Quel giorno tu sarai, il nuovo film prodotto da Martin Scorsese

Quel giorno tu sarai
Quel giorno tu sarai: il film

Il 27 gennaio 2022, in occasione del Giorno della Memoria, nelle sale cinematografiche italiane, sarà protagonista “Quel giorno tu sarai”, un film prodotto da Martin Scorsese. Il film rappresenta il ritorno di una diade: Kata Weber, che ha curato la sceneggiatura del film e Mundruczo Weber, a cui è stata assegnata la regia. In passato, il tipo di lavoro condotto dai Weber è stato acclamato con successo; questo film, rappresenta un ritorno, e una scelta, allo stesso tempo, di due autori che raccontano le storie in modo assolutamente particolare: un’analisi del tempo, del ricordo, che è assoluta, senza fronzoli, pulita.

 

Il film, racconta di tre generazioni, che portano il marchio della Shoah: nel tessuto genetico di questa famiglia, è scritta la sofferenza del passato, di Eva, nata in un campo di concentramento, che è poi cresciuta e ha avuto una figlia, che le ha dato un nipote, Jonas. In modo diverso, questi personaggi, vivono e rivivono il dramma del loro passato, il dramma di essere dei sopravvissuti, in modi diversi. Il film, è ambientato nella Berlino moderna, ma torna indietro al passato, un passato che non può essere dimenticato e che in ogni momento, torna ad influenzare il presente. Il film, è liberamente ispirato a fatti realmente accaduti. E’ stato lungamente applaudito al Festival di Cannes 2021, ed è candidato all’Oscar.

 

E’ dunque, questo un altro capolavoro di due menti eccelse, che riportano sul grande schermo un film di spessore, di verità. Un film per molti aspetti amaro, ma comunque molto forte e di grande impatto. Quel giorno tu sarai, è un film sulla memoria e sull’identità. La sceneggiatrice ed il regista, raccontano di essersi ispirati a fatti personali della vita delle loro famiglie, e a diversi testi, che raccontano delle realtà scioccanti, che andrebbero conservate a tutti i costi. Quella generazione, è quasi scomparsa, per cui diventa urgente e necessario effettuare un percorso, attraverso i loro racconti nel passato. Per tenere viva la memoria, ma anche per capire attraverso il racconto in che modo quegli eventi della Shoah, hanno influenzato le generazioni successive.

I bambini vivi che vengono trovati mentre vengono ripuliti i campi di concentramento, sono un esempio di come il miracolo si è compiuto all’epoca e di come però questo miracolo, ha cambiato la vita a diverse altre persone, tramandando il dolore, di generazione in generazione. Il film è una pellicola diversa, costruita attraverso lunghi piano sequenza, che si intrecciano le une con le altre, dando al film un senso di continuità, sia nella storia che nella struttura.