The punisher: war zone, nelle sale americane torna il vendicatore in salsa dark

Forse alcuni di voi ricorderanno il film che inaugurò la poco fortunata carriera del Punitore sul grande schermo, era il 1989 e Dolph Lundgren, post Ivan Drago tentava senza molto successo di diventare il nuovo re dell’action. Nel film intitolato Il vendicatore, ripudiato dai fan del fumetto, interpretava Frank Castle, poliziotto a cui trucidano la famiglia costringendolo ad una lunga, sanguinosa ed elaborata vendetta.

Il film fu un flop, e passarono diversi anni prima che qualcuno tentasse di rinverdire le iperviolente imprese del vendicativo poliziotto, e l’occasione fu la comics-mania che esplose qualche anno fa e permise di tirar fuori progetti in naftalina e rispolverare mantelli e tutine attillate per un epopea filmica di supereroi con superproblemi, un filone dalle infinite potenzialità.

E’ il 2004 e il regista Jonathan Hensleigh dirige Thomas Jane (The mist) nel ruolo di un Frank Castle poco convincente, che viene messo in ombra dalla divertente e divertita interpretazione di un cattivissimo John Travolta nel ruolo del boss Howard Saint. Il film non ebbe un gran riscontro tra i fan del fumetto, anzi piovvero critiche, ma i buoni incassi bastarono ad innescare il prevedibile effetto sequel.

Siamo nel 2008, è la volta di The punisher: war zone, Castle è più vivo che mai, stavolta nei suoi panni troviamo Ray Stevenson (King arthur), e alla regia Lexi Alexander (Hooligans), ex campionessa del mondo di Karate e Kickboxing, niente male come curriculum. Il film è ambientato a New York, ma girato a Montreal in Canada. Frank Castle, ormai punitore a tempo pieno punta un nuovo losco malavitoso, Billy Russotti (Dominic West), alias Jigsaw, ma il suo piano  per eliminare la feccia sarà ostacolato sia dalla polizia che dall’FBI che tenteranno di rompere le uova nel paniere al giustiziere.

Il film già dalle prime immagini presenta un look alla Max Payne, molto più dark dei precedenti capitoli, molto più violento, e, a detta della regista rileggerà il personaggio di Castle, mantenendo al minimo il legame narrativo con il film del 2004, dando al punitore un look decisamente più estremo.