I bruttissimi: Mia moglie è una bestia

Eccoci di fronte ad un incubo in celluloide, certo sicuramente non batte la follia del Chicken Park di Jerry Calà, ma Mia moglie è una bestia e la prova evidente di come si possa girare un film senza alcuna velleità artistica se non quella prettamente commerciale.

Prima di tutto la genialità della trama, durante una gita in montagna il pubblicitario Gianni (Massimo Boldi) scopre per caso all’interno di una caverna la bellissima Eva Grimaldi, donna preistorica ibernata (sic!). Gianni se ne innamora e decide di portarla in città per trasformarla in una donna moderna e poi sposarla.

L’accoppiata vincente Castellano e Pipolo inizia con questo film il suo declino artistico, seguiranno Ci hai rotto papà, Saint Tropez Saint Tropez e il capolavoro Panarea. Boldi alias ciao cipollino! non si muove di un passo dalla sua macchietta televisiva e ci mostra anche un fisico da vero cavernicolo in una memorabile scena di nudo con Eva Grimaldi.

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I bruttissimi: Tex e il signore degli abissi

Nel lontano 1985 Gian Luigi Bonelli, creatore di Tex Willer, uno dei fumetti italiani più amati di sempre, pensò fosse venuto il momento di trasformare il suo personaggio, ormai icona dello spaghetti-western versione comics, in un personaggio cinematografico, un progetto che si rivelerà troppo arduo. Ecco così arrivare nelle sale Tex e il signore degli abissi, una delle peggiori trasposizioni da fumetto mai realizzate.

La storia ricalca i clichè tipici del fumetto originale, ci sono la banda di tagliagole che rapinano treni carichi di armi per poi rivenderle ai pellerossa, strane pietre magiche dagli oscuri poteri, un malvagio stregone, ci sono i pellerossa buoni come Tiger Jack e c’è Kit Carson,  inseparabile compagno d’avventure del nostro Tex.

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I bruttissimi: Chicken Park

Alla faccia tosta non v’è mai fine, sulla scia di Jurassic Park blockbuster americano a base di dinosauri geneticamente modificati ecco Chicken Park, parodia tutta italiana a base di….polli!

E’ il lontano 1994 e Jerry Calà in preda al sacro fuoco dell’arte si improvvisa anche regista e decide di parodiare, oltre al già citato kolossal di Spielberg, anche La Famiglia Addams e altri classici americani sulle orme de Il silenzio dei prosciutti del collega Ezio Greggio.

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I bruttissimi: Beverly Hills Cop III

Oggi per i bruttissimi parleremo del deludente terzo capitolo di una delle serie più divertenti degli anni ’80, comedy, poliziesco ed action in un frizzante mix che all’epoca del primo capitolo sbancò i botteghini e fece diventare Eddie Murphy una vera star.

Ancora oggi il primo capitolo della serie, Un piedipiatti a Beverly Hills, diverte e coinvolge, un film che imbriglia il talento eccessivo e irriverente di Eddie Murphy e lo inserisce in un contesto perfetto con un personaggio a misura, Tony Scott tre anni dopo con il suo cinema patinato e action darà vita d un sequel coi fiocchi, colonna sonora, interpreti perfetti e una storia da guardare tutta d’un fiato, poi il 1994 e la serie ha il suo Rocky V, il capitolo da dimenticare, un edulcorato, giocattolone a meta tra una comedy per famiglie ed una puntata de La signora in giallo.

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I bruttissimi: Crossroads-le strade della vita

Attaccare oggi come oggi l’ex popstar Britney Spears, potrebbe sembrare come sparare sulla Croce rossa, ma visto che l’ultima volta ci siamo occupati della più attempata Mariah Carey e del suo Glitter, ora sondiamo l’universo ottimista e smielato del teen-movie Crossroads-le strade della vita.

Tre amiche, Lucy, Kit e Mimi affronteranno un viaggio alla ricerca di se stesse, verso l’età adulta e la piena realizzazione dei loro sogni scoprendo che la vita è meno dura di quanto sembri, specialmente se durante il viaggio ci scappa anche il filarino col belloccio musicista di turno.

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I bruttissimi: Glitter

Eccoci di fronte ad uno dei peggiori romance/musical mai girati, Glitter. La protagonista, la cantante Mariah Carey, con una discreta sequela di successi discografici alle spalle, commette l’errore che molte sue colleghe hanno fatto e continueranno a fare, pensare che essere delle buone interpreti di canzoni e delle dive del pop significa automaticamente essere delle buone attrici, alla faccia di studio, gavetta, recitazione e mostri sacri come Meryl Streep.

Il film invece che sfruttare l’immagine della popstar e contornarla di attori veri, una sceneggiatura solida, qualche ammiccamento ai classici romance di sempre ed affidare il tutto ad un regista di nome che possa confezionare la pellicola in modo da renderla perlomeno digeribile, la Carey ed i produttori che fanno? in un uno slancio di irrefrenabile megalomania appoggiano tutta la pellicola sulla neo-attrice, e lei accetta mettendosi al centro di tutto pensando di poter recitare da protagonista di punto in bianco, senza alcun supporto, a parte uno spaesato Terrence Howard (Four brothers, Iron Man) che sicuramente ad oggi ha rimosso quell’esperienza dalla sua mente e dal suo curriculum.

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I bruttissimi: Alex l’ariete

Per la serie a volte ritornano, ecco a voi Alex l’ariete, con il campione di sci Alberto tomba e la futura starlette della tv italiana Michelle Hunziker.

Pensavate che ormai fosse morto e sepolto questa sorta di strano e a tratti surreale esperimento di fiction tele-cinematografica nato per sfruttare il momento gossipparo di Tomba che all’epoca si guadagnava servizi e copertine con liti furibonde con i paparazzi e filarini estivi da Novella 2000.

Ecco l’idea geniale di qualche produttore in cerca di grana facile e convinto che gli spettatori siano degli ebeti, sfornare un trashone di quelli doc, di quelli che si tende a rimuovere, che una volta visti finiscono nell’oblio, dimenticati, rimossi.

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I bruttissimi: Bats 2

Ennesima ciofeca di dimensioni galattiche questo Bats 2, sequel fasullo del dignitoso Bats, film del 1999 diretto da Louis Morneau su un’invasione di una cittadina americana da parte di alcuni pipistrelli vampiro fuggiti da un laboratorio militare dove venivano condotti esperimenti genetici.

Qui siamo di fronte ad una vera cialtronata, si prende il titolo dell’originale e vi si costruisce di sana pianta un filmaccio per l’Home-video con una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti.

In una foresta russa considerata maledetta uno scienziato fuori di testa fa esperimenti su pipistrelli geneticamente modificati, una squadra di soldati scelti viene inviata ad indagare e se la dovranno vedere con uno stormo di pipistrelli vampiro realizzati con i piedi.

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I bruttissimi: Frankenfish

Anno 2004 in preda ad una sorta di astinenza da film horror con animali e bestie geneticamente modificate ecco lasciarmi ammaliare da un titolo assolutamente geniale, Frankenfish, e come al solito quando sarebbe preferibile guardarsi un bel B-movie di quelli classici come La cosa da un’altro mondo o Il mostro della laguna nera mi faccio tentare dallla trotona killer geneticamente modificata.

Z-movie solo per l’Home video vede le gesta di un pescione gigante pronto a riprodursi che braccato dai soliti petulanti ricercatori e disturbato da pescatori chiassosi comincia a ripulire il suo habitat, in questo caso le paludi dell’umidissima Louisiana.

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I bruttissimi: House of the dead

In una rubrica come questa non si poteva non parlare del re del trash cinematografico Uwe Boll, il regista più denigrato del web, sue le irresponsabili trasposizioni di videogames storici come Alone in the dark, l’unico regista per cui sia stato richiesto, tramite petizione con tanto di firme, il ritiro dalle scene, insomma un vero regista da scult.

E in quest’occasione vogliamo parlare forse del suo film più brutto in assoluto, un accozzaglia di stereotipi del genere zombie, con innesti action su una sceneggiatura veramente horror, ma nel senso di orrida. In principio c’era uno shoot’em up horror molto amato, il compito del videogiocatore era, impugnando fisicamente una pistola, abbattere orde di zombi e mostruosità varie livello dopo livello, in un adrenalinico incubo digitalizzato, tanto di cappello, un’esperienza divertente e coinvolgente.

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I bruttissimi: Che la fine abbia inizio!

C’era una volta un serial-killer scappato da un manicomio, che si diverte a massacrare un gruppetto di insipidi teenager che si preparano al ballo di fine anno, il film arriva in Italia, siamo negli anni ’80, con il titolo Non entrate in quella scuola!, pellicola inutile…

Se l’originale era uno sciapissimo slasher perchè scomodarsi a farne un remake vi chiederete, per migliorarlo pensavo io, per una nuova veste più consona al nuovo millennio, ricca di tensione e con un carismatico serial-killer fresco di manicomio…

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I bruttissimi: Battaglia per la terra

Anno 2000, prima gli States e poi l’Europa vengono invasi da una bellicosa razza aliena rasta, gli Psyklos, una sorta di Klingon frustrati, e con la ferma intenzione di schiavizzare l’intero genere umano, ma non avevano fatto i conti con Johnny “McGyver” Tyler, terrestre ribelle che con l’ausilio di un ordigno atomico e di un trasportatore molecolare (!!) non solo distruggerà l’intero pianeta dei rissosi vichingi spaziali, ma ridarà la libertà alla razza umana!

Battaglia per la Terra sembra una sorta di pegno pagato da John Travolta, allora fresco adepto, alla comunità religiosa di Scientology, anche se l’attore nega vigorosamente qualsiasi collegamento tra la produzione del film e lo scrittore fondatore del suddetto  movimento religioso, Ron Hubbard.

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I bruttissimi: Il prescelto

Parafrasando la famosa commedia con Reneè Zellweger, si potrebbe dire Bel pasticcio Mr. Cage!, perchè nel film Il prescelto vengono a galla tutte le lacune a livello attoriale del simpatico e monoespressivo attore americano.

Purtroppo il mio cruccio rimarrà sempre quello di essermi lasciato abbindolare dall’intrigante trama e dalla parvenza di thriller sovrannaturale investigativo che tutto il battage pubblicitario dava  per scontato e che in realtà è inesistente.

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I bruttissimi: Troppo belli

Mentre scorrevo la classifica imdb dei 100 film più brutti di sempre per il popolo internettiano, ecco tra tantissimi titoli internazionali apparire il perfetto candidato di questa settimana per i nostri bruttissimi, Troppo belli, protagonisti i due ex-tronisti di Uomini e donne Costantino Vitagliano e Daniele Interrante, assalito da brividi in ogni dove e munito di sacchetto di patatine di ordinanza, inizio la visione…

Qualche consiglio per chi in barba alle avvertenze volesse inflarsi in questo cul de sac di celluloide dagli effetti collaterali devastanti, prima di tutto un bella full-immersion nel magico mondo dei “Ma questi che sanno fare?” quindi una quindicina d’ore di Uomini e donne per saggiare la mancanza di connessione con la realtà della riunione di cervelli che disquisisce amabilmente sull’amore ed il corteggiamento  mediatico, poi un pò di Grande Fratello con un paio di litigate in diretta e qualche memorabile sfoggio di cultura, infine come ciliegina sulla torta un paio di calendari con pose da calamaro unto accompagnate da servizi fotografici architettati ad arte, e qualche possibiltà di passare indenni l’ardua visione potrebbe esserci.

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