Recensione: Chi trova un amico… trova un tesoro

Alan (Terence Hill) è un incallito giocatore d’azzardo che sta dilapidando tutti i risparmi del vecchio zio malato che da anni gli racconta di un’isola in cui è nascosto un fantomatico tesoro, mentre Charlie (Bud Spencer) è in procinto di partire per una traversata solitaria in barca grazie ad un importante ditta che produce marmellata pronta a sponsorizzarlo e a premiarlo in caso di successo.

Alan inseguito dagli strozzini si rifugia nella barca di Charlie, e si nasconde in attesa che quest’ultimo salpi. Mentre Charlie è intento alla navigazione magnetizza la bussola indirizzando la barca verso l’isola del tesoro, ma Charlie scopre il furbo clandestino mentre si sta mangiando tutta i viveri della dispensa.

Dopo un primo tentativo fallito di Charlie di sbarazzarsi dell’ospite indesiderato gettandolo in mare, tra i due sembra tornata la tranquillità, fino a che charlie si accorge che Alan ha sabotato la bussola e riparte la rissa che si conclude con i due in mare e la barca alla deriva. Così i due naufraghi  si vedono costretti a raggiungere l’isola a nuoto e approdati sani e salvi faranno la conoscenza di una simnpatica tribù locale.

Superata una divertente prova d’affiliazione, i due vengono ammessi nella comunità e aiuteranno gli indigeni a difendersi da alcuni pirati che periodicamente invadono e razziano il villaggio. Nel frattempo la ricerca del tesoro prosegue e i due per raggiungerlo dovranno penetrare in un vecchio fortino risalente alla seconda guerra mondiale e affrontare il soldato Kamasuka, ancora pronto a morire per difendere il fortino in cui è asserragliato, non sapendo che la guerra è finita da un bel pezzo.

Sistemato il combattivo Kamikaze, finalmente Alan e Charlie mettono le mani sul tesoro nascosto nei sotterranei del fortino, ma credendo che i diversi milioni di dollari siano moneta ormai fuori corso riconsegnano il bottino alle autorità, scoprendo con loro grande sconcerto che il tesoro era tutt’altro che senza valore. Ai due miliardari per un giorno non resta che tornare a casa con la coda fra le gambe.

Una delle migliori avventure del simpatico duo, suggestiva ambientazione esotica, comprimari simpatici e ben caratterizzati, una caccia la tesoro che coinvolge e appassiona, scazzottate, gag, battute e un regista,  il veterano della comedy Sergio Corbucci, che è una garanzia, che altro dire, da rivedere.