Sulmona Film Festival 2009, in Abruzzo si premia il giovane cinema italiano

manifesto_2009-thumb []la genesi del Sulmona Film Festival ha le sue origini negli anni ’80, un festival che grazie agli sforzi e all’impegno dell’associazione SulmonaCinema, gruppo nato sulla scia della manifestazione, è riuscito negli anni, combattendo la carenza di spazi e le difficoltà economiche, ad espandersi e a ritagliarsi uno spazio ed una propria identità.

Nonstante la tragicità dei recenti eventi e la distruzione portata dal sisma, anche quest’anno la cittadina abbruzzese rompe i comprensivi indugi e torna ad ospitare dal 6 al 10 novembre la sua rassegna cinematografica, certo la nefasta cornice di eventi che ha preceduto questa ventisettesima edizione ha fatto si che la rassegna subisse delle fisiologiche modifiche, oltre alla durata ridotta di un giorno, qualche iniziative in meno e una veste più sobria del consueto, ma non mancheranno ne la forza, ne tantomeno la voglia di raccontare, omaggiare e promuovere il giovane cinema italiano.

Anche quest’anno in parallelo alla competizione ufficiale con opere prime e seconde, le consuete iniziative collaterali che vanno dall’editoria alla musica, sino ad una rassegna di cortometraggi fuori concorso.

Nove le pellicole in concorso, tra cui la co-produzione italo-austriaca La pivelllina, lungometraggio girato a quattro mani da Tizza Covi e  Rainer Frimmell ambientato nella periferia romana, e per le sezioni speciali segnaliamo The last great star, che quest’anno omaggia George Clooney con la proiezione di Good Night and Good Luck e la premiazione dell’attore con l’Ovidio d’Argento alla carriera.

Segnaliamo anche un’interessante omaggio al cineasta Don Coscarelli con la proiezione nella sezione Utopie sintetiche del quarto capitolo della saga horror Phantasm, e del provocatorio e inedito Bubba Ho-tep, con protagonista l’attore feticcio di Sam Raimi Bruce Campbell.