Peter Graves è morto

Peter Graves

L’attore Peter Graves, indimenticabile capitano Ouver ne L’Aereo più pazzo del mondo, è morto ieri a Los Angeles, probabilmente per un collasso, mentre rientrava a casa dopo un pranzo organizzato dalla sua famiglia per festeggiare il suo imminente compleanno (avrebbe compiuto ottantaquattro anni giovedì prossimo).

Graves, nato il 18 marzo del 1926 a Minneapolis, ha recitato in quasi settanta film tra i quali pellicole importanti come Wichita, La morte corre sul fiume, Stalag 17 e Orizzonte di fuoco.

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Corey Haim è morto

Corey Haim

Corey Haim, star del cinema degli anni ottanta, è morto presso l’ospedale St. Joseph di Burbank in California, dopo essere stato trovato in fin di vita dalla madre, probabilmente a causa di un’overdose accidentale, nel suo appartamento a Los Angeles.

L’attore, nato il 23 dicembre 1971 a Toronto, in Canada, dopo aver cominciato da giovanissimo a lavorare nel cinema (il suo primo film fu Firstborn del 1984), è stato protagonista di numerose commedie per ragazzi, tra cui Lucas (1986, di David Seltzer), Ragazzi perduti (1987, di Joel Schumacher), Licenza di guida (1988, di Greeg Beeman) e Unico indizio la luna piena (tratto da un racconto di Stephen King) e spesso e volentieri si è affiancato al suo coetaneo Corey Feldman, tanto da essere conosciuto come uno dei due Corey.

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Justin Mentell è morto

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Il 1° febbraio scorso in un incidente stradale è deceduto a 27 anni l’attore Justin  Mentell, prima di raccontarvi un pò di lui e della sua carriera vediamo cosa è accaduto. Si presume dai verbali delle autorità che Mentell si sia addormentato al volante mentre viaggiava con la sua jeep nei pressi di Hollandale nel Wisconsin, uscita di strada e finita in una scarpata la vettura avrebbe urtato violentemente degli alberi, e l’attore senza cintura di sicurezza sarebbe stato sbalzato fuori dall’abitacolo, e ritrovato insieme alla sua macchina alcune ore più tardi da un contadino di passaggio.

Mentell nasce ad Austin in Texas il 16 dicembre 1982, dopo aver studiato recitazione in giro per il mondo, l’attore frequenta stage sia in Russia, presso il Moscow Art Theatre, che in Germania, vince il suo primo riconoscimento come miglior attore nel 2005 al Golden Reels Awards Films & Video Festival, per il cortometraggio At the still point.

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Jean Simmons è morta

Jean Simmons

E’ morta venerdì dopo una lunga malattia, all’età di ottanta anni, nella sua residenza californiana di Santa Monica l’attrice inglese Jean Simmons. L’annuncio è stato dato dall’agente della donna.

La Simmons, nata a Londra il 31 gennaio del 1929, debuttò sul grande schermo nel 1944 ad appena 14 anni con il film Give us the moon. In seguito interpretò film di successo come Amleto (1949, candidata all’Oscar come miglior attrice non protagonista) La tunica (1953), Sinuhe l’egiziano (1954), Bulli e Pupe (1955), Il grande paese (1958), Il figlio di Giuda (1960) e Spartacus (1960) e The Happy Ending (1969, candidata all’oscar come miglior attrice protagonista).

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Eric Rohmer è morto

Eric Rohmer

Eric Rohmer, uno dei più grandi registi del cinema francese, protagonista della Nouvelle Vague, è morto oggi all’età di 89 anni. A dare la notizia è stata Margaret Menegoz, la produttrice della Films du Losange, la casa di produzione che lo stesso Rohmer fondò nel 1962.

Rohmer, il cui vero nome era Jean-Marie Maurice Sherer, nato il primo dicembre 1920 a Nancy, negli anni quaranta frequentò la Cinémathèque Français insieme a Godard, Chabrol e Truffaut e prese il nome di Eric Rohmer (Eric come Eric von Stroheim, Rohmer come lo scrittore Sax Rohmer).

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Piero De Bernardi è morto: ci ha lasciati uno dei padri della commedia italiana

Piero De Bernardi

Piero De Bernardi, sceneggiatore di molte commedie italiane, tra cui tutti i Fantozzi e la trilogia di Amici Miei, è morto, dopo un periodo di mallatia, ieri sera a Milano all’età di 84 anni.

De Bernardi, nato a Prato nel 1926, debuttò alla sceneggiatura nel 1954 adattando Le ragazze di San Drediano, di Vasco Pratolini. Con Leo Benvenuti scrisse oltre 200 film, tra cui Matrimonio all’italiana (1964), Incompreso (1966), Serafino (1968), Alfredo Alfredo (1972), Lo chiameremo Andrea e alcuni della serie Peppone e Don Camillo.

Lo sceneggiatore, che ha anche lavorato, tra gli altri, con Ugo Tognazzi (“La stanza del vescovo”), Alberto Sordi (“Il marchese del Grillo”) e Carlo Verdone (“Bianco, Rosso e Verdone” e “Un sacco bello”), ha vinto tre David di Donatello: nel 1977 con La stanza del vescovo, nel 1986 con Speriamo che sia femmina e nel 1988 con Io e mia sorella.

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Brittany Murphy è morta, aveva 32 anni

Brittany Murphy

La trentaduenne attrice Brittany Murphy è morta ieri a Los Angeles a causa in seguito a un arresto cardiaco. Incerte le cause che l’hanno causato, anche se i medici hanno parlato di cause naturali.

Ieri dalla casa della donna, sposata con il produttore Simon Monjack, la madre avrebbe telefonato al 911 dopo aver trovato la figlia morta sotto la doccia: l’ambulanza, che è prontamente sopraggiunta, ha trasportato l’attrice al Cedars Sinai Medical Center, dove i medici ne hanno constatato il decesso.

Brittany, nata il 10 novembre del 1977 ad Atlanta (Georgia), nonostante la sua giovane età, era già stata protagonista di numerosi film come David e Lisa, Ragazze interrotte, 8 mile, Don’t Say a Word, Crueless e Oggi sposi niente sesso, Tutte le ex del mio ragazzo e Sin City, ma nell’ultimo periodo la sua carriera, fatta anche di televisione (serie tv come Drexell’s Class e Blossom) e teatro (Broadway) aveva subito degli stop, tanto che, a causa di non meglio specificati problemi con la troupe, era stata licenziata dal set di The Caller.

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La bocca del lupo, Pietro Marcello e la poesia di un cinema altro

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Si è conclusa con la vittoria di una pellicola italiana, la ventisettesima edizione del Torino Film Festival, e come da pronostici è stato La bocca del lupo di Pietro Marcello a conquistarsi l’ambito riconoscimento della rassaegna torinese, un film che racconta la vera storia d’amore tra due ex-detenuti in quel di Genova, l’emigrato Enzo e il travestito Mary, è la prima volta che un film italiano vince il Festival di Torino e Gianni Amelio neo-direttore non nasconde un certo orgoglio per il risultato raggiunto.

A La bocca del lupo è andato anche il premio FIPRESCI, la giuria ha così commentato l’assegnazione:

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Taylor Lautner: licantropi, tv e arti marziali

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Dopo qualche rumors che lo vedeva sostituito per il ruolo del licantropo Jacob Black nientemeno che dal Power Ranger Michael Copon, Lautner si è lanciato in un corso intensivo in palestra che gli ha permesso di tirar su un gran fisico e riacciuffare l’occasione per mostrare il suo talento nel sequel New Moon, con una parte decisamente più corposa del precedente Twilight.

Taylor Daniel Lautner nasce a Grand Rapids in Michigan l’11 febbraio del 1992, l’attore, che tra i suoi discendenti vede anche la tribù di nativi americani Potawatomi, ha un fulgido passato da atleta, tre volte medaglia d’oro di karate, arte marziale che Lautner studia dall’età di sei anni e che a soli tredici lo ha visto in vetta alle classifiche juniores.

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Rob Zombie: horror, metal e anni ’70

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Oggi dedichiamo lo spazio horror a Rob Zombie, regista e musicista classe 1965, conosciuto dai cultori dell’horror estremo per La casa dei 1000 corpi e il sequel la casa del diavolo, ma soprattutto per i due recenti remake/reboot del cult Halloween.

Zombie artisticamente nasce come musicista e frontman degli White Zombie, gruppo alternative metal scioltosi nel 1998, anno che ha visto Zombie intraprendere  la carriera di solista sfornando tre album.

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Giorgio Diritti, cuore d’autore

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Il suo L’uomo che verrà ha emozionato e coinvolto la platea del Festival di Roma 2009, conquistando il podio d’onore con il Marc’Aurelio d’argento della giuria e convinto il pubblico che l’ha eletto miglior film dell’evento capitolino.

L’uomo che verrà scava nel doloroso passato della seconda guerra mondiale, risveglia la memoria collettiva attraverso gli occhi di una bambina di otto anni che vivrà l’eccido di Marzabotto, una delle stragi più cruente perpetrate ai danni di civili da parte delle truppe naziste.

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Nicolo Donato: fotografia, moda e nazisti gay

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Bisogna dire che esordire con un’opera prima che parla di gay fieramente nazisti con tutte le contraddizioni e le nevrosi annesse, e presentarlo in una prestigiosa vetrina come quella del Festival di Roma, dimostra un indubbio coraggio da parte del regista Nicolo Donato, cineasta italo-danese classe 1974 con alle spalle studi artistici, fotografia, moda e cortometraggi.

Nicolo donato nasce a Copenaghen, nel 2001 frequenta il Copenaghen Media School Rampen dove approfondisce il suo background studiando arte e fotografia, nel 2002  il futuro regista scopre un’nclinazione per l’immagine in movimento grazie a due video promozionali girati per un’agenzia di moda.

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Luciano Emmer è morto

Luciano Emmer

E’ morto stamattina al policlinico Gemelli di Roma, all’età di novantuno anni, il regista e sceneggiatore Luciano Emmer.

L’uomo, nato a Milano il 19 gennaio del 1918, è diventato famoso per essere stato il padre di Carosello, ma la sua produzione non si limita solo al campo pubblicitario televisivo (indimenticabili gli spot con protagonisti Walter Chiari, Carlo D’Apporto e Dario Fo), ma riguarda anche il cinema per il quale ha realizzato documentari e lungometraggi.

Tra le sue opere ricordiamo Domenica d’agosto (il suo primo lungometraggio), Parigi è sempre Parigi, Le ragazze di Piazza di Spagna, Terza Liceo, La ragazza in vetrina e, dopo trent’anni lontano dalla macchina da presa, i più recenti Basta! Ci faccio un film, Una lunga lunga lunga notte d’amore, L’acqua … il fuoco, Le fiamme del paradiso e Masolino, cortometraggio d’arte del 2008.

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Patrick Swayze è morto. Addio all’attore di Ghost e Dirty Dancing

Patrick Swayze

E’ morto in California poche ore fa, dopo una lunga battaglia contro il cancro al pancreas, Patrick Swayze. La notizia della morte è stata data dalla sua agente Annett Wolf- L’attoreaveva 57 anni.

L’attore, che tutti ricordano per due interpretazioni in film che rimarranno nella storia del cinema, quella di Johnny Castle, il capo animatore di un villaggio e maestro di ballo in Dirty Dancing e quella dell’agente bancario Sam Wheat che da fantasma fa di tutto per proteggere la moglie in Ghost, nel gennaio del 2008 aveva scoperto di essere malato di cancro e che gli sarebbero rimasti pochi mesi di vita. Grazie alla chemioterapia per alcuni mesi la sua salute è apparsa migliorata, poi, all’inizio del 2009 le sue condizioni si sono ulteriormente peggiorate con il cancro che ha raggiunto il fegato.

Swayze, nato a Huston il 18 agosto del 1952 da madre maestra di danza e padre campione di rodeo, lascia la moglie Lisa Niemi con cui era sposato dal 1975 e che gli è sempre stato a fianco, durante i momenti d’oro e i periodi bui della sua vita (l’attore, prima di ammalarsi, aveva avuto per alcuni anni problemi con l’alcol ma il suicidio della sorella Vicky (per overdose)

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