B-cult, Il ristorante all’angolo

Oggi per i B-movies rispolveriamo una divertente horror-comedy datata 1987, si tratta di Il ristorante all’angolo aka Blood Diner un remake/omaggio non ufficiale del classico anni ’60 Blood Feast di Herschell Gordon Lewis, se non si disdegna lo splatter demenziale questo film potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa.

Naturalmente alla larga critici parrucconi e amanti dell’horror classico privo di humour, qui la demezialità è di casa e scenografia ed effetti speciali sono volutamente ipercolorati e fumettosi come lo script e cast ricchi di eccessi caricaturali.

La trama ci racconta di Michael e George Tutman che grazie alla copertura del loro ristorante vegetariano raccolgono corpi da smembrare e con cui organizzare un sontuoso banchetto sumero che accompagnerà la rinascita della dea cannibale Shitar a cui andrà sacrificata anche una vergine. A supervisionare tutto il cervello sotto vetro del loro amato nonno.

Il ristorante all’angolo oltre ad avere la peculiarità di essere diretto da una donna, la regista Jackie Kong, una vera rarità per il genere è un prodotto per certi versi superiore a molti acclamati e sopravvalutati film della Troma, il film della Kong non si prende mai sul serio dal primo all’ultimo minuto di girato e questo apparente limite è in realtà un suo punto di forza.

Da rivalutare perchè: un film che fa del kitsch e dell’eccesso un punto di forza, senza contare lo splatter e la violenza smorzati in una spassosa e colorata atmosfera demenziale.