Agente 007 – Casinò Royale

Casinò Royale è un film speciale, e quando dico speciale, voglio dire speciale. Stiamo parlando di un nuovo inizio, di un film tratto dal primo romanzo di Ian Fleming, per la regia di un Martin Campell in una forma veramente smagliante.

Un secondo incipit, con un Daniel Craig giovane che denuncia inesperienza e primi passi nella carriera di agente segreto doppio zero. Il film è del 2006, e ne stiamo parlando come del prequel del prossimo venturo Quantum of Solace.

Il film è il ventunesimo della serie 007, ed è al 38 posto nella classifica dei film che hanno incassato di più nella storia del cinema. Vediamo un James Bond che è stato appena promosso, ed è alle prime armi, alle prime missioni.

Tanto per cominciare uccide un terrorista in Madagscar, poi viene sospeso e sventa l’attentato allo Skyfleet, l’areo più grande del mondo. Il mandante è Le Chiffre (Mads Mikkelsen), matematico e giocatore di poker, che vende azioni destinate a scendere a causa degli attentati da lui stesso provocati.

Quando si parla di controllo della realtà. Le azioni di Le Chiffre però a un certo punto salgono, per colpa di quel guasta-attentati di James Bond, e il matematico, allo scopo di colmare il debito clamoroso appena creato, organizza al Casinò Royale del Montenegro una bella partita di Texas Hold’em.

Bond partecipa, dato che, in quanto se stesso, è l’unica speranza per battere Le Chiffre, il problema è che quest’ultimo è veramente bravo, e nonostante la fiducia nelle super-capacità di 007, l’agente segreto viene gabbato e perde tutto.

Vesper Lynd (Eva Green), rappresentante del tesoro britannico, nonchè finanziatrice di Bond, taglia i fondi, e inaspettatamente è il giocatore Felix Leiter (Jeffrey Wright) a rivelarsi come l’agente della CIA che è in realtà, e a finanziare la vittoria di Bond, però 007 deve consegnare Le Chiffre alla CIA e non all’M16.

Le Chiffre la prende maluccio. Rapisce Bond e lo tortura in un modo orribile: lo lega a una sedia “sfondata”, nudo, e lo colpisce con violenza sull’apparato genitale con una specie di grosso cordone. Ad ogni colpo, la popolazione maschile presente al cinema stringeva le gambe/saltava sulla sedia.

Meno male che alla fine ci pensano dei terroristi a fare fuori Le Chiffre e a salvare Bond; ma i guai non sono finiti: Vesper Lynd tradisce e cerca di consegnare il ricavato della vincita al casinò agli uomini appartenenti all’organizzazione di Le Chiffre. Bond cerca di fermare la consegna, e nonostante riesca a liberarsi con facilità dei terroristi, Vesper perde la vita, ma riesce a inviare un sms a Bond affinchè localizzi Mr White al fine di dargli la punizione che merita.

Una rinascita di grande successo questo Casino Royale, che la critica ha accolto positivamente e che anche i fan, nonostante le titubanze manifestate durante la lavorazione, hanno poi accolto a braccia aperte. Il film è entusiasmante anche grazie al suo stile retrò, che ammicca con rinnovata freschezza alle vecchie pellicole. Non vedo l’ora di rivedere Daniel Craig nei panni di 007, e per fortuna sarò presto accontentato.