Non aprite quel cancello: anni ’80, horror e teenager

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In questi giorni è nelle sale italiane l’horror in 3D di Joe Dante The Hole, in cui da una misteriosa botola situata nella cantina di una casa si materializzano inquietanti presenze oscure pronte a terrorizzare un terzetto di ragazzi troppo curiosi.

Il film di Dante è un vero compedio di citazioni da cinema horror e fantastico anni’80 che ci riporta alla mente Non aprite quel cancello aka The Gate, un piccolo horror datato 1987 anche questo ricco di suggestioni horror e fantasy, che sfoggiava un esercito di creature animate in stop-motion omaggio al grande Ray Harryhausen e una voragine in giardino coacervo di mostruosità demoniache.

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Tutto inizia con la rimozione di un gigantesco albero in un giardino e il rinvenimento da parte di tre ragazzini di un geode, un minerale con strane incisioni, l’aggiunta di un pò di sangue, musica metal e frasi mistiche trasformerà la voragine del giardino in un portale da cui il male avrà libero accesso portando con se fenomeni inquietanti e creature demoniache.

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Il film sfoggia ancora un notevole appeal e grazie ad una serie di incursioni nel fantastico diventa un mix molto originale che regala ancora oggi qualche nostalgico brivido. Il film diretto dal regista televisivo Tibor Takacs fruì di un sequel che vedeva ancora Takacs alla regia e uno dei protagonisti del primo film evocare un famiglio, demone servitore capace di realizzare desideri, desideri che avranno come prezzo una possessione e l’apertura di un portale su una dimensione infernale.

Concludiamo con una curiosità, nel cast del primo film un giovanissimo Stephen Dorff che molti ricorderanno come il diacono Frost nel cinefumetto Blade, e alcuni rumors che parlano di un terzo sequel in cantiere, The Gate-20 years later 3D, alla regia Alex Winter (Un mitico viaggio) e creature ideate dal geniale H.R. Giger (Alien).