Zac Efron, l’attore più amato dalle teenager

Zachary David Alexander Efron, classe 1987, attore, cantante e ballerino statunitense. Ha iniziato la sua carriera da attore negli anni 2000, ed è poi diventato famoso dopo il suo ruolo nel “Disney Channel Original Movie” High School Musical e successivamente nella versione cinematografica del musicali di Broadway Hairspray – Grasso è bello.

La rivista “Newsweek” descrive Efron come il ragazzo più famoso in America, mentre nel 2007, poco prima dell’uscita di High School Musical 2, la rivista “Rolling Stone” lo ha proclamato come ragazzo più tappezzato nelle camere delle adolescenti.

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Thomas Newman, il compositore dei sogni

Thomas proveniente dalla grande dinastia hollywoodiana della famiglia Newman: Fratello di David e Maria (entrambi figli di Alfred), è nipote di Emil e Lionel, quest’ultimo padre di Randy, suo cugino.

Thomas Newman, scrive musica per produzioni minori di Broadway, teatri e gruppi musicali (“The Innocents” e “Tokyo 77“) e successivamente, terminati gli studi alla Yale University, grazie soprattutto agli auspici parentali, entra nel cinema alla metà degli anni ottanta.

Dieci anni dopo riceve due candidature agli Academy Awards con Piccole donne e Le ali delle libertà. Da allora, ha ricevuto otto nominations per American Beauty, Era mio padre, Alla ricerca di Nemo, Lemony Snicket’s e Intrigo a Berlino ed un Emmy Award per Six Feet Under.

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François Bégaudeau, il professore prestato al cinema

Venerdì 10 ottobre esce nelle sale italiane in 70 copie distribuite dalla Mikado, il film vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes: La classe-entre les murs (La classe – Tra le mura), diretto da Laurent Cantet ed interpretato da François Bégaudeau, Nassim Amrabt, Laura Baquela, Cherif Bounaïdja Rachedi, Juliette Demaille, Dalla Doucouré.

Dietro l’idea di Entre les murs c’è Francois Bègaudeau, protagonista della pellicola, insegnante nella vita privata, come nel film.

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DreamWorks: storia di una fabbrica di sogni

La DreamWorks SKG riceve il nome dall acronimo rappresentante i nomi dei tre fondatori: Spielberg, Katzenberg e Geffen. Si tratta di uno studio cinematografico di importanza fondamentale, che ci ha regalato alcuni dei più bei titoli degli ultimi anni.

Le produzioni di Dreamworks riguardano film, musica, programmi televisivi, tutti di dichiarato stampo statunitense. La nascita dello studio risale al 1994, quando il regista Steven Spielberg, l’ex capo animazione della Walt Disney Jeffrey Katzenberg e il super discografico David Geffen si riuniscono per dar vita a questa magica macchina di sogni. Ai natali della Dreamworks ha contribuito con un finanziamento determinante il co-fondatore di Microsoft Paul Allen.

La DreamWorks Records, la sezione, diciamo, discografica, è stata ben presto venduta alla Universal Music Group, che l’ha rinominata in DreamWorks Nashville. Sicuramente le produzioni di maggior successo dello studio riguardano i film. Il debutto con il pubblico coincide con The Peacemaker di Mimi Leder, del 1997.

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Meg Ryan, un’attrice acqua e sapone

Ha un nome lunghissimo e difficile da ricordare: Margaret Mary Emily Anne Hyra. Ma ne ha preferito uno più adatto al suo viso acqua e sapone, al suo look essenziale e ai suoi modi naturali, ed è per tutti semplicemente Meg Ryan, che rivedremo il 17 ottobre nelle sale italiane con il film The Women, remake del grande classico targato 1939 di George Cukor.

Nata a Fairfield nel Connecticut il 19 novembre 1961, Meg frequenta la Bhethel High School nella sua città e poi si trasferisce a New York per studiare giornalismo. Per pagarsi l’iscrizione all’università, inizia a lavorare in qualche serie televisiva minore, grazie all’aiuto della madre che di lavoro fa l’agente di casting.

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Spike Lee, un regista indipendente

Contestato e osannato, pieno di ammiratori ed accompagnato da altrettanti detrattori, Spike Lee si presenta come uno dei maggiori registi contemporanei. E’ nato ad Atlanta, in Georgia ed è figlio di è un musicista jazz, responsabile delle musiche di molti suoi film.

Fratello di tre maschietti e una femminuccia, Spike da piccolo voleva fare il giocatore di baseball di professione, ma il suo fisico esile glie lo impedì; lo stesso fisico grazie al quale la madre lo soprannominò Spike, magro e allo stesso tempo resistente. Il suo vero nome era infatti Shelton Jackson Lee.

Ben presto l’intera famiglia si spostò verso Chicago, e poi New York, nel quartiere di Brooklyn. Fin da piccolo la madre lo accompagnava a vedere spettacoli e musical. Ci si chiede quale possa essere la formazione di un regista come lui.

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Adam Sandler: predestinato alla comicità

Adam Sandler ha cominciato a farci ridere nel lontano 1989, con Going Overboard, per poi deliziarci, qualche anno dopo, con Teste di Cono, film del 1993 diretto da Steve Barron. Chi è questo sorridente pagliaccio che ormai siamo più che abituati a vedere sul grande schermo?

Adam è nato a Brooklyn, il 9 settembre 1966. Quando era piccolo, il suo sogno era quello di fare il pompiere, ma la sua naturale vocazione al “far ridere” si è imposta prepotentemente e precocemente nella sua vita.

Il suo talento naturale e la sua predisposizione alla risata lo hanno condotto per la prima volta su un palcoscenico alla tenera età di 17 anni; alla fine degli anni 80 partecipa Cosby Show, per essere poi notato da Dennis Miller mentre intattiene il pubblico con le sue battute.

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Paul Newman per una vita

Il suo sguardo rimarrà per sempre impresso nella nostra memoria. Lo stesso sguardo che si è posato, all’inizio, su Shaker Heights, nei pressi di Cleveland (Ohio). Erano gli occhi erano figli del proprietario di un grande negozio di articoli sportivi figlio a sua volta di emigranti ungheresi e tedeschi.

La mamma era ungherese. In quelli stessi occhi i sogni nascevano, morivano, si realizzavano e si disperdevano; uno dei primi era quello di diventare un pilota dell’aviazione; per questo si arruolò, subito dopo la High School, nella Naval Air Corp, l’aviazione della Marina.

Furono paradossalmente proprio gli occhi a impedire la realizzazione di questo sogno: un problema alla vista lo rendeva non idoneo a svolgere il ruolo a cui aspirava; durante la seconda guerra mondiale, quindi, prestò servizio nel Pacifico meridionale come marconista.

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Al Pacino e la Sfida senza regole

Alcuni giorni or sono, abbiamo reso omaggio al grande attore Robert De Niro, in occasione dell’imminente uscita nelle sale cinematografiche di Sfida senza regole, che segna a distanza di 12 anni, la collaborazione con un altro mito del grande schermo: Alfredo James Pacino, conosciuto in tutto il mondo sotto il nome di Al.

Quest’oggi il nostro Blog vuole rendergli omaggio con una breve biografia, con l’intento di ripercorrere non solo la maestosa carriera di attore, ma scovare i particolari, anche quelli più intimi della sua vita, con l’obiettivo di rendere edotti anche coloro che semplicemente legano il nome di Al Pacino, all’interpretazione del boss mafioso il quel capolavoro della cinematografia che è Il padrino.

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Addio Vancini, regista del Delitto Matteotti

All’età di 82 anni è scomparso il regista ferrarese Florestano Vancini. Il Comune di Ferrara ne dà notizia ad esequie avvenute, per rispettare le volontà del regista.

Nato nella città emiliana nel 1926, comincia ad occuparsi di cinema dopo aver lavorato come giornalista in alcune testate locali. Inizia la sua attività nei primi anni cinquanta con alcuni cortometraggi e come aiutante di Mario Soldati e Valerio Zurlini. Il suo primo lungometraggio è La lunga notte del ’43 (1960), tratto da uno dei Racconti Ferraresi di Giorgio Bassani. Film in cui farà il suo esordio una giovanissima Raffaella Carrà.

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Robert De Niro, figlio del Bronx, ritorna sul grande schermo

Tra i più grandi artisti cinematografici di sempre, Robert De Niro, che rivedremo sul grande schermo a partire da venerdì 26 settembre con Sfida senza regole, diretto da Jon Avnet, torna a recitare a distanza di dodici anni da Heat – La sfida, con Al Pacino, interpretando due poliziotti diversi l’uno dall’altro, costretti a collaborare per catture un efferato serial killer.

Nato il 17 agosto 1943 a New York da una famiglia di artisti. La madre, Virginia Admiral, era una rinomata pittrice mentre il padre, Robert Senior, figlio di un americano e di una irlandese immigrati negli Stati Uniti, oltre che scultore e poeta, era anch’egli un valente pittore.

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Carlo e Enrico Vanzina: fratelli del buonumore all’italiana

Fratelli di nascita, colleghi per professione. Sono Enrico e Carlo Vanzina, soprannominati i “fratelli della commedia italiana”, figli di Stefano, noto al grande pubblico come Steno, regista impegnato in prima linea negli anni d’oro della commedia all’italiana. Enrico e Carlo possiedono grazie al padre, una involontaria memoria storica che gli permette di ricordare il grande cinema in maniera privilegiata. Per i due, riportare a galla i ricordi del passato, non è solo un piacere ma addirittura un obbligo.

Andiamo a conoscere da vicino chi sono realmente i fratelli Vanzina, partendo dal primogenito di Steno, Enrico, nato a Roma il 26 marzo 1949, ottiene il “Baccalauréat” Francese al Liceo Chateaubriand di Roma nel 1966. Si laurea in Scienze politiche a Roma nel 1970, e nel 1971 ottiene una laurea in Sociologia alla Cattolica di Roma.

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Nicole Kidman è la diva più sopravvalutata di Hollywood

Lo notizia è di quelle che non passeranno sicuramente inosservate: la diva di Hollywood più strapagata e più sopravvalutata è Nicole Kidman. E’ proprio vero che a volte la celebrità non giustifica i milioni di dollari percepiti a pellicola, infatti l’attrice è oggi uno dei peggiori investimenti in fatto di superstar.

Secondo la rivista Forbes, l’attrice australiana Nicole, sembra essere diventata una disgrazia per i produttori cinematografici; un dollaro di guadagno per il film a fronte di un dollaro di compenso.Lo scorso anno il rapporto dei risultati della Kidman al botteghino era stato di 8 a 1. A pesare il flop di The invasion. Quest’anno si spera di invertire la rotta con Australia, il film di Baz Luhrman, lo stesso di Moulin Rouge.

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Master of Horror. Dario Argento e il cinema

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino da il via alla retrospettiva Master of Horror. Dario Argento e il cinema, un omaggio dedicato al maestro italiano del brivido, con una rassegna che ne ripercorre la filmografia.

Dario Argento è certamente una maestro che non ha bisogno di grandi presentazioni, anche se in questi ultimi anni ha perso un po’ del suo smalto, abbandonandosi a storie sbagliate e fragiline; il Cartaio, Jenifer, mediometraggio di produzione statunitense, e la Terza madre, di fatto non hanno entusiasmato gli appassionati del genere. I tempi di Profondo rosso, Suspiria e Phenomena sembrano ormai passati.

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