Mademoiselle Chambon, trailer

Dopo aver emozionato il pubblico francese ed essersi portato a casa un Cesar per la miglior sceneggiatura originale, arriverà negli States il 10 giugno Mademoiselle …

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Love Ranch, trailer

Il 30 giugno nei cinema americani uscirà Love Ranch, il film scritto da Mark Jacobson, diretto da Taylor Hackford che ha come protagonisti Helen Mirren, …

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Box Office 21-23 maggio 2010: Prince of Persia e Shrek 4 conquistano la testa in Italia e USA

Ai box office italiani e americani questa settimana finiscono in testa i due titoli più attesi, Prince of Persia: Le sabbie del tempo da noi, e Shrek e vissero felici e contenti oltreoceano, ma i risultati non sono esattamente quelli che ci si aspettava (vuoi per la finale di champions in Italia, vuoi per la finale series di Lost negli States).

La situazione italiana. Prince of Persia e le sabbie del tempo è primo con 1,51 milioni di euro (che diventano due netti se si contano anche i risultati di mercoledì e giovedì) davanti a Robin Hood che cede il trono con 1,23 milioni di euro incassati (7,7 totali) e The Final Destination 3D, terzo con 960mila euro e miglior media per sala della settimana (2.842 euro di media, grazie anche al prezzo maggiorato per il 3D). Al quarto posto si piazza La nostra vita con 600mila euro (il film potrebbe non perdere quota grazie al gran parlare di Elio Germano premiato come miglior attore al Festival di Cannes 2010), davanti a Piacere sono un po’ incinta, quinto con 258mila euro (1,1 milioni totali). Gli altri film: Copia Conforme incassa 62mila euro, mentre La bella società 78mila (534 euro di media a copia!).

La situazione americana. In prima posizione apre bene, ma non benissimo Shrek 4 che si porta a casa 71,3 milioni di dollari, ma per merito degli schermi 3D e IMAX che alzano la media a sala a 16.345 dollari. Alle sue spalle si piazzano Iron Man 2, secondo con 26,6 milioni di dollari (251,2 milioni totali che diventano 519 sommando quelli di tutto il mondo), Robin Hood, terzo con 18,7 milioni di dollari (66,1 milioni che diventano 191 sommati a quelli mondiali), Letters to Juliet, quarto con 9,1 milioni (27,4 totali) e Just Wright, quinto con 4,2 milioni (14,6 milioni totali). Delude MacGruber che esordisce in sesta posizione con soli 4,1 milioni di dollari. In decima posizione l’altra novità, in arrivo da Bollywood, Kites con 1 milioni di dollari grazie alla media di 4.986$ nelle 208 sale in cui è stato distribuito.

Andiamo a vedere la consueta tabella riassuntiva con i primi cinque posti della classifica settimanale italiana e di quella americana.

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Elio Germano, un italiano a Cannes

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Il palcoscenico internazionale del Festival di Cannes quest’anno ha consacrato come miglior attore in La nostra vita di Daniele Lucchetti il nostro Elio Germano, che non solo viene accostato al veterano Javier Bardem con cui condivide ex-aequo la miglior interpretazione maschile, ma rompe il lungo digiuno che durava dal lontano 1987, anno in cui il grande Marcello Mastroianni conquistò la giuria della kermesse francese con il ruolo di Romano nella pellicola russa Oci ciornie di Nikita Mikhalkov.

Che Germano fosse destnato a diventare uno dei talenti di punta del cinema italiano era ormai solo una questione di tempo, ben pochi sono gli attori che si possono confrontare con il talento genuino dell’attore romano, tra questi Stefano Accorsi e Riccardo Scamarcio, dal collega li separano in entrambi i casi dieci anni e la diversa provenienza geografica, mentre se cerchiamo tra i talenti provenienti dalla Capitale vengono alla mente subito Valerio Mastandrea e Kim Rossi Stuart entrambi più grandi di Germano di qualche anno e con molti punti in comune a livello di recitazione con il collega, vedi una certa spontaneità nel porsi di fronte alla macchina da presa, naturalmente talento ancora in via di definizione e alla ricerca di una propria identità, tra i coetanei citiamo anche  Nicolas Vaporidis.

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Cannes 2010, vincitori e vinti

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Come nostra consuetudine eccoci al nostro personale dopo-festival, per commentare e tirare le somme sul prestigioso Festival di Cannes che ieri in serata ha chiuso i battenti con la proclamazione dei vincitori, tra i quali il nostro Elio Germano come miglior attore, e la vittoria come miglior pellicola di un outsider come Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives del regista thailandese Apichatpong Weerasethakul, che visto il contenuto surreale e visionario non è strano sia piaciuta tanto all’eclettico presidente di giuria Tim Burton.

Il regista thailandese non nasconde l’entusiasmo per aver battuto veterani della rassegna come l’inglese Mike Leigh, che a ben vedere è quello che esce non solo sconfitto, ma praticamente a mani vuote dalla kermesse, il suo Another Year riceve solo una menzione speciale della giuria ecumenica. Ricordiamo che Leigh prima nel ’93 con Naked, poi nel ’96 con Segreti e bugie si era accaparrato il premio come miglior regia e la Palma d’oro come miglior film, ed in questa edizione era praticamente il favorito di tutta la stampa internazionale insieme ad Alejadro Gonzalez Inarritu, altro grande sconfitto che con il suo Biutiful si deve accontentare del premio come miglior attore assegnato a Javier Bardem.

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La regina dei castelli di carta, recensione in anteprima

Il terzo  lungometraggio tratto della saga Millenium riprende la fila esattamente dalla fine del secondo capitolo, subito dopo lo scontro tra Lisbeth e Zalachenko gli altarini sembrano ormai pronti a venire alla luce, e questo rende molto nervosa l’organizzazione, la famigera Sezione Speciale Analisi (SAPO), che Lisbeth (Noomi Rapace) potrebbe contribuire con la sua testimonianza a smantellare.

Sembra che il fatto che la coriacea ragazza sia bloccata in un letto d’ospedale in gravi condizioni, non contibuisca affatto a calmare le acque, Lisbeth è nello stesso ospedale di Goteborg dove si trova ricoverato anche Zalachenko che non ha alcuna intenzione di veder saltare la sua copertura.

Così gli ormai rodati meccanismi che in questi anni hanno reso inattendibile Lisbeth trasformandola in una pericolosa hacker sociopatica allo scopo di coprire le nefandezze del padre, preziosa fonte d’informazioni per i servizi segreti, si metteranno nuovamente un moto, smuovendo alti ranghi delle istituzioni affinchè la pericolosa testimone venga, grazie ad una perizia psichiatrica pilotata e ad un’accusa di tentato omicidio, trasferita in un’idonea struttura detentiva.

Fortuna che all’esterno Lisbeth può sempre contare sull’appoggio del combattivo giornalista investigativo Mikael Blomqvist (Michael Nyqvist), che ha tutta l’intenzione di trasformare il caso in una bomba mediatica capace di far tremare le istituzioni governative, qualche vecchia conoscenza e anche sulla parte ancora pulita di quel governo che ha contribuito con macchinazioni ed insabbiamenti a devastarne l’adolescenza.

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Cannes 2010, tutti i vincitori: Elio Germano migliore attore, Uncle Boonmee who can recall his past lives palma d’oro

Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives del thailandese Weerasethakul ha vinto la Palma d’oro del Festival di Cannes 2010. A Mahamat-Saleh Haroun è stato assegnato il premio della giuria per A Screaming Man, il francese Mathieu Amalric è si è aggiudicato il premio della regia con il suo Tournée.

Buon risultato anche per l’Italia che si porta a casa il premio per il Migliore attore grazie all’interpretazione di Elio Germano ne La nostra vita di Daniele Luchetti, a parimerito con Javier Bardem, protagonista di Biutifiul. L’attore italiano ha dedicato il premio:

all’Italia e agli italiani che fanno di tutto per rendere il paese migliore nonostante la loro classe dirigente.

Dopo il salto potete leggere la lista di tutti i vincitori:

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Final Destination, la serie

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In questi giorni approda nelle sale The Final Destination 3D, quarto capitolo di una longeva serie di thriller-sovrannaturali creata dal regista e produttore James Wong (X-Files), che sulla scia di successi seriali come la saga di Saw, ripete dinamiche che sembrano, nonostante la palese ripetitività, non stancare il pubblico che continua almeno per il momento a far incassare alla casa di produzione New Line Cinema cifre considerevoli.

La serie ha per protagonista la morte, un serial-killer anomalo, invisibile e oltremodo silenzioso che solitamente non accetta di perdere e finisce sempre per barare uscendo vittoriosa da ogni capitolo, lasciandosi dietro una corposa scia di cadaveri ognuno eliminato con indubbia creatività.

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Shrek 4, immagini promozionali

Da questo weekend nei cinema americani viene proiettato Shrek – e Vissero Felici e contenti, il quarto capitolo della saga dell’orco, primo in 3D, prodotto dalla DreamWorks, distribuito dalla Universal Picuters e diretto da Mike Mitchell.

Dato che per vederlo in Italia dobbiamo aspettare altri 3 mesi (uscirà solo il 28 agosto!) oggi abbiamo deciso di proporvi un po’ di immagini del film, sperando di riuscire a saziare la vostra voglia di Shrek: dopo il salto date ad un occhiata alla ricca galleria di immagini che comprendono Shrek, Ciuchino, la principessa fiona, il gatto con gli stivali in compagnia (e non) degli attori che prestano loro le voci (Mike Myers, Eddie Murphy, Cameron Diaz, Antonio Banderas).

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La nostra vita, recensione

Claudio ( Elio Germano) è un operaio trentenne che lavora nell’edilizia e vive alla periferia di Roma, in lui è ben radicato il senso della famiglia ed è per questo che con la bella moglie Elena (Isabella Ragonese) ne ha costruita una fatta di piccole soddisfazioni quotidiane e gesti di un amore genuino con cui crescere due figli e sperare in un futuro per il terzo in arrivo.

La vita di Claudio ed Elena scorre sui binari di una quotidianità in cui si confondono piccole perle di tranquillità goduta, con i pensieri e il bisogno impellente di arrivare a fine mese, centellinando le poche risorse affinchè, a piccole dosi,ci si possa togliere qualche sfizio, magari un mobile per il salotto, la tv nuova o una vacanza sognata da anni, per una rigenerante fuga da Last minute.

Come spesso accade la vita però ha ben altri piani e così Elena muore per delle complicazioni post-parto e Claudio perde il suo punto di riferimento, ritrovandosi perduto e incapace di riempire una voragine di dolore troppo grande e troppo profonda, così i suoi figli riceveranno un surplus di amore e attenzioni che porteranno Claudio verso una sorta di patologico tentativo di compensazione materiale, sia della figura materna che della moglie perduta.

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Action figures, Prince of Persia-Le sabbie del tempo

Visto che in questi giorni è sbarcato nelle sale italiane il cinegame firmato Jerry Bruckheimer Prince of Persia-Le sabbie del tempo, dopo avervi segnalato la colonna sonora, la saga di videogame da cui è tratta la pellicola e tutto il merchandise ufficiale, oggi ci occupiamo delle action figures in vendita proprio in questi giorni e che hanno accompagnato l’uscita della pellicola diretta dal Mike Newell di Harry Potter e il calice di fuoco.

Dopo il salto potrete trovare, nella consueta galleria fotografica, immagini dei due set da quattro figures snodabili, che vedono riprodotti oltre al protagonista Dastan (Jake Gyllenhaal) in una duplice versione Warrior e Desert, anche Grazab e i due assassini Setam e Zolm.

Prima di lasciarvi alle immagini vi segnaliamo che i set sono disponibili in formato standard da 10 cm e deluxe da 15 cm, e disponibili anche due box set deluxe con il cancello della città di Alamut espugnata dall’esercito persiano nell’incipt del film e un Dastan con tenuta da cavaliere e annesso fido destriero.

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Cannes 2010 domenica 23, aspettando la premiazione

Giornata conclusiva del Festival di Cannes, anche quest’anno i film hanno di certo accontentato un pò tutti, dal cinefilo al semplice appassionato e quello che ha colpito di più oltre alla massiccia presenza di pellicole orientali, un trend che segue le ultime edizioni di molti altri prestigiosi festival, è la mancanza in concorso del cinema americano, limitata quest’anno al solo Doug Liman con il suo thriller-politico Fair Game, anche se Hollywood porta due anteprime fuori concorso di alto profilo come il Robin Hood di Ridley Scott e il sequel Wall Street 2-Il denaro non dorme mai di Oliver Stone.

Anche l’Italia si presenta sulla croisette con una sola pellicola in concorso, La nostra vita di Daniele Lucchetti, apprezzato alle proiezioni, ma considerato dalla stampa internazionale inferiore al più solido Mio fratello è figlio unico, anche se il protagonista Elio Germano entusiasma e si candida come miglior attore, poi ci pensa Sabina Guzzanti e il suo Draquila-L’italia che trema ad accentrare l’attenzione convincendo la critica ed entusiasmando la prestigiosa rivista americana Variety:

Anche per gli italiani abituati agli scandali del loro paese Draquila è un pugno nello stomaco…

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Il compleanno, trailer

Venerdì nelle nostre sale uscirà Il compleanno, il film di Marco Filiberti, con Massimo Poggio, Maria de Medeiros, Alessandro Gassman, Michela Cescon, Christo Jivkov, Piera …

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