I bruttissimi: Il prescelto

Parafrasando la famosa commedia con Reneè Zellweger, si potrebbe dire Bel pasticcio Mr. Cage!, perchè nel film Il prescelto vengono a galla tutte le lacune a livello attoriale del simpatico e monoespressivo attore americano.

Purtroppo il mio cruccio rimarrà sempre quello di essermi lasciato abbindolare dall’intrigante trama e dalla parvenza di thriller sovrannaturale investigativo che tutto il battage pubblicitario dava  per scontato e che in realtà è inesistente.

Solo un regista come David Lynch avrebbe potuto dare spessore allo spento detective interpretato da Nicolas Cage che sonnolento si aggira in una anomala comunità new-age in  cui vige la legge del matriarcato e dove gli uomini sono una sorta di automi da riproduzione e una inquietante matrona governa su tutti.

Così espressione corrucciata d’ordinanza, occhione languido, e una tecnica investigativa a metà strada tra l’ispettore Closeau e uno Sherlock Holmes sbronzo e orfano dell’indispensabile Watson, il detective Cage cerca di risolvere un caso che interessa solo a lui.

Certo che se Cage voleva darsi la zappa sui piedi ci è riuscito, purtroppo l’ha fatto a spese nostre e  meritandosi due belle nomination ai Razzie award americani. come peggior film dell’anno e peggior attore, solo l’inutile e triste sequel Basic istinct 2 e la sua disperata protagonista Sharon Stone gli hanno per un soffio strappato la vittoria.

Diciamocelo, quando Cage nel finale viene inserito all’interno del ridicolo pupazzone di legno pronto per essere arrostito a puntino, non possiamo negare di aver provato un pò di soddisfazione nel vederlo rantolare tra le fiamme, salvandoci così da un eventuale sequel da incubo.