Festival di Berlino 2011 venerdì 11 febbraio: oggi Margin Call e omaggio a Panahi

Dopo la serata d’inaugurazione eccoci alla prima giornata ufficiale di proiezioni della sessantunesima edizione del Festival di Berlino, ieri conferenza stampa per i fratelli Coen che con il loro remake Il Grinta, candidato a dieci premi Oscar, hanno aperto fuori concorso la rassegna.

La coppia di registi torna a Berlino tredici anni dopo con lo stesso protagonista, il veterano premio Oscar Jeff Bridges, del loro cult Il grande Lebowski e parlano del loro nuovo film come di “un western per caso”:

La parola western andrebbe messa tra virgolette…True Grit è un western solo perché si svolge nell’America del sud nel 1870, ma non credo che l’epopea western sia ciò su cui il libro è incentrato. Il nostro è un western solo per caso.

A proposito dell’originale del ’69 e dell’icona western per eccellenza John Wayne:

Non volevamo fare il remake del film, ma ripartire dall’opera letteraria, fare un adattamento cinematografico del libro…John Wayne è un’icona, come il Mount Rushmore…ma non sono certo che John Wayne significhi qualcosa per i ragazzi americani di oggi. Certo, era un attore favoloso, ma probabilmente mio figlio di 16 anni non ha idea di chi sia.


Concludiamo con i film in concorso che oggi prevedono Margin Call dell’esordiente JC Chandor, cronaca e genesi della recente crisi economica americana, in onore di Panahi la proiezione speciale Jafar Panahi – Filmmaker of the World con il film del 2006 Offside, in cui il regista racconta di alcune ragazze iraniane che si ribellano al divieto per le donne di assistere ad una partita di calcio ed infine in corsa per l’Orso d’oro anche il messicano The Prize della regista Paula Markovitz, storia di un segreto troppo grande a conoscenza di una ragazzina di sette anni che sotto la dittatura argentina potrebbe valere la sopravvivenza della sua famiglia. (foto Zimbio)