Nel corso di un’interminabile nottata tre vetture trasportano un piccolo gruppo di uomini, composto da un commissario (Yılmaz Erdoğan) e alcuni poliziotti, un medico (Muhammet Uzuner), un procuratore (Taner Birsele) e due fratelli sospettati di omicidio. Le vetture viaggiano nei dintorni rurali della città anatolica di Keskin, in cerca di un cadavere sepolto. Kenan (Fırat Tanış), uno dei sospetti al momento del delitto era ubriaco e non riesce a ricordare dove lui e suo fratello hanno sepolto il corpo. dopo una lunga ricerca che culminerà all’alba la vittima verrà rinvenuta e inizierà la riesumazione alla presenza delle autorità e del medico che dovrà accertare la causa della morte…
Dizionario dei film
Una lista completa delle recensioni del Cinemaniaco. Centinaia di film recensiti e ordinati in ordine alfabetico per la consultazione.
One for the Money, recensione in anteprima
Stephanie Plum (Katherine Heigl), senza lavoro e senza soldi, si rivolge su consiglio della sua famiglia e come ultima spiaggia all’ambiguo cugino Vinnie (Patrick Fischler) che gestisce un’agenzia per il recupero delle cauzioni. Pur non avendo alcuna inclinazione per questo tipo di lavoro, ne tantomeno la formazione Stephanie decide di lanciarsi all’avventura e diventa una cacciatrice di taglie, scegliendo come suo primo incarico un ex-fiamma dei tempi del liceo che l’ha sedotta e scaricata, l’ex-poliziotto Joe Morelli (Jason O’Mara) ora ricercato per omicidio. Durante la caccia al latitante Stephanie prenderà lezioni dal carismatico cacciatore di taglie Ranger (Daniel Sunjata) e in men che non si dica si ritroverà in un mare di guai con brutti ceffi che la minacciano e cadaveri che spuntano ovunque.
Gone, recensione in anteprima
Jill Conway (Amanda Seyfried) è una ragazza di Portland che vive con la sorella Molly (Emily Wickersham). Un anno prima Jill è stata vittima di un brutale sequestro di persona perpetrato da un rapitore seriale ed è stata per pura fortuna che la ragazza è riuscita a sfuggirgli, ma da quel momento Jill vive nel costante terrore che gli eventi possano ripetersi e che lo psicopatico torni a finire il lavoro. Quello che però accade è che sarà la sorella Molly a svanire nel nulla, costringendo Jill a rivolgersi alle autorità a cui esprimerà il suo timore che la sorella sia stata rapita dal suo stesso sequestratore, ma la sua storia e i pregressi problemi con l’alcol della sorella renderanno flebili le sue teorie , a tal punto da farla sembrare una visionaria paranoica. Jill sarà così costretta ad intraprendere delle indagini per proprio conto, convinta in cuor suo che la sorella non arriverà viva al giorno successivo.
Marilyn, recensione in anteprima di My week with Marilyn
Fresco di laurea l’aspirante filmmaker Colin Clark (Eddie Redmayne) si reca a Londra per ottenere un lavoro nella nuova produzione di Laurence Olivier (Kenneth Branagh). Sarà Vivien Leigh (Julia Ormond), moglie dell’attore ad intercedere convincendo il marito a reclutare l’entusiasta e determinato giovane come terzo aiuto regista sul set de Il principe e la ballerina, che vedrà nel cast nientemeno che la favolosa star americana Marilyn Monroe (Michelle Williams) che di lì a qualche giorno arriverà sul set in compagnia del marito, il commediografo Arthur Miller (Dougray Scott). Iniziate le riprese la star piomberà sul set scombinando il programma con sistematici ritardi e mostrando un carattere volubile e una grande fragilità mista ad un talento innato, che nei pochi giorni buoni la farà letteralmente brillare davanti alla macchina da presa. Colin diventerà il confidente di Marilyn, sarà travolto dalla sua immensa tristezza e s’innamorerà della fragile donna prigioniera della star, trascorrendo con lei una settimana indimenticabile che anni dopo deciderà di raccontare in un libro.
Men In Black III, recensione in anteprima
La coppia più improbabile del grande schermo, formata da Jay (Will Smith) e Kappa (Tommy Lee Jones), torna a indossare il vestito nero dei Men In Black: in uscita dal 23 maggio, il film fa un salto indietro nel tempo per sbarcare alla fine degli anni ’60, tra pop art e missioni lunari; la firma è di Barry Sonnenfeld, già regista dei primi due episodi, mentre l’agente Kay da giovane è interpretato da Josh Brolin.
Men In Black III ha inizio con la fuga di Yaz (Jemaine Clement), un alieno carcerato su una prigione speciale costruita sulla Luna, che torna indietro nel tempo per aiutare il suo alter ego a evitare la prigione e riuscire a permettere alla sua specie di attaccare la Terra e conquistarla; per riuscire quindi a rivoltare il fallimento in successo, Yaz torna nel 1969 per uccidere l’agente Kappa, autore del suo arresto, cambiando il corso degli eventi della storia: nel 2012, Jay si risveglia in un mondo totalmente diverso, dove il suo collega è stato ucciso 40 anni prima e il pianeta sta per essere invaso. Dovrà tornare anche lui indietro nel tempo e tentare di riportare tutto a come ricorda.
Giorni contati, recensione
Nel 1979 due eventi, uno celeste e uno terrestre, annunceranno l’avverarsi di una nefasta profezia. Nel primo ci sarà la scoperta di una neonata che in età adulta darà alla luce il figlio di Satana, nel secondo l’avvistamento di una cometa confermerà la nascita della prescelta e i timori del Vaticano che invierà un suo emissario a cercare e proteggere la ragazza prima che Satana la trovi e porti a compimento la profezia con la nascita dell’Anticristo. Circa vent’anni dopo, siamo nel 1999, l’ex-poliziotto Jericho Cane (Arnold Schwarzenegger), traumatizzato dalla morte di moglie e figlia, lavora per un’agenzia di sicurezza privata che avrà il compito di scortare e proteggere un banchiere di Wall Street (Gabriel Byrne), che non è altri che Satana incarnatosi sulla Terra. Cane si troverà così suo malgrado coinvolto in questa faida mistica, intento a proteggere la prescelta Christine York (Robin Tunney) sia da Satana in persona, che da una setta di fanatici religiosi conosciuti come i Cavalieri del Vaticano, che intendono eliminare il pericolo alla radice uccidendo la ragazza.
Dark Shadows, recensione
Una terribile e secolare maledizione incombe sulla famiglia Collins dalla notte dei tempi, quando il ricco rubacuori Barnabas (Johnny Depp) commise l’errore madornale di sedurre, illudere e abbandonare la domestica di famiglia nonchè strega per hobby Angelique Bouchard (Eva Green). La punizione per l’improvvido seduttore fu crudele oltre ogni dire, tramutato in un vampiro il rampollo venne sepolto vivo per oltre duecento anni, fino a quando una squadra di ignari operai di un cantiere non ne causano la liberazione, pagando con la loro stessa vita. Barnabas finalmente libero si aggira nottetempo in un luogo che sembra molto cambiato, ignaro che siano trascorsi oltre due secoli e che si trova nei rivoluzionari anni ’70. Barnabas decide così di far ritorno al maniero di famiglia in cui ora risiedono i suoi discendenti.
Red Tails, recensione in anteprima
1944, nonostante le resistenze dei vertici dell’esercito americano, in cui vige ancora un malcelato razzismo, il colonnello AJ Bullard (Terrence Howard) dopo essere riuscito grazie al progetto Tuskegee a creare il primo squadrone aereo di soli afroamericani capitanato dal Maggiore Emanuel Stance (Cuba Gooding, Jr.), con l’appoggio di un ufficiale del Pentagono suo amico di vecchia data riesce a far assegnare al Tuskegee di stanza in Italia una missione operativa. Lo squadrone fornirà appoggio aereo ad un’operazione militare denominata Shingle, organizzata dagli eserciti alleati contro le forze dell’asse nella zona di Anzio e Nettuno, che avrà lo scopo di aggirare le forze tedesche ed espugnare la città di Roma.
Another Earth, recensione in anteprima
Rhoda Williams (Brit Marling) è una brillante studentessa di 17 anni che ha recentemente appreso di essere stata ammessa al prestigioso MIT. Purtroppo una nottata trascorsa a festeggiare e a bere la vedrà mettersi ubriaca alla guida della sua automobile ed investire un’altra vettura con a bordo una famiglia. Le vittime saranno tre, un bambino di pochi anni, la moglie del conducente e il bimbo che la donna portava in grembo, L’unico a sopravvivere oltre a Rhoda sarà John Burroughs (William Mapother) il conducente dell’altra vettura che passerà diverso tempo in coma. Nel frattempo Rhoda condannata finirà in carcere per diversi anni e una volta fuori il senso di colpa la divorerà straniandola da tutto ciò che aveva lasciato prima di entrare in carcere, famiglia compresa.
Il Pescatore di Sogni, recensione in anteprima
Il Pescatore di Sogni, dal titolo originale Salmon Fishing in the Yemen in uscita dal 18 Maggio nelle sale cinematografiche italiane è una favola romantica contemporanea tratta dal libro La Pesca al Salmone nello Yemen di Paul Torday: la storia si basa sul Dottor Alfred -o Fred- Jones (Ewan McGregor), uno scienziato introverso che lavora per il Ministero della Pesca e dell’Agricoltura con il suo mondo fatto di monotonia a lavoro come nel suo matrimonio stagnante, coinvolto in un progetto richiesto da uno sceicco yemenita appassionato alla pesca (Amr Waked) che sogna di realizzare un piccolo miracolo come quello di introdurre il salmone nello Yemen.
Special Forces, recensione in anteprima
La nota giornalista Elsa Casanova (Diane Kruger) è l’autrice di alcuni articoli su Zaief (Raz Degan), spietato signore della guerra talebano, scritti con l’aiuto della giovane informatrice Maina (Morjana Alaoui). La ragazza però viene scoperta, ma prima di finire nelle mani degli uomini di Zaief riesce a mettere in guardia la giornalista, ma Elsa invece che lasciare il paese finisce per infilarsi dritta in un’imboscata insieme all’amico e guida Amen (Mehdi Nebbou), finendo nelle mani di Zaief che farà di entrambi degli ostaggi. Nel frattempo il governo francese saputo del sequestro della reporter si mette in moto per tentare un recupero in tempi rapidi vista la fama di assassino a sangue freddo di cui gode Zaief e gli unici che potrebbero tentare un recupero così rischioso in pieno territorio pakistano sono i soldati scelti di un team delle forze speciali…
Il Richiamo, recensione in anteprima
Il Richiamo è in uscita il prossimo 11 maggio nelle sale cinematografiche italiane con Sandra Ceccarelli e Francesca Inaudi: due donne, Lucia e Lea, che sono legate da un rapporto confuso e, grazie a un viaggio che le porta in Patagonia, tra le due scocca la scintilla dell’amore.
La pellicola inizia con una serie di tradimenti: Lucia si sente tradita dal compagno Bruno per la mancanza dell’intimità coniugale, in più Bruno l´ha tradita realmente; d’altro canto, Lucia tradisce suo marito con Lea.
Lea invece tradisce Marco con Lucia, anche se Lea e Lucia in realtà tradiscono i rispettivi partner fino a un certo punto, poiché è più la situazione, il contesto, che le porta a unirsi l’una con l’altra in una sorta di solidarietà umana, invogliate ad amare la vita con pienezza, in ogni senso.
Livide, recensione in anteprima
E’ la vigilia di Ognissanti, Lucie Clavel (Chloé Coulloud) sta per intraprendere un lavoro di assistenza a domicilio ad anziani bisognosi di cure, alcuni dei quali abbandonati a se stessi, altri in attesa di passare a miglior vita. Il primo giorno di lavoro la vedrà accompagnare la signora Wilson (Catherine Jacob) in alcune abitazioni, Lucie sembra cavarsela piuttosto bene, ma quando sarà il turno di far visita a Deborah Jessel (Marie-Claude Pietragalla), un’anziana signora con un passato di ballerina ed insegnante che vive in una grande villa isolata situata fuorimano, la signora Wilson non vorrà che Lucie entri in casa, ma la ragazza non obbedirà e così scoprirà che la donna non solo è allettata, ma versa in un coma cerebrale e a quanto sembra, quando era ancora in salute, ha nascosto un tesoro nell’enorme abitazione, tesoro di cui nessuno conosce l’ubicazione ne la natura.
Sister, recensione in anteprima
Sister (titolo originale L’Enfant d’en haut) racconta la storia di Simon, un giovane dodicenne che ruba per sopravvivere in una località sciistica alpina tra Francia e Svizzera; il ragazzo si presenta come un orfano ed è legato solo alla sorella Louise, una ragazza facile e allo sbando che salta da un lavoro precario all’altro, vivendo insieme in una casa popolare nella valle ai piedi dell’impianto che attira turisti da tutto il mondo, facili prede di Simon che non aspetta altro.
Il giovane si presenta diviso tra due mondi, quello in pianura e quello in vetta alla montagna: il viaggio in funivia dona ritmo al film e le sue espressioni infondono una differente riflessione a ogni parte del film; sì perché sono diversi i momenti che caratterizzano la pellicola, con un colpo di scena che giunge improvviso e rivela ciò che Louise e Simon nascondono.