I bruttissimi, 2061-Un anno eccezionale

2061-un-anno-eccezionale []Abbiamo ripescato in questi giorni un film dalla tavagliata distribuzione e dalla sorprendente sfortuna ai botteghini, parliamo di soprendente perchè i fratelli Vanzina difficilmente prendono granchi, almeno a livello commerciale.

Si tratta di 2061-Un anno eccezionale, praticamente  L’armata Brancaleone rivista e aggiornata, solo il toccare un classico del genere fa venire la pelle d’oca, se poi a farlo sono i re del cinepanettone ecco che la l’operazione diventa discutibile e questo reboot all’amatriciana scala prepotentemente la nostra classifica dei Bruttissimi guadagnandosi il podio d’onore.

In un futuro da disaster-movie alquanto posticcio tra echi alla Mad Max e suggestioni monicelliane, un gruppo di rivoluzionari e patrioti si muove lungo uno stivale diviso da regionalismi e politica, inseguendo l’utopia di un’ideale riunificazione di mazziniana memoria.

Il film sfoggia uno script che continua a propinarci imbarazzanti performance di reucci da reality, vedi il Jonathan del GF, attori sprecati in macchiette, vedi Abatantuono e Michele Placido, e la consueta sfilata di cabarettisti ad oltranza in puro stile Zelig, alcuni davvero poco memorabili.

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Il film si trascina stancamente verso i provvidenziali titoli di coda senza strappare una risata che non sia figlia di qualche rimembranza comico/ nostalgica pescata ad hoc per tenere in piedi un film che fa acqua da tutte le parti.

Quello che in fondo delude di più, è che l’idea alla base del film non era affatto malvagia e che la messinscena presentava comunque una sua originalità, purtroppo tutto viene standardizzato e come al solito trasformato in un fumettone usa e getta tanto superficiale quanto trito.