New York 1963, la scrittrice proto-femminista Barbara Novak (Renèe Zellweger) ha una certa avversione per l’amore romantico, avversione che in realtà ha radici profonde e che decide di esprimere con tutta una serie di motivazioni in un libro dall’inquivocabile titolo Down with love.
Il libro in men che non si dica diventa un best seller, frotte di deluse in amore e casalinghe disperate si ritrovano nelle parole della bella barbara, che porta sempre più in alto la bandiera dell’indipendenza emotiva e consiglia una certa aggressività con gli uomini.
La nostra eroina e baluardo di un femminismo in erba non ha però fatto i conti con l’amore vero, quello imprevedibile, quello che si scatena a prescindere e quando incontra l’affascinante Catcher Block (Ewan McGregor), esperto playboy, rischia di cadere nella sua rete, mandando a monte tutte le regole del suo prezioso manuale sull’amore.
Gerald McMorrow regista londinese classe 1970, dopo un iter scolastico comune a molti suoi colleghi e la frequentazione della New York Film School , McMorrow si indirizza verso il mondo della musica e la realizzazione di videoclip musicali, tra gli artisti con cui collabora citiamo Tom Jones, Catatonia e My vitriol.
