Unknown-Senza identità, recensione

Il dottor Martin Harris (Liam Neeson) e signora sono in trasferta in quel di Berlino per assistere ad un congresso scientifico, giunti all’albergo dove la coppia ha prenotato una suite, Harris si accorge di aver dimenticato all’aeroporto una valigetta contenente tutti i suoi documenti, così preso un taxi lascia la moglie in hotel per tornare a recuperare la preziosa valigetta.

Durante il tragitto in taxi però un incidente lo vedrà coinvolto e ferito in maniera piuttosto grave, salvato in extremis dalla giovane tassista (Diane Kruger) che lo stava trasportando Harris perderà conoscenza entrando in coma per quattro giorni, al suo risveglio in ospedale la sua memoria ed uno stato confusionale dovuto ad un trauma cranico lo renderanno particolarmente instabile.

Una volta ripreso un minimo di controllo Harris racconterà al medico che lo ha in cura di avere una moglie che lo attende in un albergo della città, ma dopo un controllo nessuna denuncia di scomparsa sembra essere stata presentata alle autorità e quando Harris raggiungerà la moglie in albergo quest’ultima non solo farà finta di non conoscerlo, ma presenterà come il vero dottor Harris un’altro uomo che sembra aver preso il suo posto.

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Trappola in fondo al mare, recensione

Jared (Paul Walker) e Sam (Jessica Alba) sono una coppia che vive alle Bahamas, lei lavora in un parco acquatico, lui invece sfrutta la sua abilità come sommozzatore per svolgere qualche lavoro saltuario in attesa di trovare qualche antico relitto sommerso, magari carico di oro ed oggetti preziosi che possa dare in un solo colpo una svolta alla sua vita.

Quando una coppia di amici provenienti da New York fa loro visita, i quattro decidono di passare un pò di tempo insieme facendo qualche immersione ed è proprio durante una di queste immersioni che Jared si imbatte in alcuni reperti che sembrano provenire da un carico di preziosi, forse appartenente ad un relitto sito nelle vicinanze.

L’entusiasmo è alle stelle perchè per Jared quello è il primo rinvenimento di un certo valore, visto che i reperti sembrano appartenere proprio al carico perduto di un’antico vascello che si racconta trasportasse un ingente quantitativo d’oro, così Jared coinvolge i suoi amici e Sam in questa nuova ed eccitante caccia al tesoro.

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Oscar 2011, Miglior film: chi vincerà?

Ad una manciata di ore dalla consegna degli Oscar 2011 ci occupiamo dell’ultima categoria di punta degli Academy Awards e dopo i candidati a miglior regista vediamo la rosa di nominati al miglior film dell’anno.

L’ambita categoria fino all’edizione 2008 era formata da cinque candidati solitamente appaiati ad altre categorie come miglior regia e miglior montaggio, dal 2009 la rosa di candidati si è notevolmente ampliata raggiungendo i dieci titoli in lizza.

Prima di lasciarvi ai candidati di questa ottantreesima edizione qualche curiosità su nominati e vincitori di sempre: nella storia della premiazione bisogna risalire alle prime edizioni (1928/1929) per trovare un regista che non abbia vinto in tandem nella categoria miglior film e miglior regia e sono solo tre i titoli candidati al miglior film dell’anno che non hanno ricevuto anche una nomination per la miglior regia, il più recente è A spasso con Daisy di Bruce Beresford (1989), infine tra gli outsider segnaliamo Shakespeare in Love (1999) come la prima commedia a vincere nuovamente nella categoria dopo la bellezza di trenta edizioni.

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Monica Bellucci in Rhinos Season, un documentario su Alex Zanardi, Alessandro D’Alatri nuovi progetti

La Vivo Film produrrà un documentario su Alex Zanardi, l’ex pilota di Formula 1, che dopo aver perso le gambe in un incidente, ha mantenuto un atteggiamento positivo nei confronti della vita, tanto da reinventarsi conduttore televisivo. Il film potrebbe essere diretto da Alessandro Rossetto.

Alessandro D’Alatri sta scrivendo un film dedicato alle missioni di pace in Iraq e Afghanistan intraprese dall’esercito italiano, e un film incentrato sulla storia di famiglia. (fonte Cinecittànews)

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Rango, tante immagini del cartoon western di Gore Verbinski

Il prossimo 11 marzo uscirà nelle nostre sale il cartoon Rango, parodia western firmata dal regista dela trilogia dei Pirati dei Caraibi che vede gli esperti in effetti speciali della Industrial. Light & Magic di George Lucas cimentarsi con il loro primo lungometraggio d’animazione.

Verbinski che ha debuttato alla regia proprio con un film che faceva uso di CGI, la comedy per famiglie Un topolino sotto sfratto, ha rinunciato a girare il quarto episodio dei Pirati dei Caraibi per cimentarsi con il suo primo lungometraggio d’animazione seguendo l’iter creativo del collega Zack Snyder che recentemente ha sfornato il suo primo cartoon in 3D Il Regno di Ga’ Hoole-La leggenda dei guardiani.

Dopo il salto trovate tantissime immagini tratte dalla pellicola mentre se volete leggere la nosta recensione in anteprima cliccate QUI.

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Cesar 2011, vincitori: Uomini di Dio miglior film, Roman Polasnki miglior regista

Si è tenuta ieri la cerimonia di premiazione dei Cesar 2011: agli Oscar del cinema francese i premi principali vengono divisi tra più film, ma nella categoria principale, quella del miglior film dell’anno trionfa Uomini di Dio (che si porta a casa anche quello per il miglior attore non protagonista, Michael Lonsdale, e quello per la fotografia).

Roman Polanski vince il premio per la miglior regia, grazie all’ottimo lavoro svolto ne L’uomo nell’ombra. Il film ottiene anche i riconoscimenti per la miglior sceneggiatura non originale, per la migliore colonna sonora e il miglior montaggio. Tra gli attori Eric Elmosnino risulta il miglior protagonista, Sara Farestier la migliore protagonista e Anne Alvaro quello di miglior attrice non protagonista.

Dopo il salto potete leggere la lista completa dei vincitori.

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Horror news: Mary Doe, Savage County, Three Deaths, We Are What We Are

Ancora un fine settimana a base di gustosi antipasti horror che abbiamo selezionato pescando in giro per il web e iniziamo con una news che riguarda Mary Doe di Nick Nicolaou, zombie-movie in fase di pre-produzione che ci racconta di un olocausto che ha trasformato la Terra in una desolata landa abitata da mutanti, in un bunker in mezzo al deserto Mary la protagonista della pellicola è priva di memoria e insieme a cinque uomini affronterà un assalto di mutanti, in attesa di un trailer in coda al post trovate una locandina.

Dopo il salto trovate le altre video-news della settimana e come accennato in coda al post le relative locandine.

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Oscar 2011, Miglior regia: chi vincerà?

Giunti alla vigilia della notte degli Oscar 2011 prevista per domani in quel di Los Angeles vediamo di occuparci du una delle tre categorie di punta dell’Academy insieme a miglior film e miglior attore/attrice dell’anno e cioè la cinquina di candidati alla miglior regia.

Favoriti quest’anno all’ambitissima statuetta, paragonabile per importanza solo a quella di miglior attore/attrice dell’anno, l’inglese Tom Hooper per Il discorso del re in pole position a quota 12 nomination seguito da David Fincher per The Social Network, ma occhio ad eventuali exploit dei fratelli Coen per il remake Il grinta e di David O. Russell per la memorabile biopic spotiva The fighter.

Prima di lasciarvi ai cinque candidati di questa edizione come di consueto qualche curiosità sulla categoria: solo 8 nella storia degli Oscar i candidati a miglior regista e miglior attore protagonista per il medesimo film, tra questi Warren Beatty (Il paradiso può attendere/Reds), Clint Eastwood (Gli spietati/Million dollar baby) e Kevin Costner (Balla coi lupi), mentre il record di vittorie va a John Ford con quattro statuette, seguito da Frank Capra e William Wyler entrambi con tre vittorie, infine per gli outsider Kathryn Bigelow con Hurt Locker è stata la prima donna ad essere insignita della statuetta per la miglior regia e Ang lee con I segreti di Brokeback Mountain il primo regista orientale e non caucasico ad affermarsi nella categoria.

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Oscar 2011, Miglior documentario: chi vincerà?

Ancora Academy Awards quest’oggi, domani si celebrerà l’attesa notte degli Oscar 2011 e noi in dirittura d’arrivo ci concentriamo sui cinque candidati di questa edizione al miglior documentario dell’anno.

Prima di lasciarvi ai cinque candidati che troverete dopo il salto completi di trailer vi segnaliamo qualche curiosità: tra gli outsider della categoria segnaliamo la candidatura nel ’63 dell’italiano L’ultima olimpiade di Romolo Marcellini e tra le altre nomination di sempre quella dell’attrice Shirley MacLaine per The Other Half of the Sky: A China Memoir (1976), infine nel carnet vincitori spiccano John Ford per il bellico La battaglia di Midway (1943), Jacques Cousteau in tandem con Louis Malle per Il mondo del silenzio (1957), Emile Ardolino (Dirty Dancing) per He Makes Me Feel Like Dancin’ (1984) e più recentemente Michael Moore (Bowling for Colombine, 2003), Luc Jacquet (La marcia dei pinguini, 2006) e Davis Guggenheim (Una scomoda verità, 2007).

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La volpe e la bambina, recensione

La voce narrante di una donna ci racconta di una bambina (Bertille Noël-Brunea) che in un giorno d’autunno al ritorno da scuola, camminando ai margini di una foresta tra le montagne, incontra una volpe intenta a dar la caccia ad una imprendibile talpa, guardandola ne rimane affascinata a tal punto da volerla avvicinare, ma l’animale spaventato si darà alla fuga.

Arriva l’inverno e la ragazzina determinata a trovare la volpe si avventura in mezzo alla neve scoprendone le tracce, ma accorgendosi anche di un sin troppo vicino branco di lupi, spaventata la la bambina corre trafelata verso casa finendo per ferirsi ad una gamba. Così costretta per il resto della stagione a rimanere in casa si consola con un libro sulle volpi regalatogli dai genitori su cui fantasticare.

Nel frattempo la volpe affronta il periglioso inverno scampando ad un affamato predatore, incontrando altre volpi e salvandosi fortunosamente dalle grinfie di un cacciatore, un inverno decisamente impegnativo per la nostra amica, ma la primavera finalmente fa capolino e il disgelo è pronto a traformare il paesaggio innevato in una moltitudine di colori e profumi.

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The next three days, recensione in anteprima

Lara Brennan (Elizabeth Banks) all’indomani di una lite con una collega d’ufficio si ritrova in manette accusata di averla aggredita ed uccisa in un parcheggio colpendola con un estintore, nonostante la donna si professi innocente prove e circostanze inconfutabili la inchiodano con tanto di impronte digitali sull’arma del delitto.

L’unico che ancora sembra credere nella sua innocenza è il marito John (Russell Crowe) insegnante in un college, che mentre la moglie detenuta perde la speranza appello dopo appello, si occupa del loro figlioletto Luke che malsopporta l’assenza della donna e le centellinate visite in prigione a cui reagisce con un certo distacco, accentuando così le pene della madre.

Trascorsi tre anni e dopo l’ennesimo appello perduto, John prende il coraggio a due mani e decide di pianificare l’evasione della moglie, un piano tanto folle quanto ardito che inizia con una consulenza da parte di un mago delle evasioni ormai in pensione che in cambio di qualche dollaro istruisce Brennan su quello che si dovrà aspettare, sui molti rischi e sulle bassissime probabilità di riuscita, oltre che accennargli al fatto di finire in prigione a vita, se non si viene ammazzati prima.

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Susanne Bier dirigerà Rapt, Peter Stormare in Hansel & Gretel: Witch Hunters, Ewan McGregor in Jack The Giant Killer; The Bourne Legacy: chi protagonista?

Susanne Bier dovrebbe dirigere il remake di Rapt, il thriller francese basato su una storia vera che racconta il rapimento del capo di una corporation preso in ostaggio da un gruppo di criminali. La regista sta ultimando la sceneggiatura insieme a Anders Thomas Jensen.

Peter Stormare, Ingrid Bolso Berdal e Famke Janssen reciteranno in Hansel and Gretel: Witch Hunters, il film di Tommy Wirkola, che narra la storia dei due famosi fratelli che, dopo essere fuggiti dalle grinfie della strega, decidono di diventare cacciatori di streghe: gli attori saranno rispettivamente Berringer, sceriffo corrotto, e due streghe.

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Giuseppe Tornatore dirigerà Leningrad, Stefano Accorsi Versus, Franco Nero ne L’angelo, il bruto e il saggio

Giuseppe Tornatore dirigerà Leningrad, un colossal da circa cento milioni di dollari, prodotto da Avi Lerner. L’annuncio è stato dato in occasione del party per il lancio dell’Ischia Global Film Festival 2011.

Franco Nero reciterà ne L’angelo, il bruto e il saggio, un western omaggio a Sergio leone. Il film interessa a una quindicina di personaggi americani tra cui Quentin Tarantino, Keith Carradine e Treat Williams.

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