B-cult, Hard Boiled

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Oggi pei i B-cult vi proponiamo Hard Boiled un bell’action made in Hong Kong che ci propone ancora una volta l’accoppiata John Woo/Cho Yun Fat al massimo della forma e con tutta una serie di iperdinamiche e coreografiche sparatorie che faranno la felicità delgi amanti dell’action pura, e ci mostreranno il John Woo più estroso e fracassone, quello che ha incantato Tarantino e non ancora addomesticato dal cinema mainstream.

Specificato tanto per non creare equivoci che amiamo Woo anche nella sua fase americana, questa pellicola datata 1992 ha tutti i pregi, ma anche i difetti delle produzioni del regista cinese cresciuto a pane e western, su tutti una serie di ingenuità in fase di scrittura e alcuni eccessi tipici di prodotti analoghi, come una recitazione non sempre all’altezza e un doppiaggio davvero poco memorabile.

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Comunque sia accettata l’ingenuità di fondo, altrimenti che B-movie sarebbe,  vedremo Chow Yun-Fat nei panni del poliziotto dalla pistola facile Yuen/Tequila dare la caccia ad un trafficante d’armi ed al suo arsenale nascosto sino a scoprirne l’ubicazione in un ospedale, dove avverrà un memorabile scontro finale da fuochi d’artificio.

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Concludiamo con una curiosità, il film ha avuto un sequel all’insegna della multimedialità e del cortocircuito che da qui a a qualche anno ha unito cinema e videogame, infatti Woo ha diretto e supervisonato il videogame per le console di ultima generazione Stranglehold seguito ideale del suo Hard Boiled, naturalmente si tratta di uno sparatutto in terza persona con alcnne finezze tecniche, coregrafiche  ed una regia dinamica che non deluderanno gli amanti del genere e gli aficionados del regista, naturalmente a tanta frenesia e sfarzo visivo esaltato dalla fluidità dell’alta definizione, equivale una poca longevità, ma non si puo avere tutto dalla vita.

Da rivalutare perchè: per riscoprire il miglior John Woo genuino, spettacolare e fracassone.