Tutto tutto niente niente, recensione

Il Parlamento italiano perde improvvisamente tre dei suoi rappresentanti, come poter ovviare a questa perdita impovvisa di voti? Semplice, sostituirli immediatamente con altre tre figure di facciata facilmente malleabili e ligie all’avidità. Ma cosa fare se i tre potenziali e mancati politici in questione sono tutti in galera? Altrettanto semplice, muovere qualche pedina e farli uscire quel tanto che basta da nominarli deputati, così che possano fruire tutti dell’immunità parlamentare.

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To Rome with Love: 10 film ambientati a Roma (video)

E’ uscito venerdì nelle sale To Rome with Love, la nuova commedia corale di Woody Allen ambientata a Roma che vede riunito un cast internazionale a dir poco stellare che include oltre allo stesso Allen anche Alec Baldwin, Roberto Benigni, Penelope Cruz e Antonio Albanese. Abbiamo colto così l’occasione per stilare una delle nostre classifiche speciali che stavolta raccoglie dieci film che hanno avuto Roma e le sue suggestive location come sfondo. Dopo il salto trovate la nostra top 10 che celebra la Città eterna su grande schermo.

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La gabbianella e il gatto, recensione

La gabbianella Kangah, avvelenata da una macchia di petrolio, affida il suo ultimo uovo in procinto di schiudersi al gatto Zorba (Carlo Verdone), il quale con l’aiuto dei suoi amici Colonnello, Segretario, Pallino e Diderot riuscirà a far nascere il piccolo volatile. Senza mamma, il pulcino di gabbiano diventerà parte della stramba famiglia del gatto, che gli darà il nome di Fortunata. Zorba e la sua comunità di felini dovranno ripettare alcune promesse strappate in punto di morte dalla mamma di Fortunata, Zorba non dovrà mangiare la gabbianella e avrà il compito di difenderla fino a che cresciuta Fortunata non avrà imparato a volare. Il pericolo però incombe sulla gabbianella presa di mira da una banda di ratti che hanno intenzione di trasformarla in un lauto pasto in onore del re delle fogne, Il grande topo (Antonio Albanese).

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Bop Decameron, foto dal set con Alec Baldwin

Sono attualmente in corso a Roma le riprese della comedy Bop Decameron, ultima fatica del regista Woody Allen che per l’occasione ha riunito un cast internazionale con molti volti del cinema italiano tra cui Roberto Benigni, Riccardo Scamarcio, Antonio Albanese e diverse star d’oltreoceano con un mix all’insegna del multigenerazionale, così accanto a veterani come Alec Baldwin e Judy Davis troviamo nuove leve come Ellen Page, Jesse Eisenberg e la nuova star indie Greta Gerwig.

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Bop Decameron, Woody Allen annuncia il cast completo

Il sito Collider pubblica un comunicato stampa che riguarda Bop Decameron, il nuovo film di Woody Allen che sarà girato in luglio a Roma, il comunicato elenca in maniera ufficiale il cast completo che parteciperà al film, per gli americani troviamo Jesse Eisenberg, Penelope Cruz ed Ellen Page, mentre tra gli italiani figurano come co-star Antonio Albanese, Ornella Muti e Riccardo Scamarcio.

Dopo il salto trovate il comunicato stampa integrale con tutto il cast.

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David di Donatello 2011, nomination: Noi credevamo 13 candidature, Benvenuti al sud 10, Basilicata coast to coast e La nostra vita 8

Gina Luigi Rondi, presidente dell’Accademia del Cinema Italiano, ha annunciato i candidati ai David di Donatello 2011: i 1684 componenti della giuria hanno deciso di candidare tredici volte Noi credevamo di Mario Martone, dieci volte Benvenuti al Sud di Luca Miniero e otto volte ciascuna Basilicata Coast to Coast e La nostra vita. Una vita tranquilla completa la cinquina candidata al miglior film.

Tra gli attori il favorito Elio Germano si confronterà con Kim Rossi Stuart, Vinicio Marchioni, Claudio Bisio e Antonio Albanese, mentre tra le donne la sfida è tra Paola Cortellesi, Angela Finocchiaro, Sarah Felberbaum, Alba Rohrwacher e Isabella Ragonese. Per Checco Zalone arriva la candidatura per la miglior canzone originale, L’amore non ha religione.

Dopo il salto potete leggere la lista completa dei nominati.

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Festival di Berlino 2011, giovedì 10 febbraio: apre Il grinta dei fratelli Coen

Il Festival di Berlino apre oggi i battenti con la sua sessantunesima edizione, a fare gli onori di casa la fascinosa presidente di giuria Isabella Rossellini e il remake western Il grinta dei fratelli Coen, che stasera inaugurerà fuori concorso le proiezioni delle rassegna.

Purtroppo vuoto il seggio di giuria assegnato dalla Berlinale all’iraniano Jafar Panahi ancora nelle mani del regime iraniano che lo ha condannato a sei anni di reclusione scatenando l’indignazione del mondo del cinema e non solo, tra le pellicole italiane che transiteranno quest’anno al festival, che ricordiamo non avrà rappresentanti in concorso, ci saranno nella sezione Panorama Qualunquemente di Giulio Manfredonia con Antonio Albanese e Gianni e le donne, secondo film da regista per lo sceneggiatore Gianni Di Gregorio dopo il sorprendente debutto di Pranzo di Ferragosto.

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Berlino 2011, al festival anche gli italiani Qualunquemente e Gianni e le donne

Dopo la brutta notizia che nessuna pellicola italiana parteciperà in concorso all’imminente Festival di Berlino 2011 (10- 20 febbraio), quest’oggi un paio di news rincuoranti visto che sono state ufficialmente selezionate per la rassegna due pellicole italiane, le comedy Qualunquemente di Giulio Manfredonia con protagonista Antonio Albanese alias Cetto La Qualunque e Gianni e le donne, opera seconda del regista Gianni Di Gregorio.

Per l’accoppiata Albanese/Manfredonia, il cui film ricordiamo sarà nelle sale dal 21 gennaio (QUI la nostra recensione in anteprima), è un bel colpo poter fruire anche se fuori concorso di una così prestigiosa vetrina internazionale, oltretutto per la Fandango questo è il secondo film presente a Berlino di cui curerà la distribuzione, l’altro è The forgiveness of Blood nuova pellicola per l’indipendente Joshua Marston regista dell’acclamato Maria Full of Grace.

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Qualunquemente, recensione in anteprima

La legalità è un problema incombente che sembra stia inesorabilmente affliggendo la nazione, l’imprenditore Cetto La Qualunque (Antonio Albanese) dopo una lunga latitanza all’estero non può continuare a star lontano da casa assistendo al lento sfacelo di tutto quello che ha costruito con tanta fatica, quindi nuova famiglia al seguito torna nel paese di origine intenzionato a difendere con le unghie e con i denti le sue proprietà.

Approdato nel paese natio Cetto ritrova il figlio Melo e gli amici di un tempo che lo mettono di fronte alla cruda realtà, un fautore dei diritti e della legalità, tale Giovanni De Santis, potrebbe essere eletto come nuovo sindaco il che creerebbe una serie di spiacevoli conseguenze.

Fatti due conti l’unico modo per fermare l’odiosa e prevedibile ondata di legalità che ne conseguirebbe è che Cetto entri in politica e si candidi alla poltrona di  Sindaco, sfruttando tutte le sue risorse per conquistare la nomina a primo cittadino, ma solo dopo aver organizzato una di quelle campagna elettorali davvero difficili da dimenticare.

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