The Pact, recensione in anteprima dell’horror di Nicholas McCarthy

Nicole Barlow (Agnes Bruckern) sta mettendo a punto i preparativi per il funerale di sua madre nella casa dove ha trascorso la sua infanzia. Sua sorella Annie (Caity Lotz) non è intenzionata a presenziare alla funzione visto come la madre le ha trattate entrambe quando era in vita e durante una telefonata, coglie l’occasione per ricordare a Nicole la loro infanzia tormentata, rivangando anche il passato di tossicodipendenza della sorella.

Nicole quella stessa sera contatta via webcam sua cugina Liz (Kathleen Rose Perkins) a cui ha affidato la figlia Eva (Dakota Bright), ma mentre sta parlando con la figlia, Nicole scompare nel nulla, succederà lo stesso alla cugina e alla figlioletta che sembrano essere state rapite di un’entità che infesta l’abitazione materna. Toccherà ad Annie indagare sulle sparizioni, supportata da un poliziotto oltremodo comprensivo (Casper Van Dien) e una giovane medium (Haley Hudson).

Annie intraprenderà una vera e propria indagine che sconfinerà nel sovrannaturale portando alla luce spaventosi segreti che legano l’abitazione dei Barlow ad una serie di efferati omicidi.

La prima impressione che si ha guardando questa opera prima dell’americano Nicholas McCarthy è senza dubbio la notevole capacità del regista di dosare la suspense, riempiendoci gli angusti spazi a disposizione e come accadeva nell’horror The Silent House, l’originale non lo scialbo remake americano, il suggerire a mo’ di bisbiglio la presenza su schermo di un’inquietante ed incombente entità senza mai mostrarla nella sua interezza, invitando lo spettatore a sbirciare nell’oscurità come in uno specchio dalla superficie opaca, capace di rimandare solo un riflesso distorto che sa di ataviche paure infantili.

The Pact nasce da un cortometraggio dello stesso McCarthy e da quel corto il regista coglie il meglio, ampliando il racconto quel tanto che basta per costruirci sopra un mix di sovrannaturale e thriller, inserendo elementi tipici del filone case infestate, ma anche i tratti investigativi di un giallo che evolve in un’atmosfera rarefatta, che pesca suggestioni da classici come Poltergeist. Entity Il sesto senso.

McCarthy ibrida tensione e paranormale come accadeva ne Le verità nascoste di Robert Zemeckis, tutto il repertorio orrorifico viene somministrato nelle giuste dosi, la protagonsita è indubbiamente talentuosa, il resto del cast la supporta a dovere, insomma siamo di fronte ad un esordio di spessore che speriamo trovi al piu presto una distribuzione italiana.

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Note di produzione: il film è stato proiettato in anteprima al Sundance Film Festival 2012, mentre il cortometraggio, che vedeva protagonista Jewel Staite (in tv Firefly) su cui è basato è transitato al Sundance Film Festival 2011. Per quanto riguarda il cast Caity Lotz è nota per il ruolo dell’agente Kirsten Landry della serie tv mockumenatry Death Valley in onda su Mtv, mentre Casper Van Dien è apparso in due dei tre film del franchise fantascientifico Starship Troopers.