Fabiomassimo Lozzi: tra cinema e teatro

Il cinema indipendente d’autore italiano, a volte può sembrare in cattive acque o moribondo, ma la sua forza motrice rappresentata da tanti autori, se ci permettete l’espressione, militanti è sempre in fermento, un fermento creativo che ogni anno ci permette di godere di opere di un certo spessore, come lo sono i film di Fabiomassimo Lozzi, duri, senza filtro, opere che scavano nell’intolleranza con la foga di chi vuol essere ascoltato, senza mai nascondere un messaggio d’amour fou sempre in superficie.

Lozzi vive tra Roma e Londra con il suo compagno Richard, laureato in metodologia della critica dello spettacolo è quello che possiamo definire un artista poliedrico, studia sceneggiatura, regia, scrittura teatrale, bagaglio tecnico notevole che utilizza appieno dietro la macchina da presa, sfornando opere eccelse dal punto di vista tecnico oltre che contenutistico.

Nel 2003 una sua sceneggiatura originale riceve un premio dal Ministero dei Beni Culturali, nel 2004 fonda il gruppo di protesta 16-12 con cui realizza il documentario Nuovo cinema paradosso, poi svariate collaborazioni con Rai e Mediaset. Dal 2005  è membro dell’Actor’s center di Roma con il quale realizza il docudrama sperimentale Altromondo, che viene subito notato in ambito internazionale.

Il docudrama è il perfetto strumento narrativo con cui lozzi esprime tutta la sua forza comunicatrice, Altromondo è il riflesso di una società in cui fare outing è ormai moda, in cui sembra che l’omosessualità sia cool, ma così non è, l’intolleranza serpeggia, piccoli paesi, piccole mentalità, voglia di fuga e di una vita diversa.

Lozzi ha più volte ribadito l’inadeguatezza in confronto al panorama internazionale del nostro cinema riguardo le tematiche omosessuali, e la sua distanza, a livello personale ed espressivo dal cinema del collega Ferzan Ozpetek, da cui non si sente rappresentato. Lomosessualità e la sua espressione è frenata da un’ingerenza della chiesa che si fa istituzione e alimenta un omofobia già radicata di per sè, concetti forti e chiari di un autore difficile ed intenso.

A giorni nelle sale il suo nuovo lungometraggio Stare fuori, storia d’amore tra Giulio e Aurora, da un paesino siciliano alla metropoli romana, storia intimista che racconta del primo amore, storia di fughe e rimpianto. ancora un vivido ritratto di vita vissuta.