I bruttissimi, Lo stile del dragone

Oggi per i Bruttissimi vi mostriamo l’ennesimo esempio di come prendere un’idea già di per sè deboluccia e che cerca di propinarci una versione baby delle Tartarughe Ninja e trasformarla in uno scialbo e ripetitivo franchise, con un’involuzione che toccherà il fondo proprio con una quarta pellicola datata 1998 tutta da dimenticare e che vi proponiamo quest’oggi: Lo stile del dragone.

Il franchise esordisce nel ’92 con Tre ragazzi ninja (Three Ninjas) accolto malissimo dalla critica, mentre un buon riscontro ai botteghini mette in atto un’inevitabile operazione sequel che vedrà sfornare nel giro di quattro anni tre pellicole: I nuovi mini-ninja (3 Ninjas Kick Back), Tre piccole pesti (3 Ninjas Knuckle Up) e appunto Lo stile del Dragone (3 Ninjas: High Noon at Mega Mountain).

Come si evince dal titolo originale la location di questa quarta avventura è un parco divertimenti, il regista Sean McNamara sfoggia nel curriculum il live-action Bratz: the Movie e abbiamo tre nuovi mini-ninja: Rocky (Mathew Botuchis), Colt (Michael O’Laskey) e Tum-Tum (James Paul Roeske), mentre resta invece invariato l’interprete del maestro di Ninjutsu nonno Mori Shintaro, il Victor Wong di Grosso guaio a Chinatown.

Quello che fa un pò di tristezza e il vedere la guest star di questo ennesimo sequel, l’ex-campione di wrestling Hulk Hogan, recitare agghindato in un’improbabile mise a mezzavia tra Flash Gordon e He-Man che tra scazzottate ed acrobazie fa rimpiangere il Labbra tonanti di Rocky 3.

Il film occupa la settantaquattresima posizione nella classifica dei peggiori 100 film di sempre stilata dai lettori di IMDb.