I bruttissimi: Troppo belli

Mentre scorrevo la classifica imdb dei 100 film più brutti di sempre per il popolo internettiano, ecco tra tantissimi titoli internazionali apparire il perfetto candidato di questa settimana per i nostri bruttissimi, Troppo belli, protagonisti i due ex-tronisti di Uomini e donne Costantino Vitagliano e Daniele Interrante, assalito da brividi in ogni dove e munito di sacchetto di patatine di ordinanza, inizio la visione…

Qualche consiglio per chi in barba alle avvertenze volesse inflarsi in questo cul de sac di celluloide dagli effetti collaterali devastanti, prima di tutto un bella full-immersion nel magico mondo dei “Ma questi che sanno fare?” quindi una quindicina d’ore di Uomini e donne per saggiare la mancanza di connessione con la realtà della riunione di cervelli che disquisisce amabilmente sull’amore ed il corteggiamento  mediatico, poi un pò di Grande Fratello con un paio di litigate in diretta e qualche memorabile sfoggio di cultura, infine come ciliegina sulla torta un paio di calendari con pose da calamaro unto accompagnate da servizi fotografici architettati ad arte, e qualche possibiltà di passare indenni l’ardua visione potrebbe esserci.

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Riccardo Donna: un piccolo grande esordio

Riccardo Donna, cineasta torinese classe 1954, è conosciuto tra gli addetti ai lavori per la sua ventennale esperienza nella realizzazione di fiction e serie tv di successo, nonche molti  spot pubblicitari. L’esordio risale al 1986 con due serie tv, Parola mia e Passioni quest’ultima con Elisabetta Viviani e la prima soap completamente italiana.

Nel 1991 ancora tv con la regia del varietà telvisivo del gruppo comico dei TreTre, nel 1992 è la volta dello spettacolo In pricipio era il trio con Anna Marchesini, Massimo Lopez e Tullio Solenghi, e delle trasmissioni televisve Domenica in e Un disco per l’Estate.

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Berlinale 2009: il punto

Quest’oggi durante la Berlinale 2009 la pellicole in concorso proiettate saranno tre, cominciamo con l’atteso Cheri dell’inglese Stephen Frears, Dramma d’amore in una Parigi anni ’20, un giovane, figlio di una nobildonna, viene suo malgardo, costretto ad interrompere una relazione con una donna più grande di lui, la sua reazione sarà rinchiudersi in un mondo fantastico isolandosi emotivamente, non riuscendo ad affrontare il traumatico distacco, protagoniste della pellicola Michelle Pfeiffer, Kathy Bates e Jessica Lange.

La seconda pellicola in concorso è la co-produzione anglo-francese London river del regista Rachid Bouchareb, l’immigrato Ousmane e la signora Sommers, musulmano francese il primo, cattolica inglese la seconda, entrambi metteranno da parte le loro differenze culturali e religiose e uniranno la loro speranza ed il loro dolore per cercare i propri figli dispersi dopo l’attentato terroristico di londra.

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Incassi al botteghino: gli Ex battono gli Italians, male le altre novità

Gli Ex di Brizzi, battono gli Italians di Veronesi: questo è il risultato del primo weekend cinematografico di febbraio, che vede il primo incassare più di tre milioni e mezzo, contro il milione e quattrocentomila scarso di Italians, che giunge al lusinghiero totale di oltre undici milioni di euro. Alle loro spalle scalano in terza posizione Operazione Valchiria, che supera il milione, in quarta Revolutionary Road e in quinta Viaggio al centro della terra 3D (che in totale sfiora i sette milioni). Tra le nuove uscite bisogna registrare il buon esordio di The Horseman, sesto con più di quattrocentomila euro, quello tiepido di Space Chimps, decimo con trecentomila euro e quello negativo di Frost/Nixon, solo undicesimo.

Anche in America vince la commedia brillante a sfondo sentimentale, grazie all’exploit di La verità è che non gli piaci abbastanza, che incassa quasi ventisette milioni e mezzo (8650$ per copia e miglior risultato della settimana), lasciandosi alle spalle Io vi troverò, secondo, Coraline e la porta magica, terzo, La pantera Rosa 2, quarto, Paul Blart: Mall Cop, quinto e l’altra nuova uscita, Push, sesta.

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IsayBlog! presenta FareForex

La risposta alla domanda “cos’è il Forex” è piuttosto semplice: il ForEx (Foreign Exchange) è il mercato internazionale delle valute. Se definire il termine è semplice, capire a fondo e operare con profitto questo tipo di trading non è altrettanto facile. E’ per questo che oggi IsayBlog lancia FareForex, nuovo blog del network dedicato al trading delle valute internazionali.

FareForex si occupa di tutti gli aspetti di questo mercato, accessibile a chiunque grazie alla sua natura telematica e al decentramento geografico (il Forex non ha sede fisica) e per questo talvolta sottovalutato dall’investitore tradizionale. Lo scopo di FareForex è quello di guidare il lettore alla conoscenza degli aspetti tecnici e normativi del trading valutario fornendo indicazioni, suggerimenti nella scelta dei Forex broker o delle piattaforme Forex, analisi tecniche sul Forex di livello professionale, overview sulla situazione del Forex in Italia, update quotidiani sulle coppie valutarie e molto altro ancora.

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Cinema europeo stabile grazie alle produzioni nazionali

Il cinema europeo regge grazie alla produzioni nazionali (ad esempio la Finlandia che con il film Max Manus, incassa un milione di spettatori in un paese con meno di 5 milioni di abitanti), tanto che gli spettatori sono cresciuti dello 0,2% (867 milioni) rispetto al 2007: questo è in sintesi l’idea che esce dalla tavola rotonda di Media Salles al Festival di Berlino.

La situazione non è in tutti i casi rosea tanto che, mentre hanno chiuso in positivo il mercato francese (+6,2%, e 188,8 milioni di biglietti strappati, che confermano la Francia prima in europa), quello tedesco (3,2%) e Regno Unito (1,1%), si registra una diminuzione di biglietti strappati in Portogallo (-2,1%), Belgio (-3,1%), Spagna (-8,5%), Grecia (-13%). Stabili: Svizzera, Austria, Irlanda, Islanda, Paesi Bassi e Lussemburgo.

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BAFTA 2009, vincono The Millionaire e Danny Boyle

Continua l’incetta di premi di The Millionaire, che ieri ha vinto a Londra anche il BAFTA per il miglior film dell’anno, oltre a quello come miglior regista (Danny Boyle), miglior sceneggiatura non originale, miglior colonna sonora, miglior musica, miglior montaggio e miglior fotografia. A Il curioso caso di Benjamin Button vanno i premi minori. Niente da fare per Gomorra, che viene battuto anche questa volta (il miglior film in lingua non inglese è stato assegnato alla pellicola francese Ti amerò sempre)

In vista degli Oscar 2009, arrivano conferme per Mickey Rourke (The Wrestler), Kate Winslet (The Reader), Heath Ledger (Il cavaliere Oscuro) e Penelope Cruz (Vicky Cristina Barcelona) tra gli attori e Wall-E e Man on Wire tra i film, rispettivamente miglior film d’animazione e miglior film inglese.

Prima di andare a scoprire tutti i premi assegnati, vi ricordo che se volete vedere le nomination basta che clicchiate sul link.:

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Recensione: Déjà Vu

L’agente federale Doug Carlin (Denzel washington) dell’ATF, sezione armi da fuoco ed esplosivi, viene chiamato ad investigare in merito ad un attentato terroristico avvenuto su di un traghetto fluviale in Louisiana, in cui hanno perso la vita centinaia di passeggeri.

Durante le indagini in cui Carlin cerca di ricostruire a ritroso gli eventi, viene ripescato nel fiume il corpo di una ragazza, Claire Kuchever (Paula Patton), che sembra la vittima di un omicidio, ma qualcosa sembra legare gli eventi precedenti alla morte di quest’ultima al recente atto terroristico.

I due casi, a livello investigativo, continuano a sovrapporsi, misteriose tracce collegano Carlin alla vittima, e la cosa più strana e la bizzarra sensazione del detective di avere già conosciuto quella ragazza ed oltretutto in modo molto intimo, ma senza averne alcuna memoria.

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David Fincher: l’esteta del male

David fincher è un regista che come i fratelli Ridley e Tony Scott, Michael Mann, ed altri colleghi provenienti dal mondo dei videoclip, ha uno sguardo particolare ed una visione che poco ha a che fare con un certo cinema d’autore che tralascia il contesto  estetico e dell’immagine per puntare tutta l’attenzione sulla recitazione, il cinema di Fincher è più incentrato su una visione fisica della pellicola, una lettura visiva che utilizza la fotografia, l’illuminazione e gli effetti visivi per affrescare ogni scena e  per curare maniacalmente ogni singola inquadratura, meticolosità figlia di spazi e tempi  estremamente ridotti e condensati tipici del mondo della pubblicità e dei videoclip musicali, che dà al lavoro di Fincher un’impronta visiva ben riconoscibile, un peculiare look, il suo Seven ne è un esempio, dark, gotico, ed estremamente inquietante.

Fincher è un cineasta originario di Denver (USA) classe 1962, il suo esordio nel mondo del cinema è nella società di effetti speciali Industrial Light and Magic dI George Lucas, il futuro regista si occupa degli effetti visivi de Il ritorno dello Jedi (1983), ed Indiana Jones e il tempio maledetto (1987), una gavetta coi fiocchi.

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Peter Sollett: adolescenti da commedia

Peter Sollett cineasta newyorkese classe 1976, si laurea alla Tisch school of the arts della New York University nel 1988, e ad oggi insegna regia cinematografica alla Columbia University. Nel 2000 il suo esordio alla regia con il cortometraggio Five feet high and rising, in cui racconta le vicissitudini di un dodicenne nel quartiere East Side di New York City, il film si guadagna il premio per il miglior cortometraggio al Sundance Film Festival del 2003.

Nel 2001 grazie al finanziamento del Sundance Institute, realizza il suo primo lungometraggio, Long way home,commedia sentimentale con protagonista Victor, un’adolescente alle prese con una eccentrica nonna, una presunta fidanzata fuori di testa ed un petulante fratello minore, ancora New York e l’Est Side come cornice.

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La verità è che non gli piaci abbastanza, colonna sonora

Questa potrebbe essere la colonna sonora del prossimo San Valentino, una compilation che racchiude l’elettronica degli anni 80-90 più alcuni gruppi che rappresentano la new wave odierna ma con ritmi ben radicati nei due decenni appena citati come i Maroon 5.

17 i brani che accompagnano la comedy romantica La verità è che non gli piaci abbastanza, crossover romantico in cui i protagonisti sono alla ricerca perenne dell’anima gemella. 10 le band presenti nel CD tra cui spiccano The cure, Black Crowes ed i R.E.M., 7 invece i solisti tra cui un’inedita Scarlett johansson in veste di cantante con il pezzo Last say goodbye che chiude questa intrigante, raffinata e un pò nostagica colonna sonora.

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Jared Padalecki: un attore da remake

Jared Tristan Padalecki nasce a San Antonio (Texas-USA) il 19 Luglio 1982, inizia a 12 anni a studiare recitazione, e dopo essersi diplomato nel 2000 alla James Madison High School si trasferisce a Los Angeles, così inizia la sua carriera che lo vede premiato prima come miglior attore rivelazione del 1999, e poi nel 2002 un altro riconoscimento per la serie tv Una mamma per amica.

La carriera di Jared sembra improntata verso la tv, partecipa a diverse serie televisive tra cui ricordiamo E.R. medici in prima linea, Una mamma per amica, Smallville, al cui casting si presenterà, senza aver fortuna, per la parte da protagonista, e la serie che gli ha dato la notorietà Supernaturals, in cui interpreterà uno dei fratelli Winchester cacciatori di spettri e demoni.

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Berlinale 2009: il punto

La nuova settimana della Berlinale si apre con un cartellone molto ricco di titoli fuori concorso, ma andiamo con ordine, prima diamo un ‘occhiata ai due film in competizione proiettati quest’oggi, si parte con il tedesco Alle Anderen della regista Maren Ade, storia di una coppia all’apparenza perfetta che costretta a confrontarsi con altre coppie e relazioni  più solide perde il proprio fragile equilibrio, in un susseguirsi di imbarazzanti tentativi di dimostrare agli altri un’intesa di coppia ormai inesistente.

Mentre L’americano The messenger del regista Oren Moverman ci mostra i dubbi ed il dilemma etico di un soldato che si innamora di una donna vedova di un suo commilitone, il tutto ambientato in un’America post-bellica, ricordiamo che fuori concorso si potrà assistere alla premiere del film The private life of Pippa Lee, storia di una giovane donna sposata con un anziano editore alle prese con dubbi e rimpianti inerenti la sua vita sentimentale, protagonisti Robin Wright Penn, Winona Ryder e Keanu Reeves.

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Recensione: Frost/Nixon Il duello

Stati Uniti d’America, 1977: a distanza di tre anni dallo scandalo del Watergate, che portò Richard Nixon (Frank Langella) ad abbandonare la carica presidenziale, David Frost (Michael Sheen), uno showman donnaiolo e giramondo, riesce a strappare a suon di dollari un’intervista a Nixon, con la speranza di potersi affermare definitivamente anche negli States.

Sicuro di poter trovare degli sponsor (che gli volteranno le spalle) che gli finanzino il ciclo di quattro interviste (una sulla politica interna ed estera, una sul Vietnam, una sul Watergate e una sulla vita privata dell’ex presidente), Frost versa duecentomila dollari all’entourage dell’ex inquilino della Casa Bianca (di cui fa parte Jack Brennan, interpretato ottimamente da Kevin Bacon) e si mette alla ricerca dello staff che possa fargli vincere il duello televisivo, visto dal suo avversario come un modo per riacquistare credibilità agli occhi del popolo americano e poter tornare a svolgere in maniera attiva un ruolo politico nel Paese.

David Frost, aiutato da John Birt (Matthew MacFadyen), Bob Zelnick (Oliver Platt) e James Reston (Sam Rockwell) si prepara a sfidare pubblicamente Nixon, ma solo il tempo gli farà capire, che c’è qualcosa di più importante del suo ego (che nel corso della storia subirà più di un contraccolpo), ovvero il bisogno del popolo americano di ricevere le scuse da colui che ha tradito i valori di una nazione.

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