dollari, racconta la storia di Ted Myles, un professore di Lexingthon Massachusetts, che grazie ad un messaggio cifrato, scritto nel 1959, e giunto all’interno di una capsula del tempo nelle mani di suo figlio Caleb, scopre le previsioni di una ragazza, che all’epoca diceva di sentire le voci. Le previsioni parlano di ogni catastrofe accaduta tra il 1958 e il 2009, compresa quella globale, che deve ancora accadere.

Nel cast di Knowing, di cui oggi vi offriamo, dopo il salto, le foto e tutti i trailer usciti fino ad oggi, compaiono anche Rose Byrne, Ben Mendelsohn e Chandler Canterbury.

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Oscar 2009 presentati da Hugh Jackman, Jerry Lewis premiato

Sarà Hugh Jackman a presentare l’ottantunesima edizione degli Academy Awards: il quarantenne attore australiano, salirà sul palco del Teatro Kodak di Los Angeles, il 22 febbraio del 2009, in diretta sulla ABC, per annunciare i vincitori delle ambite statuette degli Oscar.

Ad annunciare l’inusuale nome (solitamente viene scelto un attore comico), sono stati Laurence Mark e Bill Condon, che hanno definito Jackman come uno che

Ha stile ed è anche un entertainer affermato, oltre che una star conosciuta a livello internazionale.

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Doubt – Il Dubbio di Meryl Streep e di Philip Seymour Hoffman

Il dubbio oggetto del titolo non è un dubbio da poco. Il nuovo film che vede come protagonisti il grande Philip Seymour Hoffman e l’altrettanto grande Meryl Streep è un dubbio annosissimo, che colpisce e scuote l’animo di chi lo percepisce.

Andiamo con ordine. Siamo nel 1964. Sullo sfondo una Brooklyn dai contorni netti, accentuati dalla scuola parrocchiale in cui si svolge l’intera vicenda. La nazione è ancora scossa per l’assassinio di Kennedy.

La direttrice della scuola è una anziana suora (Meyl Streep); sarà lei a muovere le accuse di molestie e di pedofilia a un sacerdote (Philip Seympour Hoffman), il quale ha un approccio più relazionale con i propri studenti, rispetto a quello che lo vede come mero impositore di regole.

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Corti dell’altro mondo: Stu, anche un alieno può sbagliare

Ci siamo appena goduti nelle sale quel gioiello di tecnica di Wall-E che oltre ad averci catturato visivamente ci ha coinvolto, divertito e stupito dimostrando ancora una volta che i cartoon dell’era digitale se coadiuvati dalla passione e dall’estro creativo di grandi artisti possiedono senza alcun dubbio un’anima.

La Pixar, ormai parte integrante della Disney, ci ha ripetutamente dimostrato un’abilità incredibile nel tratteggiare caratteri e personaggi partendo da semplici pixel colorati e flussi di dati, ma vincendo e convincendo su tutta la linea, sia quando si è trattato di creare lungometraggi, sia quando la sua creatività è stata compressa in cortometraggi come quello che stiamo per segnalarvi, Stu, anche un alieno può sbagliare (Lifted).

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The reader: esce negli USA ed è già polemica

The reader ultima opera del regista Stephen Daldry, tratta dal romanzo A voce alta dello scrittore tedesco Bernhard Schlink, appena uscito nelle sale statunitensi, è già al centro di roventi polemiche, molti critici hanno accusato il film ed il regista di aver banalizzato l’Olocausto creando un personaggio, quello di Kate Winslet (Neverland), troppo sexy e quindi ammorbidendone la vera natura di aguzzina nazista. Parole forti, che se accostate a quelle sull‘eccessivo nudo presente nel film, ne fanno comunque una bomba mediatica notevole, che esploderà sicuramente ai botteghini, e poi chissà, qualche candidatura agli Oscar.

Anni ’50, Germania del dopoguerra, Michael Berg, adolescente, dopo un malore viene soccorso da Hanna, una donna molto più grande di lui, tra i due nasce una relazione, è passione, ma qualcosa nel passato della donna inquieta il giovane Michael. La scoperta anni dopo, del processo contro di lei per crimini contro l’umanità, la donna è accusata della morte di trecento ebrei in un lager nazista, sconvolge il ragazzo che affronta un conflitto interiore che si rivelerà insanabile.

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Robert Pattinson, Paul Giamatti, Ben Stiller, Oliver Stone: ancora novità!

Anche gli attori e i registi meritano un po’ di spazio prima del weekend. Non perdiamo tempo e cominciamo subito: Robert Pattinson, star di Twilight, reciterà in Parts Per Billion, diretto da Brian Horiuchi. Il film, in cui ci sarà anche Rosario Dawson, Olivia Thirlby e Dennis Hopper, racconta la storia di tre coppie, che abitano nella stessa città e lottano contro un evento, per non essere divise. A proposito del film dei vampiri: anche Jackson Rathbone ha un progetto in ballo. L’attore è stato scelto, insieme a Jesse McCartney e Nicola Peltz per recitare in The Last Airbender, il primo capitolo della possibile trilogia tratto dall’anime della Nickelodeon, diretto da M. Night Shymalan.

Paul Giamatti sarà un sacerdote britannico in visita in Giamaica, che nel suo viaggio incontra un seguace della cultura rasta interpretato da Anthony Mackie nella action-comedy indipendente Babylon, diretto da Andrés Baiz. I due avranno l’insolito compito di scortare un dodicenne che vive nei ghetti di Kingston.

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Freddy Krueger, Tarzan, Madagascar, Repo Man: sequel e remake

La settimana si sta concludendo, ma da Hollywood e Bollywood non mancano novità rilevanti. Oggi parliamo di remake e sequel. Andiamo a scoprirli insieme e come sempre, cominciamo subito partendo proprio dal cinema indiano: Abbas & Mastan, due registi del luogo, specializzati nell’action, gireranno il remake del remake di The Italian Job, mentre, nel frattempo, negli States stanno preparando il sequel, dal titolo, The Brazilian Job.

Continuiamo a parlare di remake: Freddy Krueger torna sul grande schermo, tanto che è già in preparazione il remake del primo capitolo della saga, Nightmare – dal profondo della notte. I produttori Brad Fuller e Andrew Form hanno confermato la notizia e il primo ha detto:”Faremo per Nightmare quello che stiamo facendo per Venerdì 13, vogliamo realizzare un film terrificante. L’idea di base è così spaventosa, non addormentarti o morirai.

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Weekend al cinema: Ultimatun alla Terra, Stare Fuori, Come Dio comanda, Padiglione 22, Il giardino dei limoni

Questa settimana si inverte il trend delle nuove uscite nelle sale cinematografiche dei passati weekend e, al posto di una infornata di film, ne arrivano soltanto cinque, di cui ben tre italiani: sarà per dare un pò di respiro alle pellicole maltrattate da due settimane a questa parte, sarà perché trai cinque nuovi titoli almeno due possono avere ottimi incassi, ma da oggi a domenica, le novità sono davvero poche.

I due film che puntano all’alto incasso sono Ultimatum alla Terra con Keanu Reeves e il nuovo lavoro di Gabriele Salvatores, Come Dio comanda. Se ci sono poche speranze per gli altri due italiani, Padiglione 22 di Livio Bordone e Stare fuori di Fabiomassimo Lozzi, sarà da valutare come verrà accolto il film, giudicato bene dalla critica del Torino Film Festival, Il giardino di limoni.

Vediamo nel dettaglio i protagonisti e le trame dei nuovi film in programmazione:

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Eran Riklis: Sguardi dal fronte mediorientale

Classe 1954, israeliano, attivo in campo cinematografico dal 1975, laureatosi in Inghilterra presso la Beaconsfield National Film school, sposato con due figlie, vive a Telaviv, ha al suo attivo numerosi spot pubblicitari, corti e serie tv.  Riklis esordisce nel 1984 con il suo primo lungometraggio On a clear day you can see Damascus , thriller a sfondo politico basato su fatti realmente accaduti. ma il suo debutto ufficiale è con Finale di coppa (1991) che lo impone all’attenzione della critica mondiale, i mondiali di calcio 1982 sono lo sfondo ed il pretesto per raccontare l’invasione del Libano da parte di Israele attraverso gli occhi di due soldati fatti prigionieri da un commando palestinese.

Finale di coppa verrà selezionato da molti festival, tra cui Berlino e Venezia, critica e pubblico apprezzeranno la leggerezza e la sobrietà di questo regista che racconta della guerra come quotidianità, A questo lavoro seguirà nel 1993 Zohar, biopic musicale su un  famoso cantante israeliano, che dai bassifondi raggiunge la notorietà ed il successo per poi distruggersi con la droga,  il film è un successo e campione d’incassi in Israele.

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Fabio De luigi: il comico della porta accanto

Classe 1967, romagnolo Doc e comico di razza. Fabio De luigi ha un’inizio folgorante, brucia le tappe e si fa subiro notare per la sua aria da bravo ragazzo, mista ad una follia appena percettibile, ma pronta ad esplodere a comando, cosa che succede sempre quando interpreta la sua nutrita e folle galleria di personaggi, il successo è dietro l’angolo, arrivano prima Zelig e  poi la Gialappa’s che lo lancia definitivamente nell’olimpo dei comici televisivi più amati, e da lì al cinema il passo è breve.

La filmografia di Fabio De luigi contiene molti titoli interessanti e sicuramente poco conosciuti, l’esordio è con una parte nello sfortunato, ma brillante Asini (1999), al fianco di Claudio Bisio e Giovanna Mezzogiorno, una comunità romagnola e un personaggio un pò sopra le righe ma estremamente divertente, poi è la volta di due progetti non propriamente memorabili, il primo Se fossi in te (2001) commedia corale, assolutamente anonima, nonostante il grande cast, tra cui la bravissima Paola Cortellesi, e il lungometraggio dell’esordiente Dario Migliardi , Un aldo qualunque (2001), pellicola tra il serio e il faceto, senza equilibrio, De luigi però convince.

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James Franco: non solo Harry

Le sue origini sono estremamente eterogenee: italiane, portoghesi, svedesi. questo suo “essere multiformre” potrebbe averlo ispirato nella scelta della carriera da intraprendere. Fratello di David e Tom, ha studiato inglese alla UCLA, e poi si dedica anima e corpo alla recitazione.

Non passa molto tempo che arriva il debutto in tv in un episodio di Pacific Blue, poco dopo quello al cinema nella commedia Mai stata baciata. Sempre in televisione prende parte a Freaks and Geeks, anche se la serie viene poi sospesa.

Il suo volto e le sue capacità lo rendono l’interprete ideale per il film James Dean, ovviamente nel ruolo di protagonista. La partecipazione al film gli vale il Golden Globe come migliore attore protagonista, segnando una svolta notevole nella sua carriera.

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