Travolti dalla cicogna, recensione

Barbara (Louise Bourgoin) è una impegnatissima studentessa di filosofia in procinto di discutere la tesi e guadagnarsi un posto di assistente presso un importante accademico che è anche il suo relatore. Purtroppo come spesso capita obiettivi, destino e amore non sono quasi mai sincronizzati e per Barabra arriva l’amore, travolgente e appassionato, forse un po’ troppo visto che dopo essere andata a convivere con il suo Nico (Pio Marmaï) scopre di essere incinta.

La notizia sconvolgerà più lei che lui, Nico sembra essere pronto a rinunciare ai suoi sogni e ad una vita da eterno Peter Pan, trovandosi un lavoro come impiegato per intraprendere così con tutta sicurezza la difficile carriera del genitore a tempo pieno. Per Barbara invece le cose sono un tantinello più complicate, il suo corpo subisce troppi cambiamenti per riuscire a gestirli tutti insieme e dopo la gravidanza le cose peggioreranno ulteriormente, la depressione incomberà amplificata da un terrore crescente di non riuscire a gestire una vita che non sarà più la stessa.

Arriveranno così per Barbara le discussioni, le liti furibonde, le fughe e la ribellione fino che inevitabilmente non giungerà il momento della riflessione e della consapevolezza, il momento di scegliere tra un passato di donna e amante e un futuro di madre e moglie e Barbara deciderà che la cosa migliore e di vivere un giorno alla volta.

Il regista francese Remi Benzacon adatta per il grande schermo il libro Lieto Evento di Eliette Abécassis e ne trae un godibile dramedy che schiva la classica commedia sentimentale per concentrarsi sulla maternità e le sue digressioni anche meno piacevoli, virando spesso nel drammatico, ma non abbandonando mai una levità di fondo che rende la messinscena oltremodo gradevole e molto fruibile, anche grazie alla bravissima Louise Bourgoin sulla cui performance è costruito l’intero film.

La Bourgoin presta anima e corpo ad uno script che non cerca evoluzioni narrative, ma è totalmente impegnato a parlare allo spettatore evitando sofismi che per fortuna la comedy francese di ultima generazione sembra aver smussato, rivolgendosi finalmente ad una platea il piu vasta e variegata possibile arrivando a competere sul lato dell’intrattenimento tout-court con un colosso come il cinema staunitense, ci riferiamo naturalmente al recente e strabiliante succeso di Quasi amici.

Travolti dalla cicogna è un film oltremodo godibile, non ha particolari guizzi che ne rendano l’evolversi memorabile, ma senza dubbio regala una svariata gamma di emozioni tutte da provare e situazioni in cui riconoscersi, di cui ridere e su cui riflettere e non ci sembra davvero poco per una commedia che punta con decisione all’intrattenimento.

Nelle sale dal 27 luglio 2012

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Lei mi ha spinto in un angolo, poi mi ha costretto ad andare oltre i miei limiti. Mi ha fatto confrontare con l’assoluto: l’amore, il sacrificio, la dolcezza, l’abbandono. Lei mi ha dislocato, mi ha trasformato. Perché non mi avevano avvertito? Perché non se ne parla mai? (Dalla sinossi ufficiale del film)

Note di produzione: l’attrice Louise Bourgoin è stata protagonista dell’avventuroso Adèle e l’enigma del faraone di Luc Besson.