
La saga di Amityville è forse uno delle maggiori rappresentanti del filone delle case infestate, se non per la qualità, che nel corso di ben sette sequel e un remake ha avuto artisticamente fortune alterne, perlomeno per il franchise che ha fatto del nome e dell’edificio vere icone del cinem horror.
Le origini della saga risalgono al 1979, lo script del film capostipite, Amityville Horror, è tratto da un romanzo dello scrittore Jay Anson Orrore ad Amityville, romanzo ispirato a sua volta da una storia vera, una famiglia si trasferisce in una casa che è stata teatro di un’efferata strage e il male che ancora vi alberga chiede nuovi sacrifici umani.

Per la rubrica The Horror Zone oggi vi vogliamo segnalare un piccolo e sanguinolento film low-budget del 1993, il film è Ticks-zecche e non mancherà di fornirvi materiale per grasse risate e urla di disgusto.
Cronenberg ci accompagna nel nuovo millennio e lo fa modo suo, raccontandoci le inquietudini fatte di carne e tecnologia di Videodrome, e aggiornandole al concept odierno dell’intrattenimento videoludico e dei computer, aprendo la strada alle future incursioni action-filosofiche di Matrix.

Nome: Smeagol alias Gollum
Nome: Chucky Bimbo Bello alias Charles Lee Ray

Oggi per la rubrica The Horror Zone vogliamo ulteriormente promuovere un film che attraverso il passaparola gia si è conquistato un posto nel cuore degli amanti dell’horror e dello splatter, stiamo parlando di The midnight meat train, distribuito in italia direct-to-video con il titolo di Prossima fermata-L’inferno.

Oggi riserviamo lo spazio dedicato alla consueta rubrica horror per parlarvi di una pellicola direct-to-video che ha un’interessante impronta estrema e violenta, nonchè la peculiarità di essere firmata da uno dei registi meno apprezzati di sempre, il famigerato Uwe Boll.
