Recensione: Ultimo spettacolo

In una notte di pioggia, un ragazzo sta aspettando l’arrivo di un amico nei pressi di un vecchio cinema, apparentemente chiuso. All’improvviso le luci si accendono e le porte si spalancano. Il ragazzo decide d’ingannare l’attesa entrando nel locale. Ad accoglierlo troverà un bigliettaio alquanto bizzarro ed un’atmosfera sinistra; ma è soltanto l’inizio…
Presto il giovane incontrerà cose che andranno aldilà dei suoi incubi.

Settimo cortometraggio horror della durata di 15 minuti, firmato da Alex Visani, realizzato nel 2004 all’interno del “Cinema Deruta”, nei pressi di Perugia.

Ultimo spettacolo e’ un horror d’atmosfera, sospeso fra il surreale e la ghost-story. La pellicola si avvale dell’ottima fotografia di Marcello Benvenuti; Cristiano Fighera ha scritto soggetto, sceneggiatura e dialoghi con abilità e creatività. Bravini gli attori, da Raffele Ottolenghi, nei panni dello sfortunato e terrorizzato protagonista, a Walter Tamburi che veste i panni dell’inquietante bigliettaio, all’unica figura femminile presente nel film, Giovanna Villela.

Molto curato e ritmato il montaggio ad opera di Silvio Cuti, che ha realizzato anche i numerosi effetti audio. Tenebrosa e beffarda la colonna sonora di Pierluigi Caramel.

Guardando il film, evincono i molteplici difetti generati dalla mancanza di esperienza ed una tecnica tutta da migliorare, anche se il prodotto nella sostanza è salvabile