B-cult, Non aprite quella porta

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Oggi per i B-cult rispolveriamo Non aprite quella porta di Tobe Hooper, uno degli horror indipendenti più disturbanti ed efferati di sempre, nonchè uno dei più imitati, omaggiati e saccheggiati capolavori del cosiddetto cinema di serie B, ad oggi ineguagliabile per atmosfera e realismo della messinscena.

E’ il 1973 Hooper reduce dal lungometraggio Eggshells, si ispira alle gesta del famigerato macellaio del Wisconsin Ed Gein, serial killer con l’hobby di tappezzare la propria abitazione con i resti delle sue vittime, e le cui gesta ispirarono anche cult come Psycho e Il silenzio degli innocenti.

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B-cult Le iene

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Oggi lo spazio B-movies è dedicato al film che ha lanciato nell’olimpo dei registi di culto Questin Tarantino, Le iene è il debutto sul grande schermo del regista americano e presenta personaggi, clichè e la cosiddetta impronta pulp che contribuirà a creare il terreno ideale per il successivo Pulp Fiction, pietra miliare del genere crime/noir, e ad oggi pellicola inarrivabile e punto di riferimento per stile visivo e dialoghi.

La trama ci racconta di una rapina finita male e di un poliziotto infiltrato, sullo sfondo sangue, turpiloquio e violenza, tutto viene estremizzato sia visivamente che a livello di narrazione, oltrepassando il confine della formalità tipica del genere, Tarantino si pone come osservatore/spettatore nonchè appassionato cultore di un cinema e letteratura di genere, riuscendo così ad orchestrare la violenza contestualizzandola, e trasformandola in una fumettosa partitura pulp grondante passione cinefila.

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B-cult, Zombie Honeymoon

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Per la rubrica B-movie oggi torniamo ad occuparci del prolifico filone zombie che sfoggia una deriva comedy molto corposa e ricca di piccoli cult, vedi L’alba dei morti dementi piuttosto che l’intrigante Fido di cui ci occuperemo sicuramente in un prossimo post, magari nell’apposita rubrica The Horror Zone.

Non è semplice conciliare con un certo equilibrio l’impatto splatter/mortifero che contraddistingue il genere con la comedy, due caratteristiche solo all’apparenza molto contrastanti, che invece giocano proprio su questo ricercato contrasto tra risata e digusto, che  permette a registi e sceneggiatori di osare molto con i generi, non abbandonando però mai la caratteristica connotazione horror/splatter.

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B-cult, Animal Factory

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Oggi per i B-cult vi segnaliamo un film indipendente, il film è il prison-movie Animal Factory, protagonisti il veterano Willem Dafoe e il desaparecido Edward Furlong, ultimo avvistamento noto del giovane il direct-to-video Il corvo-preghiera maledetta del 2005, mentre dietro la macchina da presa l’attore Steve Buscemi al suo secondo lungometraggio dopo Mosche da bar del 1995, e la regia di alcuni episodi delle serie tv I Soprano e Oz.

Il giovane figlio di papà Ron decker (Furlong) beccato con un ingente quantitativo  di droga viene accusato di spaccio e spedito, in attesa del processo, in un penitenziario dove si confronterà con un ambiente adulto in cui  violenza e sopraffazione sono pane quotidiano, sarà il veterano Earl Copen (Dafoe) a prenderlo sotto la sua ala protettrice.

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B-cult, Session 9

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Oggi per i B-cult vi segnaliamo Session 9 un piccolo gioello di tensione che riesce a disturbare ed inquietare grazie ad una location ben sfruttata, un cast credibile ed un messinscena quasi ipnotica, capace di schivare i brividi a buon mercato e puntare in alto.

La trama ci racconta di un gruppo di operai di una ditta in difficoltà che accetta un imponente appalto sotto costo, per risollevare la grave crisi in cui versa. Bonificare dall’amianto in tempi proibitivi, e con una squadra di operai ridotta all’osso un enorme ex-manicomio abbandonato. La loro prolungata permanenza nell’inquietante struttura sortirà effetti davvero inaspettati.

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B-cult, Supercop

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Oggi per i B-cult ci occupiamo di Jackie Chan, ormai star action internazionale a tutti gli effetti e consacrato in quel di Hollywood, ma le sue migliori performance restano in film a basso coato girati in patria, e in alcune delle pellicole che tentarono invano di lanciarlo negli anni ’70 come il nuovo Bruce Lee. Ricordiamo che Chan ha partecipato come comparsa a due dei film di Lee, Dalla Cina con furore e I tre dell’operazione drago.

Oggi abbiamo deciso di segnalarvi il terzo capitolo della trilogia Police Story, arrivato in italia con il titolo di Supercop, Chan interpreta l’ispettore capo Chan Ka-Kui della polizia di Hong Kong che si troverà coinvolto in un’importante operazione sotto copertura dell’Interpol, supportato per l’occasione dalla bella collega Jessica Yang (Michelle Yeoh) con la missione di smantellare un traffico internazionale di stupefacenti.

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B-cult, Slugs

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Oggi per i B-cult, dopo avervi parlato delle letali zecche giganti geneticamente mutate di Ticks, oggi vi proponiamo un altro splatterone da delirium tremens cinefilo. Slugs-vortice d’orrore aka Slugs-muerte viscosa.

Avete presente le lumache, si quei molluschi piccoli, innocui e bavosi che i ghiotti francesi chiamano escargot? Bene se siete di quelli che amano pasteggiare con le nostre piccole amiche antennute, preparatevi perchè dopo quasto film difficilmente guarderete un fumante piatto di lumache allo stesso modo.

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B-cult, Due strani papà

papaOggi dedichiamo lo spazio B-movie al film Due strani papà, commedia italiana datata 1983 che unisce due talenti di diversa provenienza, il cantautore Franco Califano e l’attore Pippo Franco per una casareccia ed intrigante commedia, che mette in scena la storia di Alberto e Franco due amici che occupano abusivamente un ex-orfanotrofio vivendo di espedienti.

Alberto e lo sciupafemmine della situazione con il vizio del gioco e macchinone troppo costoso, mentre Franco sempre in cerca di qualche soldo, tra un espendiente e l’altro si treveste da suora per far credere che l’orfanotrofio sia ancora in attività, onde evitare che un controllo scopra la verità, e butti in mezzo alla strada entrambi.

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B-cult, Piedone lo sbirro

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Oggi per i B-cult ci occupiamo di Bud Spencer in una delle sue fortunate incursioni sul grande schermo in solitaria, anche stavolta con un tale successo da figliare tre sequel, e una parodia.

Come avrete intuito stiamo parlando di Piedone lo sbirro di Steno, primo di una serie di film che in qualche modo anticiperanno il filone comedy-poliziesco dell’accoppiata Bruno Corbucci/Tomas Milian, inaugurata tre anni dopo il Piedone di Steno con Squadra antiscippo (1976).

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B-cult, Manolesta

un-secondo-poster-americano-del-film-leon-131963Oggi utilizziamo la rubrica dei B-movie per occuparci di un personaggio e di un attore negli anni’80 divenuto un vero beniamino del pubblico, creando e personalizzando un vero e proprio filone cinematografico, che miscelava con ironia poliziottesco e commedia all’italiana.

Stiamo parlando di Tomas Milian che dopo gli esordi  nel poliziesco all’italiana, ha trasformato i suoi personaggi tanto truci quanto esilaranti, in un’unica e inconfondibile maschera comedy, grazie alla felice intuizione del regista Bruno Corbucci.

Oggi vi proponiamo un Tomas Milian che caratterizza un personaggio che potrebbe ben rappresentare la fase giovanile del maresciallo Nico Giraldi, insomma il Gino Quirino di Manolesta ha molti punti in comune con il famigerato Nico Er Pirata.

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B-cult, Monkey Shines-Esperimento nel terrore

monkey-shines-1988-dvdOggi utilizziamo la rubrica dedicata ai B-movie per presentarvi uno dei film del grande George Romero che esulano dal contesto zombie per micelare con grande mestiere beast-movie e thriller.

Monkey Shines-Esperimento nel terrore non è un film dai  grandi incassi, ma nella lunga filmografia di Romero si piazza sicuramente tra i migliori. Girato con i crismi del b-movie, poche location e un taglio quasi televisivo, il film riesce a creare un atmosfera ansiogena davvero notevole, amplificata ad hoc da un protagonista particolarmente indifeso, immobilizzato su una sedia a rotelle

Nella trama si racconta dello sportivo Alan Mann (Jason Beghe) la cui vita viene sconvolta da un incidente ch lo paralizza dal collo in giù, un suo amico che si occupa di sperimentazione sugli animali gli dona Ella, una scimmia addestrata a svolgere compiti per Alan impossibili, tra i due si creerà un forte legame emotivo.

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B-cult, Dalla Cina con furore

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Oggi un B-cult d’eccezione per la rubrica dedicata a piccoli film che hanno fatto la storia del cinema, in questo caso parliamo di uno dei kung-fu movie per antonomasia, Dalla Cina con furore di Lo Wei, capostipite della trilogia che segnò nascita, escalation e scomparsa di uno degli attori/atleti più amati e rispettati di sempre, Bruce Lee.

La storia narra la ribellione del giovane Chen alla sopraffazione perpetrata durante l’occupazione giapponese nella Shangai di inizio ‘900, vendicando il suo maestro morto in circostanze misteriose, e che Chen scoprirà essere stato vittima di una ritorsione da parte di una scuola d’arti marziali giapponese, che non vedeva di buon occhio l’operato dell’anziano maestro,

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B-cult,L’esperimento del dottor K

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Oggi per i B-cult vi proponiamo L’esperimento del dottor K, un piccolo gioiello ann’50 che miscela sci-fi, horror e un pizzico di beast-movie, in un intrigante e suggestivo mix che ancora oggi, nonostante gli anni e qualche piccola ingenuità regala ancora qualche delizioso brivido d’epoca.

Memorabile la testa insettoide dello scienziato Andrè Delambre/David Hadison in procinto di scoprire i segreti, e gli agghiaccianti effetti collaterali del teletrasporto, mito tecnologico che qualche anno dopo farà la sua comparsa anche nel serial cult Star Trek.

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B-cult, Hard Boiled

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Oggi pei i B-cult vi proponiamo Hard Boiled un bell’action made in Hong Kong che ci propone ancora una volta l’accoppiata John Woo/Cho Yun Fat al massimo della forma e con tutta una serie di iperdinamiche e coreografiche sparatorie che faranno la felicità delgi amanti dell’action pura, e ci mostreranno il John Woo più estroso e fracassone, quello che ha incantato Tarantino e non ancora addomesticato dal cinema mainstream.

Specificato tanto per non creare equivoci che amiamo Woo anche nella sua fase americana, questa pellicola datata 1992 ha tutti i pregi, ma anche i difetti delle produzioni del regista cinese cresciuto a pane e western, su tutti una serie di ingenuità in fase di scrittura e alcuni eccessi tipici di prodotti analoghi, come una recitazione non sempre all’altezza e un doppiaggio davvero poco memorabile.

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