Barbie e l’avventura nell’oceano, recensione

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Nella splendida ed assolata Malibu la sedicenne campionessa di surf Merliah Summers, per gli amici Liah, soprannominata La regina delle onde per la sua abilità sulla tavola, un bel giorno scopre di poter respirare sott’acqua grazie all’incontro con un delfino di nome Zuma, l’esperienza la colpirà a tal punto da raccontarla sia alle sue amiche che al nonno che si vedrà costretto a confessarle che lei è per metà una sirena.

Il nonno racconta a Merliah di suo padre che un bel giorno si innamorò di Calissa, una splendida sirena che viveva nel regno sottomarino di Oceana, poi ci fu l’incidente in cui lui morì inconsapevole che Calissa aspettasse un bambino, poi l’idea di Calissa di affidare la neonata, sprovvista di coda e pinne, a lui per farla crescere tra gli umani al sicuro dalla malvagia sorella della madre, pronta a tutto pur di regnare su Oceana.

Merliah non accetterà da principio lo strambo racconto del nonno, ma ben presto sarà costretta a ricredersi perchè il delfino Zuma le apparirà di nuovo confermando  il racconto del nonno e chiedendo il suo aiuto per salvare il regno di Oceana.

Dodicesima pellicola direct-to-video, diciottesima se si calcola anche la serie Fairytopia, dedicata alle avventure della bambola Barbie, che si conferma solido franchise senza tempo, che negli anni si è adattata senza fatica ai nuovi media e che sfoggia anche in questo caso un’animazione in 3D di ottima fattura.

In questa nuova avventura troviamo l’aggiunta di uno scenario esotico e una fiabesca storia che ammicca a La Sirenetta di Andersen rivisitando la famosa fiaba in maniera moderna ed intrigante, creando un vero e proprio sequel con un ammiccante comparto musicale che perde qualche punto nella versione doppiata, ma resta un elemento portante di tutta la serie.

Dopo l’avventuroso cappa e spada in rosa, Barbie e le tre moschettiere ecco un’altra operazione nata vincente e che farà senza dubbio la felicità di tante piccole fan, pronte a fantasticare con un personaggio che ha popolato e popolerà le fantasie di intere generazioni.