Bastardi senza gloria a Cannes?

Sembra ormai certo che Quentin Tarantino tornerà ancora una volta a Cannes con un suo film: nella prossima edizione il regista dovrebbe partecipare con Bastardi senza Gloria, in compagnia di Brad Pitt.

Per le conferme bisogna aspettare il 23 aprile prossimo quando arriveranno le comunicazioni ufficiali dei film in concorso, ma sembra certo che Tarantino ci sarà, visto che col Festival ha avuto un rapporto splendido (come non ricordare la palma d’Oro per Pulp Fiction nel 1994?).

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B-cult: Grosso guaio a Chinatown

Oggi non parliamo solo di un B-movie, ma di un appassionato omaggio all’intera categoria, Grosso guaio a Chinatown diretto dal maestro dell’horror John The fog Carpenter. All’epoca della sua uscita nelle sale, era il 1986, questo piccolo grande cult spiazzò pubblico e critica, il primo non ancora pronto a decifrare questo rutilante luna park di omaggi e citazioni dall’aria fumettosa, la seconda incapace di cogliere le finezze di un maestro come Carpenter e incapace di collocare ed inquadrare un prodotto così anomalo. Da antologia le battute sbruffone di un Kurt Russel mai più così tanto divertente e autoironico.

Il camionista Jack Burton accompagna l’amico di bisbocce Wang Chi a prendere all’aereoporto la fidanzata e promessa sposa di quest’ultimo, un’avvenente fanciulla cinese con gli occhi verdi, una vera rarità, rarità che serve allo stregone Lo-Pan, che la fa rapire allo scopo di sposarla e poi sacrificarla ad un demone cinese per lasciare il corpo ormai decrepito in cui risiede il suo spirito e raggiungere l’immortalità. Jack e  Wang, si uniranno ad una spedizione capeggiata dal mago Egg Shen per scendere nei meandri di una Chinatown magica e pericolosa in cerca della fidanzata di Wang.

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Gustave de Kervern: l’eclettismo francese

Gustave de Kerverne cineasta francese classe 1962, l’esordio nel mondo del cinema è in veste d’attore, è il 1996 ed il film è la comedy/romance Dalphine 1, Yvan 0 di Dominique Farrugia.

Seguiranno nel 2001 alcune partecipazioni a svariate mini-serie tv. Nel 2004 l’esordio come regista con il lungometraggio Aaltra sarà il primo di tre film che il  regista dirigerà con il collega Benoite Delepine.

Nel 2004 il regista sempre in coppia con Delepine gira la divertente commedia Avida, storia di un rapimento di un cane da parte di una sordomuta e di due tossicodipendenti e la successiva richiesta di riscatto, ma la miliardaria padrona dell’animale ha ben altre intenzioni che pagare il riscatto chiesto dalla banda di scalcinati sequestratori. Nel cast oltre alla coppia di registi recita anche Claude Chabrol.

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Recensione in anteprima: I Love Radio Rock

Nel 1966 venticinque milioni di persone in Inghilterra, cioe più della metà della popolazione britannica, seguiva le trasmissioni pirata di alcuni facinorosi e anarchici amanti del rock’ n roll, mentre il governo intollerante a questa musica considerata da depravati e sovversiva tentava in ogni modo di rendere queste radio illegali allo scopo di farle chiudere.

Tra queste radio c’era la famigerata ed amatissima Radio Rock, un gruppo di bizzarri e folli DJ trasmetteva, da una nave nel bel mezzo del Mare del Nord, 24 ore al giorno rock e pop. Sboccati, irriverenti, venivano considerati dall’allora ministro inglese Dormandy (Kenneth Brannagh) una piaga da eliminare. Sarà proprio lui a perseguitare, senza successo, la folle banda di fuorilegge dell’etere, capitanata da due bizzari  personaggi un pò fuori di testa conosciuti come Il conte (Phillip Seymour Hoffman), il leader dei DJ e Quentin (Bill Nighy) il produttore e ideatore di Radio Rock.

Seguiremo le vicissitudini  del giovane, timido ed inesperto Carl (Tom Sturridge), che espulso da scuola viene spedito dalla madre sulla Rock Boat, dove conoscerà tutta la squadra di scalmanati DJ, diventerà uomo e incontrerà inaspettatamente anche il padre mai conosciuto. Radio Rock dopo il varo di una legge appositamente ideata dal governo inglese contro le radio pirata rischierà di chiudere, e le cose si complicheranno non poco per la stramba ciurma guidata da capitan Quentin.

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Indie e low-budget: come girare un film con meno di un milione di dollari

Girare un film indipendente è cosa notoriamente difficile e sacrificante, sia da parte del cast che è sicuro che i soldi saranno pochini, ma crede fortemente nel regista e nel progetto, sia per lo stesso regista che solitamente è anche produttore e deve ingegnarsi sia per trovare fondi, sia per mantenere i costi sotto un tetto che nella maggior parte dei casi ha del miracoloso. Ecco alcuni esempi di film low-budget girati con meno di un milione di dollari, che a prima vista può sembrare una cifra spropositata ma nell’ambito della realizzazione e produzione di una pellicola è cifra veramente irrisoria.

Un ottimo esempio di successo a bassissimo costo è la commedia Clerks- commessi, pensate che il costo di questa produzione è veramente da record, 27.000$, anche se paragonato  a comedy low-budget come Swingers (250,000$) o Napoleon Dynamite (400,000$), Clerks oltre ad essere costato molto meno e ad incassare forte si è anche guadagnato il credito per un sequel, insomma un vero miracolo di creatività ed ingegno.

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Weekend al cinema, Mostri contro alieni, Io & Marley, Louise Michel, Gli amici del bar Margherita, Ballando per un sogno

Il primo weekend del mese di aprile offre solo cinque pellicole, tre delle quali puntano a conquistare il vertice degli incassi settimanali al botteghino.

Il probabile trionfatore dovrebbe essere Mostri contro alieni, l’entusiasmante film 3D della Dreamworks, che potrebbe essere danneggiato solo dall’esiguo numero di sale che si sono evolute alla nuova tecnologia. Contro di lui ci sono due commedie di un certo richiamo: l’americana Io & Marley, con la bella coppia d’attori formata da Owen Wilson e Jennifer Aniston guidati dal regista de Il diavolo veste Prada, e l’italiana Gli amici del bar Margherita, il film di Pupi Avati, che può contare su un cast di un certo spessore.

Non dovrebbero avere grandi possibilità di scalare la classifica, invece, la simpatica e brillante commedia francese Louise Michel e il nuovo film ballerino, che ammicca al pubblico più giovane, Ballando per un sogno.

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Recensione: Cellular

In una giornata qualuanque nell’assolatissima California Ryan (Chris Evans) sta mostrando al suo amico il suo ultimo acquisto, un modernissimo cellulare, e mentre ne elenca tutte le meraviglie ecco arrivare per il ragazzo una strana telefonata cher gli cambierà la vita, no niente parte da protagonista nell’ultimo action di Michael Bay, ma una richiesta d’aiuto che all’inizio Ryan sembra non prendere troppo sul serio.

Come da copione, meglio rischiare di essere presi in giro che scoprire in seguito che la telefonata non era uno scherzo, quindi il ragazzo armato di pazienza segue alla lettera  le istruzioni di Jessica (Kim Basinger), la bella interlocutrice telefonica, che sequestrata da un gruppo di balordi cerca con l’aiuto del giovane eroe per caso di salvare la sua famiglia, prossimo obiettivo dei sequestratori.

In un adrenalinico percorso ad ostacoli Ryan riuscirà fortunosamente a salvare prima il figlio di Jessica e poi il marito, con conseguente irritazione e reazione della banda che scoperto il motivo dei loro continui imprevisti tenteranno un ultimo disperato tentativo per risolvere la situazione…

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Action figures: Terminator-FILE 1.0

In attesa dell’uscita del quarto capitolo della saga, Terminator Salvation, che è stato concepito come un nuovo inizio della serie, serie che dopo il terzo capitolo, Terminator3: le macchine ribelli, aveva dato qualche segno di stanchezza, eccoci affrontare il cupo e futuristico mondo di John Connor in cui le macchine regnano sui pochi esseri umani sopravvissuti.

In questo primo capitolo ci occuperemo del primo terminator, il T-800 in versione endoscheletro ci sono degli strepitosi busti e alcuni teschi veramente impressionanti (foto in alto), la grandezza è al naturale, esiste inoltre una replica del braccio cibernetico del T-800, dal film Terminator 2-Il giorno del giudizio in un teca di vetro e con piedistallo scala 1:2, di questo pezzo esiste anche una versione più piccola da 61 cm, entrambe queste versioni sono scannerizzazioni laser delle sculture originali.

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Duplicity: colonna sonora,

Oggi vi segnaliamo per le colonne sonore in anteprima la OST del romance spionistico Duplicity, con l’accoppiata vincente Clive Owen/Julia Roberts, il compositorre James Newton Howard, veterano delle musiche da film, ricordiamo The dark knight e Defiance, due suoi lavori recenti, qui ci offre una serie di brani raffinati e dal sound particolarmente ricercato.

24 tracce che collaborano notevolmente a coreografare musicalmente questa danza degli inganni e una storia d’amore messa a dura prova dal sospetto, ma continuamente accesa da una passione inarrestabile, una colonna sonora che diventa parte integrante ed insostituibile del film.

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Recensione: Ballare per un sogno

Lauryn è una ragazza di provincia, che vive in una cittadina dell’Indiana sola con suo fratello, da quando è rimasta orfana dei genitori. Mentre Joel (John Reardon) ha ereditato dal padre l’officina, Lauryn (Mary Elizabeth Winstead), che per sopravvivere lavora come contabile dal fratello, ha ereditato dalla madre la passione per la danza.

Lauryn ha vent’anni e seppur ha paura di tentare la carriera di ballerina sapendo di dover lasciare la sua cittadina e suo fratello, il suo sogno la porta comunque a Chicago, alla prestigiosa scuola di musica e ballo. Qui, con tenacia e grinta, ma poca femminilità, fa un provino, ma con scarso successo.

Disperata, non volendo tornare a casa, accetta prima di andare a vivere a casa di Dana (Tessa Thompson), una ragazza scartata come lei ai provini, poi di lavorare come contabile presso il Club Ruby, un locale in cui Dana si esibisce in compagnia di altre ballerine in un remake della danza burlesque e un bel ragazzo di nome Russ (Riley Smith) , di cui si invaghisce subito, fa il dj. La nuova vita di Chicago porterà Lauryn a riordinare le priorità della propria vita, a rinforzarsi e a raggiungere il suo sogno.

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Recensione in anteprima: Duplicity

Lei: Claire Stenwick (Julia Roberts) ex-funzionario CIA sensuale, volitiva, totalmente immersa nel proprio lavoro, ora si occupa di controspionaggio industriale, ma quando la sera torna a casa, sente che qualcosa non va nella sua vita, che manca un pò di sale e non solo nell’insipida cena che ogni sera consuma da sola.

Lui: Ray Koval (Clive Owen) ex-agente dei servizi segreti britannici, seducente, fascino mediterraneo e aria da James Bond di ultima generazione, fondamentalmente un romantico, si lascia trasportare dalle emozioni, sente il bisogno forte di credere nei sentimenti per allontanarsi anche solo per qualche momento dal mondo di menzogne e sotterfugi che è la sua vita, anche lui si è dato allo spionaggio industriale.

Il destino: Beffardo e intrallazzatore come il più bieco dei giocatori d’azzardo, li fa incontrare, prima li rende rivali, poi compagni di lavoro e infine complici ed amanti, entrambi hanno bisogno di credere l’uno nell’altra per fuggire la realtà, ma l’indole e anni di missioni gli hanno costruito addosso un’armatura fatta di diffidenza e cinismo che puntualmente si palesa con continue domande ed insinuazioni, troppo bello per essere vero…

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Le uscite DVD e Blu-ray di Aprile

Aprile dolce dormire, ma non è così per il mercato Home-video che anche questo mese sforna una valanga di novità e tanti riedizioni in blu-ray, per queste ultime tra i titoli più interessanti l’extendet cut de Il Codice Da Vinci, l’action Nico, esordio anni ’80 di Steven Seagal e la versione speciale di Twilght disponibile oltre che nel supporto next-generation anche nella classica versione DVD in una mega edizione ricca di extra e gadget.

Tra le novità più interessanti The mist, il sorprendente horror tratto da Stephen King, il romance con la fascinosa coppia Richard Gere/Diane Lane Come un uragano, e la riedizione in blu-ray e dvd del classico Disney Pinocchio che compie 70 anni. Per il cinema d’autore segnaliamo il controverso W.-Un presidente improbabile di Oliver Stone, La felicità porta fortuna di un sorprendente ed inedito Mike leigh e la seconda guerra mondiale raccontata dal grande regista Spike Lee con il suo Miracolo a Sant’Anna.

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Recensione: Pari e dispari

Il guardiamarina Johnny Firpo (Terence Hill) ha il compito di sgominare una banda di allibratori capeggiata da un certo Paraboulis il greco, boss con la passione del poker. Per incastrare il boss c’è bisogno di un giocatore professionista e i superiori di Johnny consigliano all’ufficiale di farsi aiutare da Charlie (Bud Spencer) camionista ed ex-giocatore d’azzardo segretamente innamorato di suor Susanna (Marisa Laurito).

Per coinvolgere Charlie nel piano Johnny gli rivela di essere il suo fratellastro e gli fa spiega che i soldi che vinceranno seviranno per un operazione agli occhi del padre ormai completamente cieco. Charlie accetta e i due cominciano a vincere scommettendo forte e facendosi notare dal boss, che dopo aver visto Johnny perdere forte ad un tavolo da poker con il suo braccio destro Ninphus (Salvatore Borghese), pensa di aver trovato il pollo giusto da spennare.

Durante la partita organizzata sulla yacht del greco, Johnny, addestrato in precedenza da Charlie, sfoggia tutto il reprttorio lasciando Paraboulis e scagnozzi letteralmente in mutande. Il boss per nulla contento dell’esito della partita decide poco sportivamente di eliminare Johnny, ma Charlie interviene appena in tempo per una bella scazzottata finale, così i due torneranno dal loro padre pieni di soldi, ma la passione per le scommesse di tutta la famiglia avrà un inaspettato e divertente risvolto.

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